Capitolo Uno_Intruso
Buio totale, fatta eccezione per un flebile, timido, piccolo e
solitario raggio di luce; sprezzante del pericolo si fa largo nelle
fitte tenebre della stanza.
"Azarath Metrion Zinthos"
"..."
"Azarath Metrion Zinthos"
"..."
"Azarath Metrion Zinthos"
"..."
Il sole però è esigente di irrompere in quel mantra tanto
misterioso! Muovendosi il giusto, scosta la piccola e coraggiosa
lametta di luce, fino a raggiungere il viso della giovane in
meditazione.
"Azarath Metrion Zinthos"
"..."
"Azarath Metri...!!!"
"...uhm"
La giovane inarca un sopracciglio; molto infastidita si alza e decide
di darla vinta allo scocciatore stellare, scostando totalmente le
tende, sciogliendo lo stato d'ibernazione nel quale giaceva la stanza.
"Cosa potrei leggere oggi?" Si domanda pensierosa rivolgendo tutta la sua attenzione verso la sua personale libreria.
Sembra non essersi ancora accorta di essere in compagnia.
Qualcuno è entrato nella sua stanza, e sembra proprio che voglia rovinarle la giornata.
Una voce ultraterrena si palesa da un angolo buio della stanza, dove la luce non può arrivare: "Buongiorno Raven".
La giovane titana scatta sull'attenti! Subito all'attacco scaglia un
fascio di energia oscura verso la possibile provenienza di quel suono
tanto spettrale e freddo che pare somigliare ad una voce, seppur dalle
fattezze inumane, seppur il termine voce non gli calzi proprio del
tutto.
L'energia oscura viene assorbita subito dall'ombra nell'angolo; essa
sembra trarne giovamento: diventa più grande... ottiene una
forma dalle parvenze umanoidi: "Ben fatto Raven... o preferisci Rachel?"
Un ghigno sardonico di luce, si palesa dove dovrebbe trovarsi il viso dell'ombra.
Raven spalanca gli occhi: "Chi sei?! Come fai a sapere il mio nome?"
La ragazza non perde il sangue freddo, e tenta di sondare
l'entità tramite la sua empatia, ma l'unica cosa che riesce a
captare è uno spaventoso vuoto: come se dinanzi a lei ci fosse il
nulla impersonificato.
(Come è possibile che l'allarme non sia suonato?) Pensa la
ragazza, con le mani alzate pronte a scagliare incantesimi in caso di
attacco.
La bocca disegnata nell'ombra sulle pareti dell'angolo, assume la forma
perfetta di una mezzaluna, che ondeggia nella forma per dare vita ad
una voce meno spettrale: "Oh! Ora mi dovresti sentire meglio... dolce
Rachel!"
La maga sentendosi presa in giro, scaglia uno stormo di corvi oscuri
verso l'ombra, ma l'effetto è controproducente come il primo
attacco: la sagoma vagamente umanoide, assume finalmente la sagoma
precisa di un uomo alto e slanciato, ma non ha altri dettagli, se non fosse per
quella inquietante mezza luna di luce a fungerle da bocca.
"Rachel... Rachel... non dovresti farti vincere così dalle tue
emozioni! Lo sai che loro sono solo uno sciocco fardello! Non ti sei
resa subito conto della vanificazione dei tuoi poteri?"
"TITANS, GO!!!" Esclama Robin appena sfondata la porta della stanza!
"Hihihi... ecco finalmente gli altri polli" Decanta soddisfatta l'entità senza nome.
Un raggio di energia celeste tenta di colpire l'ombra, ma un braccio
scheletrico dalle dimensioni gargantuesche, irrompe nella realtà
fisica dello spazio, fino a colpire con violenza efferata il Cyborg,
facendogli perdere i sensi sul colpo!
"CY!!!! NO!!" Urla il giovane titano verde! "AAAAH!" Carica sotto forma di rinoceronte verso la sagoma ostile!
Purtroppo lo stesso arto osseo, lo sta per afferrare per il collo, ed
non appena lo tocca, Beast Boy torna nelle sue sembianze umane: "UGH!
Lasciami andare maledetto! AAH! Perché non riesco a
trasformarmi? Che mi hai fatto?" Dimena le gambe a mezzaria, ormai
sollevato da terra di almeno un metro.
SBAAAAM!!!!
Il leader Robin ha appena scagliato i suoi birdarang contro quell'orrore, ma senza sortire alcun effetto: "Starfire!!!"
L'avvenente amazzone Tamariana è avvinghiata al pavimento,
inerme per colpa di viticci lignei e neri come la notte, fuoriusciti
dall'ombra stessa: "Uuurgh! Nnnnh! Sei un maledetto Parciock!"
"Hihihi, addirittura un Parciock... piccola principessa, una fanciulla
educata come te non dovrebbe sporcarsi quelle succose labbra con tali
neffandezze!".
Dall'ombra nella parete, si stacca un manichino oscuro come un buco
nero, e dove si trova la testa, campeggia quella dannata mezzaluna a
scopo di bocca: "Bene Leader... ti offro l'onore di un duello... chi
vince prende tutto".
Robin si lancia in uno spettacolare calcio volante degno del suo
mentore, ma l'ominide d'ombra intercetta il moro, scagliandolo con
inaudita forza contro la mezzo demone; pronta e sicura delle sue
capacità riesce a fermare la caduta di Robin, riuscendo a
posarlo a terra alla sua destra, grazie alla sua magia oscura.
La mezza luna sembra prendere sempre più la forma di una luna
piena sul volto privo di fattezze umane, fino a dividersi in due
più piccole lune piene, e prendono posizione dove nascono gli
occhi in un viso umano.
"Attento Robin, non guardarlo dritto negli occhi!" Avverte la maga il suo Leader.
L'umanoide nero inizia ad applaudire con fare compiaciuto, portando le
mani al fianco destro del viso; poco sopra il mento, si forma un taglio
frastagliato, da cui fuoriesce di nuovo quella dannata voce:
"Eh brava la piccola Rachel, vedo che la bambina ha fatto i compiti a casa! Piccola gioia dello zio".
Robin senza sciogliere la guardia, seppur non guardando direttamente gli occhi dell'avversario: "Raven lo conosci?".
La maga tenendo lo sguardo al livello del mento dell'invasore: "NO! Non l'ho mai visto in vita mia!".
La figura nera incrocia le braccia al petto; scuote la testa in segno
di negazione: "E come potresti, mia piccola Rachel? Eri appena nata
quando ti vidi".
La maga perde completamente il controllo, e sul suo volto appaiono i
quattro occhi rossi di Rabbia: "IO NON SONO TUA! E LASCIA ANDARE I MIEI
AMICI!".
Centinaia di tentacoli neri nascono dal mantello di Raven, e si gettano
sulla sfrontata creatura; quest'ultima, facendo apparire dalla parete,
un altro arto scheletrico gigante, afferra con un solo e preciso
movimento tutte le protuberanze demoniache della potente giovane maga.
Una scarica di magia blu notte si irradia dall'arto di morte, per
scuotere le membra della strega, facendogli perdere la presunzione di
Rabbia, perdendone le fattezze ed accasciandosi sul pavimento con il
volto rivolto verso il nemico: "Argh!".
"Raven!" Urla Robin inginocchiandosi verso l'amica: un rivolo di sangue esce dalla bocca della ragazza.
"RAEEEE!!!" Beast Boy riesce a liberarsi distruggendo l'arto scheletrico, prendendo la forma della Bestia.
"Mmm... interessante, molto interessante" Si volta verso di lui l'ombra
figura, come se fosse un bambino che ha appena trovato cosa chiedere
per natale al babbo.
"Quindi è questa... la Bestia? Ero molto curioso di vederla con
i miei occhi: E' questa la forma che usi per proteggere Rachel?".
"GRRRROAAAARRR!!!!" La Bestia lo scaraventa fuori dalla finestra con un doppio calcio caricato in volo.
"Grande B.B.!" Sorride per un piccolo attimo il Leader della squadra.
Sul volto dolorante della maga si disegna un piccolo sorriso.
Finalmente i viticci lignei attorno a Starfire si sgretolano; l'ombra
nella stanza si dissolve alla luce del mezzogiorno, e Cyborg riesce
finalmente a riprendere i sensi.
B.B. torna umano e corre da Robin e Raven: "Come sta?" Si rivolge preoccupato al pettirosso.
Si lamenta accacciato Cyborg,
finalmente in piedi, sorretto affianco da una stanca e rancorosa Starfire:
"Siamo stati presi a calci... chi diavolo era quel tizio?"
Cyborg: "E come ha fatto
ad eludere i miei sistemi di sicurezza?"
"Presto B.B., dammi una mano ad alzare Raven, dobbiamo andare tutti in infermeria!" Lo esorta Robin.
I due sollevano delicatamente la corvina, e varcano la soglia, quando
il Leader si volta verso Starfire e Cyborg rimasti immobili: "Cy che
succede?".
Cy fa cenno alla Tamariana di andare pure con loro: "Tranquilla amica
Star, mi reggo in piedi da solo; andate pure avanti, vi raggiungo non
appena finisco con l'isolare la stanza; aumenterò per quel che
posso anche il livello di sicurezza: quel maledetto si pentirà
d'esser entrato in casa nostra!". Stringe il pugno in aria davanti al
viso, con contenuta rabbia.
Raven, ancora frastornata e dolorante, si lascia accompagnare dai due
compagni di squadra, permettendosi qualche minuto di riposo; troppo
delibitata per accorgersi dei piccolissimi segni magici neri, di due
millimetri ciascuno, stazionati indisturbati lungo la base del collo
dell'ignaro e preoccupato
Beast Boy.
In contemporanea, poco lontana dalla Titan Tower, la figura oscura,
levitando a dieci metri dalla superficie del mare, si ricompone sotto
forma di nube con un ghigno di luce a mezza luna:
"Hihihi... Garfield Logan mi complimento... missione compiuta".
N.d.A.:
Ho aspettato molto prima di decidermi se scribacchiare o meno, una
storia sui Teen Titans con elemento la BBRae, colpa il fatto che al
momento è la mia otp al primo posto in classifica.
La paura di rovinare tale ship
è talmente alta, da preferire la perdita di capelli... ah no...
aspetta... io sono già pelato "ride da solo".
Chiedo ovviamente perdono per i
sicurissimi errori di italiano sparsi come un Morbo, ah! ha fatto la
battuta! "un dardo di energia oscura lo frigge sul posto".
Aggiornamento
Ringrazio l'utente Playstation per avermi segnalato un errore per
quanto riguarda le armi canoniche di Robin: i BIRDarang; invece io per
poca attenzione, avevo scritto BATarang.
Già che ci sono, specifico un dettaglio sui miei vari modi di
chiamare Raven; la chiamo a volte "la corvina" come riferimento al suo
nome nella versione italiana.
C'è anche un altro motivo, ma per quello, ve lo dirò nei prossimi capitoli.
Ringrazio per la pazienza; ci si rivede al prossimo capitolo.
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