Io Rose Weasley sono una serpeverde?!?E’ totalmente
impossibile!io sono nata grifondoro!mi sa che il Cappello Parlante
aveva bevuto qualcosa quella sera!!io non riuscirò mai ad
abituarmi a far parte di quella maledetta casa!io sono tutta mia
madre!è totalmente impossibile!sono praticamente 11 anni di
orgoglio e intelligenza!!mi sarei anche potuta aspettare di entrare a
corvonero…ma serpeverde no!!ma dove le ha viste queste
somiglianze con quella casa!!mi sa che il nostro buon caro cappello
parlante stia perdendo colpi!!
Dopo lo smistamento mi sono rintanata nel dormitorio,in camera mia a
piangere come una fontana,non potevo ancora crederci,quegli anni
sarebbero stati un inferno…ne ero certa;e poi come glielo
avrei detto a mio padre che la sua dolce e piccola Rose era finita a
serpeverde?e dopo quel pensiero ricominciai a piangere
finchè non mi abbandonai tra le braccia di Morfeo ormai
stremata dal pianto.
L’indomani mattina mi feci una doccia,mi sistemai la
divisa…quella divisa dove i colori verde argento regnavano
sovrani e lo stemma di quella casa era messo ben in
vista…quella maledetta casa per cui avevo pianto tanto la
scorsa notte,e qualcosa mi diceva che ne avrei versate ancora tante.
Quando finì di sistemarmi scesi dai dormitori nella sala
comune,dove gruppi di ragazzi e ragazze della mia età e
altri più grandi chiacchieravano…facevano
amicizia fra loro…tutti allegri ed emozionati per
il loro primo giorno di scuola a Hogwartz…tutti tranne me.
Quando tutti si accorsero chi era sceso nella sala comune,mi
squadrarono con occhi chi ancora sorpresi,altri pieni di
curiosità,forse non sapevano chi fossi,altri pieni di
disgusto e poi incontrai due occhi: grigio mischiato
all’azzurro più chiaro,freddi,glaciali,proprio
come il proprietario che mi stava “guardando”,direi
di più trafiggendo,con puro odio e rabbia;cosa che mi fece
inghiottire un groppo in gola.
Uscita dalla sala,saliti i sotterranei mi avviai spedita alla Sala
Grande per fare colazione,anche se tanta fame non ne
avevo:c’era qualcosa che mi chiudeva lo stomaco,e nella mente
mi apparivano in continuazione due occhi color della tempesta intrisi
di odio puro che mi guardavano,o meglio mi squartavano viva.
Arrivata davanti al portone incontrai i miei cugini che appena mi
videro mi stritolarono in un abbraccio di gruppo-Ah Rosie!quanto ci
dispiace!lo sai che nonostante tutto siamo i tuoi cuginetti e che ti
vogliamo bene!-disse mio cugino James mentre mi stritolava in uno dei
suoi abbracci,dove,per darmi il colpo di grazia si unì
insieme a lui Al in quell’abbraccio pieno di affetto e
comprensione che mi stava togliendo la vita.
-Grazie ragazzi!vi adoro!-pronunciai con quel poco di fiato che mi era
rimasto.
Sciolti da quell’abbraccio entrammo dentro la sala dei
banchetti e arrivati davanti ai nostri rispettivi tavoli ci salutammo
ed io mi andai a sedere in un posto a caso ma il più lontano
possibile da due occhi argentei che mi guardavano trucidandomi.Ah
basta!se quel biondino da strapazzo aveva dei problemi con me,senza che
neanche mi conoscesse,che melo venisse a dire in faccia!!
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Per Salazar!la Weasley è finita a serpeverde!mio padre mi
aveva raccomandato di distruggerla a scuola, alla stazione vedendola
accompagnata da suo padre e sua madre che le somiglia molto tranne per
il colore dei capelli, che ha preso dal padre.
Non solo ci sarà una battaglia per eccellere
sull’altro nelle materie a scuola,ma anche nella casa!quindi
se negli anni ci sarà solo un Caposcuola per casa vuol dire
che quel posto dovrà essere mio!!
Merlino!ha quell’aria da sapientona che vive per studiare!!mi
sa proprio che sarà dura ma ce la devo fare!!
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Dove io mi ero andata a sedere una ragazza del mio stesso anno bruna
con occhi cobalto si sedette accanto a me e mi porse la mano
sorridendomi:-ciao!mi chiamo Nicole Zabini ma chiamami Niki!-mi disse
porgendomi la mano che io strinsi.
-Piacere Rose Weasley-mi presentai io.Dopo un secondo mi chiese se
poteva sedersi accanto a me e io risposi aprendomi in un sorriso a 32
denti e facemmo amicizia.Forse i miei anni non saranno tanto
male…adesso avevo un’ amica!
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