Pigiare
sui tasti dolenti
stridiamo
unghie sopra vetri
scivolando
si vive di schianto
a stento
avvinghiati
ad avverbi scomodi
nel pianto
lucida stupiditą:
sembrano lemmi
sbudellati
scolorano il marmo
un inconsistente
harakiri
un rigurgito stanco
fermale le mie mani
festa
d'un simulato affetto
a margine un foglio
(ancora) in bianco
notti e soprassalto
prendimi
se mi domandi
come ci si sente
a spappolarsi
di rimpianto
dirimpetto
alla cieca lampada
non dą scampo
il solleone
ci spolpa vividi
ossa e pesce secco
pantagruelico
č dolceamaro il vanto.
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