Angel's Friends e la Compagnia Eterna

di N a r a y
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Buona domenica sera a tutti! :D
Grazie per leggere questa piccola presentazione innanzitutto! Ecco il prologo di questo mio esperimento, ispirato a un ipotetico continuo della storia a fumetti di Angel’s Friends.
Ammetto di essere un poco preoccupata all’idea di postare questa storia: mi piace scrivere, ma credo di essermi un po’ arrugginita e perciò chiederò come al solito pietà per eventuali errori di scrittura e molto importante, spero di riuscire ad aggiornare ogni domenica secondo il programma che mi sono prestabilita. XD
Detto questo vi lascio alla lettura e mi farebbe davvero piacere sapere le vostre considerazioni a riguardo o anche semplicemente se avete domande da pormi sulla storia originale a fumetti.
Non mi reputo una esperta riguardo al fumetto, ma lo scrivo per chi non avendo mai letto la storia fosse interessato a capirci qualcosa in più, avvisandovi che molte cose nel mio racconto le darò per scontate, ma inserirò comunque note per certi dettagli alla fine dei capitoli, giusto per aiutare ;)
 



PROLOGO

 

« Ecco la casa, ti piace? »
Michele alzò gli occhi dal suo libro, fissando il finestrino della macchina.
Una casa, non troppo piccola, non troppo grande. Insomma, modesta, ma comunque apparentemente accogliente.
Osservò meglio la posizione della macchina. La casa riusciva a vederla solo con la coda dell’occhio, girando la testa.
« Perché ti sei fermato così avanti? »
« Prima di fermarci qui voglio farti vedere un’altra cosa » disse il padre dando gas alla macchina.
Ripartirono con velocità e Michele si abbandonò nuovamente allo schienale tirando su il cappuccio.
Quella città era bella: c’era il mare, la sabbia, belle case e belle piazze …
Eppure, non era la sua città.
Svoltarono diverse strade prima che la macchina quasi inchiodasse davanti a una grande struttura.
« Ecco campione, questa sarà la tua nuova scuola » gli presentò il padre con un certo entusiasmo.
Michele sapeva che in fin dei conti quell’entusiasmo non era reale …
Suo padre non sarebbe rimasto a lungo con lui nemmeno in quel posto …
« Carina » rispose asciutto il ragazzo dai capelli corvini.
Il padre si limitò ad abbozzare un sorriso, prima di svoltare il volante e ripartire verso la loro nuova casa.
 
 

*PS*

Come ho detto prima questa storia è un esperimento, perciò certi personaggi o luoghi saranno inventati di sana pianta da me :)





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