Allarme al Santuario
Era
una notte calma al Grande Tempio e tutti ronfavano profondamente, Athena e
cavalieri
d’oro compresi perché tanto nessun pericolo li minacciava.
All’
improvviso Mu dell’Ariete si svegliò a causa di un cosmo oscuro che sovrastava il
Santuario
e come ogni bravo cavaliere si alzò, indossò l’armatura d’oro e andò a
controllare.
Uscì
sulla terrazza della prima casa e rimase un paio di secondi a fissare l’orda
dei
nuovi
nemici che avanzava…
Era un
esercito di omettini verdi alti più o meno venti centimetri, verdastri, rugosi
e
con
una grande gobba sulla schiena!
“Ah………
sono solo…… Gobbìni……”
Pensò
il cavaliere dell’Ariete, poi si girò, rientrò dentro casa, si tolse l’armatura
e
tornò
a dormire.
Dieci secondi dopo…
:-GOBBìNI?!YAAHHH!!!-:
Mu
saltò fuori dal letto e per paura dell’assalto dei malefici Gobbìni che già
stavano
sfondando
la porta si mise tutti i pezzi dell’armatura al contrario, poi, quando
finalmente
riuscì a sistemarli si scaraventò su per la scalinata delle 12 case per
andare
ad avvertire gli altri Cavalieri.
Casa del Toro
Entrò
nella seconda casa correndo a rotta di collo…
SBAM!
E
finì la sua corsa spiaccicandosi contro l’armatura del Toro con dentro
Aldebaran a
fare
da imbottitura.
:-A…h…i…a...-:
:-Ehi,
Mu! Ti sei fatto male?-:
:-Non
c’è tempo per queste cose! I nemici ci attaccano! Io vado a svegliare gli
altri!
Casa dei Gemelli
I
gemelli ronfavano profondamente e non ne volevano proprio sapere di svegliarsi,
così
Mu, anche se era molto buono, fu costretto a fare una cosa molto cattiva.
Raccolse
un bel po’ d’acqua con i suoi poteri psico-cinetici e…
SPLASH
Gliela
scaraventò addosso.
:-Ah!
Cosa? Che è successo?-:
Saga
si svegliò sputacchiando e si girò verso il fratello.
:-Kanon!
Quante volte ti ho detto di non bere prima di andare a letto?-:
Quello
si tolse il cuscino da sopra la testa e si guardò intorno con gli occhietti a
fessura.
:-Ma
non l’ho fatta io!-:
Strizzò
un po’ il lenzuolo
:-Almeno…
non tutta…-:
:-Ragazzi,
ci sono cose più importanti a cui pensare! I NEMICI CI ATTACCANO!-:
:-Nemici?
Che nemici sono?-:
Chiese
Kanon strizzandosi una ciocca.
:-Ok,
come posso spiegarvi…?-:
Mu
ci pensò un attimo.
:-Allora,
sono piccoli, verdi, rugosi, e soprattutto hanno una grande gobba…-:
:-Come
quello che hai sulla spalla?-:
Chiese
Saga
:-Sì,
esatto, proprio come……YAAAAAHHHHH!!!!!!-:
Mu
diede uno schiaffone alla creaturina che gli faceva le boccacce appollaiata su
uno
dei corni dell’armatura, solo che quella lo schivò e saltò sul pavimento.
:-Adesso
ti acchiappo io, piccolo… piccolo… bè, qualunque cosa sei!-:
Kanon
si alzò dal letto, scivolò sul pavimento bagnato e diede un’epica facciata
sulle
mattonelle.
Il
Gobbìno fece una risatina isterica, gli fece una bella pernacchia e gli saltò
sulla testa, da dove poi fece un altro salto per atterrare sulla pancia di
Saga.
:-Dannato,
piccolo mostro, non pensare di farmi il… il… solleeeeetiiiicoooo…!!!!
E
finì anche lui a terra a ridere come un imbecille.
Il Gobbìno
si voltò verso Mu con un sorrisino malefico come a dire “Dopo tocca a te”
e il
cavaliere dell’Ariete decise che era ora di tagliare la corda.
:-Va
bene, qua ci pensate voi, d’accordo? Io… io vado dagli altri…-:
Casa del Cancro
Il
palazzo del Cancro era immerso nell’oscurità ma per fortuna Mu riusciva ad
orientarsi
bene anche al buio…
CRASH!... STONK!... SBAM!...AHIA!...
:-Mu? Sei tu, non è vero?-:
SCRASH!...
:-Hem…
nooo….-:
:-Guarda
che lo so che sei tu, ogni volta che entri in casa mia devi per forza rompere
qualcosa!-:
:-Colpa
tua che stai sempre con le luci chiuse! Ora le accendo io-:
:-NOOOOOO!!!!-:
:-Perché
no? Non fare il bambino, fammi accendere la luce!-:
:-Mu
dell’Ariete, se non la smetti di rompere giuro che inizio la mia nuova
collezione
di maschere
con te!-:
:-Nuova?
Perché nuova?-:
:-Hem…
no, io… non ho detto nuova!-:
:-Ma
sì, Death Mask, hai detto proprio nuova! Cos’hai messo sulle pareti adesso?-:
CLICK
:-YAAAAHHHHHH!!!!!!!
COSA… SONO… QUELLI?-:
:-Orsacchiotti
su un fondo rosa… hai qualcosa da dire?-:
:-Sono
orribili… sono disgustosi!-:
:-Parli
tu che hai un mantello con le pecore?!-:
:-Come?-:
Mu
osservò un angolo del suo mantello e si accorse che c’era qualcosa di strano:
era
azzurrino
e c’erano delle pecorelle che saltellavano felici…
Nella
fretta aveva confuso il mantello con il suo lenzuolino preferito.
:-Ah…
hem.. hihi-:
CLICK
E
chiuse di nuovo la luce.
:-Va
bene, sì, che vuoi a quest’ora, Mu? -:
:-Giusto,
stavo per dimenticarlo… I NEMICI CI ATTACCANO!!!-:
:-Nemici?
Che nemici?-:
:-I
GOBBìNI!-:
:-Cosa?
I… Gobbìni? Senti, e poi lo dite a me che bevo troppo!-:
:-
Te lo spiego dopo, raggiungimi al palazzo di Athena!-:
Mu
corse fuori e rientrò dopo pochi secondi.
:-Hem…
non è che questo lo posso lasciare qui?-:
E si
tolse il lenzuolo-mantello.
:-Certo,
certo, fai pure-:
Casa del Leone
Aioria
dormiva raggomitolato e con il pollice in bocca, e neanche lui voleva
minimamente
svegliarsi.
:-Hei,
Aioria, svegliati, abbiamo bisogno di te-:
:-Mamma…
ancora cinque minuti…-:
:-No,
Aioria, sono io, Mu dell’Ariete, hai presente?-:
:-Si,
mamma…-:
:-Alzati
subito!-:
:-No…
prima Aoiros…-:
A
quel punto Mu decise di giocare d’astuzia.
:-Hei,
Aioria! Un topo ti sta rubando le provviste! Glielo permetterai?-:
:-COSAAA?
NOOOOO!!!!-:
E
saltò in piedi come un gatto bagnato.
:-Finalmente!
Allora, Aioria, ascoltami bene: i nemici attaccano il Santuario-:
:-Cosa?
Andiamo immediatamente a proteggere Athena!-:
Mu
lo acchiappò per un braccio quando era già sulla porta.
:-Perché
mi hai fermato?-:
:-Perché
sei in mutande!-:
:-Oh,
giusto, ti raggiungo dopo!
Casa della Vergine
Shaka
era già sveglio ed aveva indossato l’armatura della Vergine.
“Meno
male! Almeno qualcuno qua dentro mantiene un po’ di serietà!”
Pensò
Mu quando vide Shaka seduto nella posizione del Loto.
:-Allora,
Shaka, lo dico anche a te, ma sono sicuro che tu con i grandi poteri che hai
sei
già informato del grave pericolo che ci minaccia… hem… Shaka…? Mi stai
ascoltando?-:
Gli
venne un piccolo dubbio e decise di controllare.
TOC
Battè
un dito sulla fronte del cavaliere della Vergine e Shaka cadde all’indietro
beatamente
addormentato.
:-No…
non ci credo!-:
:-Ronf…
zzz…-:
:-Dai,
Shaka, almeno tu fai la persona seria! Svegliati!-:
:-Ronf…-:
Mu
decise di lasciarlo dormire, tanto sapeva bene che il cavaliere della Vergine
con
la
scusa della meditazione si svegliava molto raramente.
Casa della Bilancia
Prima
di entrare nella settima Casa Mu fece un bel respiro perché sapeva che
svegliare
Doko sarebbe stata la cosa più difficile.
:-Doooookoooooo…?
Devi alzarti perché stanno arrivando i nemici-:
Doko
aprì un po’ gli occhi e lo osservò un secondo.
:-Sì,
lo so… io ho tanti amici…-:
Mu
si diede una gran manata sulla fronte: sapeva che Doko era sordo, ma non
poteva
mai immaginare tanto!
:-No,
Doko… dobbiamo andare al Santuario-:
:-Davvero?
È venuto a farmi visita lo zio Mario?-:
:-Alzati
imbecille!-:
:-Io
non mi chiamo Achille-:
:-Insomma,
sbrigati a metterti l’armatura!-:
:-Sniff… no, non sento odore di frittura-:
Mu
cercò di mantenere la calma
:-Allooooooraaaa…
noi… andiamo… su!-:
:-Vuoi
prendere lezioni di kung-fu? E perché?-:
:-ANDIAMO…
AL… SANTUARIO!!!-:
:-Ah!
Potevi dirmelo subito!-:
Doko
si mise l’armatura mentre Mu riprendeva fiato dopo il grido di prima.
Casa dello Scorpione
Mu
era piuttosto preoccupato quando dovette svegliare Milo perché sapeva che il
cavaliere
dello Scorpione aveva reazioni strane e piuttosto pericolose.
:-Milo…
svegliati-:
:-Mmm…?
Ronf…-:
:-Milo,
ti devi svegliare!-:
Come
al solito Doko capì male e disse
:-Sì,
questa è proprio la stagione delle zanzare-:
:-ZANZARE?!!-:
Milo
spalancò gli occhi con un espressione da pazzo omicida, afferrò la bomboletta
di
insetticida che teneva sempre sotto il cuscino e li lavò con un getto di
liquido
tossico.
:-Doko!
Io ti ammazzo! Lo sai che Milo ha una paura folle delle… delle… tu sai cosa!-:
:-Vuoi
dire delle zan….-:
:-ZITTO!-:
Intanto
Milo si era un po’ calmato e Mu cominciò per l’ennesima volta a spiegare
tutta
la situazione.
:-Dunque,
i nemici ci stanno attaccando e noi dobbiamo andare a proteggere
Athena,
quindi mettiti l’armatura e seguimi-:
Milo
si preparò in fretta e tutti e tre proseguirono verso la...
…Casa del Sagittario
Aoiros
aveva ancora meno voglia di alzarsi di suo fratello Aioria.
:-Aoiros…
per favore, svegliati…-:
:-No,
papà… prima Aioria…-:
“Bè,
almeno lui non mi ha scambiato per una donna”
Pensò
Mu.
:-Spostatevi!
Ci penso io a svegliarlo!-:
Esclamò
Milo.
Afferrò
la freccia d’oro dell’armatura del Sagittario e…
PZOING!
Gli
punse una chiappa.
:-AAAHHHIIIIAAAHHHHIIIIIAAAHHIIIII!!!!!-:
Aoiros
schizzò in aria e atterrò con una facciata sul pavimento.
:-Chi
è stato?!-:
Chiese
incavolatissimo mentre si teneva il naso rosso e dolorante.
:-Lui!-:
tutti
e tre si indicarono a vicenda.
:-Bene!
Allora vi massacro a tutti e tre!-:
:-No,
non ho mai portato un coniglio in agrodolce al re-:
(ovviamente
Doko)
:-No,
no, no, non puoi massacrarci, Aoiros…-:
Disse
Mu
:-Ah,
no? E perché no?-:
:-Perché
ci sono dei nuovi nemici che minacciano Athena e il Santuario, quindi
mettiti
l’armatura e cammina!-:
:-Va
bene, va bene… però dopo vi massacro!-:
Casa del Capricorno
Shura
dormiva spaparanzato sul divano e la televisione accesa come ogni volta che
c’era
la partita.
:-Ma
come fa? Non può tenere casa sua un po’
più pulita?-:
:-Ancora
non è morta mia zia Rita!-:
:-Zitto
Doko!-:
:-Ragazzi,
qua ci vogliono le maniere forti!-:
(il
solito Milo)
:-Non
sono mai esistite le miniere dei
morti!-:
:-Taci!-:
Milo
prese da terra un sacchetto di patatine vuoto, ne fece un palloncino, si
avvicinò
all’orecchio
di Shura e…
BOOM!
:-YAY!-:
Il
cavaliere de Capricorno rimbalzò un paio di volte contro i muri e finì
precisamente
sull’elmo
dell’ armatura che gli punse le chiappe.
:-Ri-YAY!-:
Rimbalzò
ancora un po’ e precipitò sul divano.
:-Allora,
Shura? Sei sveglio?-:
Gli
chiese Milo con un aria assolutamente innocente.
:-No,
se ci sei tu deve essere un incubo! Che volete?-:
:-Raggiungici
al Tempio che tra poco arrivano i nemici!-:
Casa dell’ Acquario
Prima
di entrare da Camus, Milo disse
:-Hei,
ragazzi, Camus lo sveglio io, va bene?-:
Entrò
di soppiatto nella sua camera da letto, gli si avvicinò silenziosamente e…
lo
pizzicò sotto le ascelle strillando
:-Ciò-PIIIIIì!-:
:-GUAAAAAAAAAAAAAAAA!!!...
è impossibile…! Me lo fai tutte le mattine!-:
:-E
dai! Lo sai che mi diverto tanto! Non sei felice di farmi contento?-:
:-No,
stupidone!-:
:-Hem,
ragazzi, posso interrompere? Vi ricordo che dobbiamo pensare ai nuovi
nemici-:
Camus
si stropicciò gli occhi
:-Nuovi
nemici? E chi sono?-:
:-Si
chiamano Gobbìni-:
:-Go-cosa?
Ah, ho capito, questo è solo un sogno! Bonne nuìt-:
Tornò
a coricarsi
:-No!
Non puoi riaddormentarti!-:
:-Ci
penso io!-:
Esclamò
Milo tutto contento
:-Ciò-PIIIIì!-:
:-ARGH!
E va bene, ho capito, mi alzo!-:
Casa dei Pesci
Aphrodite
dei Pesci era già sveglio e stava davanti alla sua Casa.
:-Oh,
Aphrodite, allora hai sentito anche tu il grave pericolo che ci minaccia?-:
:-Ovvio
che l’ho sentito! Non potevo certo stare a dormire mentre una cosa così
importante
e preziosa viene messa in pericolo da un esercito di creature
malefiche!-:
Disse
Aphrodite un po’ isterico come al solito.
:-Mi
fa piacere che tu sia tanto leale verso Athena-:
Disse
Mu
:-Athena?
Chi ha parlato di Athena? Io pensavo alla mia rosa più bella!-:
:-Cosa?!
Ma dai, chi se ne frega della tue rose?-:
:-Io
ho fatto un orribile incubo in cui una banda di mostriciattoli mangiava le mie
rose,
e non permetterò che questo accada!-:
Aphrodite
si girò ad accarezzare un bocciolo
:-Non
preoccuparti, piccino, ti proteggerò io-:
:-Ma
sei scemo?! Athena è più importante del tuo bocciolo!-:
Il
cavaliere dei Pesci gli lanciò uno sguardo assassino e tornò a parlare con la
pianta.
:-Non
diceva sul serio, piccolo, no, no, no…-:
Mu
stava per dirgli qualcos’altro ma in quel momento si sentì uno strillo disumano
che
proveniva dalle stanze di Athena.
:-KYAAAAAHHHHHHHH!!!!!!!!!!-:
:-ATHENA!
La dea è in pericolo! Dobbiamo andare a salvarla!-:
Mu,
Milo e Doko si lanciarono di corsa verso il Grande Tempio, invece Aphrodite
rimase
con le sue adorate piantine.