Il
caldo, durante il mese di luglio di quell'anno, ricordo era
insopportabile.
Luglio,
il mese in cui la scuola è già finita da un pezzo
e settembre è ancora un mondo lontano.
Ricordo
quel mese di luglio come una luce che strazia le tenebre.
Luglio...quante
volte pronuncerei questa parola all'infinito.
Io
mi chiamo Dafne e adesso vi racconterò la parte
più importante della mia vita.
Avevo
25 anni ed ero una modella in carriera.
Avevo
iniziato a 19 anni come modella editoriale.
Una
carriera breve dicevano.
Poi
un giorno, alla soglia dei 23 anni arrivò la svolta, ed io
diventai una modella commerciale.
Ero
entrata in un mercato enorme che spaziava dalla pubblicità
all'interno delle riviste ai cartelloni pubblicitari.
Per
una modella come me, lavorare in questo settore poteva offrire grandi
opportunità, ma ogni scelta che facciamo ha il suo prezzo e
le sue conseguenze.
Mezzogiorno
era alle porte e come da mia abitudine, con le mie due amiche e
colleghe di scatti, andavo a prendere il pane caldo appena sfornato.
Stavamo
entrando nel panificio quando vidi una ragazza dietro di noi, e
così Leila per gentilezza le tenne la porta aperta.
«Grazie»
ci rivolse un sorriso.
«E
di che? Figurati amore!» rispose Leila.
Leila
era così, chiamava amore anche i muri, era sempre sorridente
ed era capace di fare amicizia anche con se stessa.
Io
continuavo ad accennare un sorriso, mentre le mie amiche parlavano dei
vari gossip da corridoio, senza decidersi a scegliere cosa comprare.
Non
riuscivo ad udire cosa dicevano loro.
Ero
presa da quella ragazza che non avevo mai visto prima.
Emanava
qualcosa di dolce, tanta timidezza e nello stesso tempo c'era un velo
di tristezza nei suoi occhi mascherato da un tenero sorriso.
La
vedevo imbarazzata.
Credo
non sapesse la nostra capacità di allungarci per svariati
minuti prima di metterci d'accordo e lei come la foglia più
leggera d'autunno, se ne stava lì in un angolino in
compagnia del profumo del pane, delle nostre voci e di un posto nuovo
tutto da conoscere.
«Prego,
cosa desidera?» chiese Salvina a lei.
La
ragazza si guardò intorno e poi diede un'occhiata a noi
incontrando il mio sguardo.
«Eh...io...ecco
sto, sto dopo di loro...» disse con quel suo modo impacciato
di indicarci.
«Ah,
non preoccuparti cara! Quelle tre befane impiegano una vita a
scegliere! Metà della mia vecchiaia la devo a
loro».
Scoppiai
a ridere: «Ti prego Salvina, non fare aspettare
più questa ragazza e servila per favore».
La
ragazza mi rivolse un sorriso abbassando lo sguardo, ringraziandomi e
poi si girò nuovamente verso Salvina.
«Allora
cara, come posso aiutarti?»
«Si,
salve. Dunque, io vorrei sapere che tipi di pane sono quelle due
pagnotte con il sesamo sopra.»
Salvina,
indicò prima una e poi l'altra: «Allora cara,
questa è una pagnotta preparata con farina di mais e
quest'altra è una pagnotta contenente la farina di grano
tenero.»
La
ragazza ci pensò un attimo.
«Ok,
gentilmente vorrei quella di grano tenero...»
«Ma
certo, intera o metà?»
«Metà
grazie.»
«Grazie
a te.»
Salvina
era intenta a dividere il pane a metà e ad avvolgerlo
accuratamente come solo le sue mani sapevano fare da anni.
«E
come si chiama questa bella ragazza?» a Salvina piaceva tanto
interagire con i clienti e con quelli nuovi che sperava sempre di veder
tornare.
«Io
mi chiamo Ellie.»
«Oh
ma che bel nome! Sei italiana?»
«Si,
si è solo che mia madre durante i nove mesi di attesa doveva
pur passare il tempo!» disse sorridendo Ellie.
«Caruccia
'sta ragazzetta» continuò Salvina, poi
digitò alla cassa e diede il pane ad Ellie.
«Sono
2 e 15 cara.»
Salvina
le diede il resto e poi la ragazza uscì dall'altra porta
senza ripassare dove eravamo noi.
«Allora
ragazze che vi do'?» chiese sorridendo.
«Scusa,
Salvina, puoi aspettare un secondo?»
«Va
bene...in tanto proseguo a servire.»
Diedi
una gomitata a Leila.
«Senti,
devi assolutamente seguire quella ragazza e cercare di carpire
più informazioni possibili, soprattutto se torna...inventati
qualsiasi cosa, ma fermala!»
Leila
mi rivolse un sorrisino malizioso arricciandoci una ciocca di
capelli «lascia fare a me tesoro...» le
diedi una spinta «e dai sbrigati
su!»
Leila
uscì correndo, si fermò, guardò a
destra, poi a sinistra e poi finalmente vide la direzione presa dalla
ragazza e iniziò a correre.
«Scusa!
Ehi! Ragazza!» correva agitando la mano sinistra come se
stesse salutando qualcuno e con la borsa a braccino monco dall'altra
parte.
«Oddio
mio, come cazzo ha detto che si chiama?!» continuava a
sbracciarsi.
«Ah
si!! Ellie!!»
La
ragazza si girò e Leila iniziò la sua recita.
«Ti
sono caduti questi mentre compravi il pane» le
allungò delle monete.
«Oh,
grazie! Non ci avevo fatto caso.»
«Sei
nuova di queste parti? Non ti ho mai vista. Sai noi siamo delle clienti
abituali del panificio di Salvina.»
La
ragazza mise i soldi in tasca e poi rispose.
«Ehm
no, in realtà sarò qui di passaggio per un
po'...»
«Ah
per le vacanze?» chiese con un sorrisetto da stupida Leila.
«Magari,
in realtà mia madre è ricoverata qui nel centro
di riabilitazione.»
Leila
tornò seria.
«Oh,
capisco...beh spero si rimetta presto!»
La
ragazza sorrise.
«Io
mi chiamo Leila e le altre mie due amiche sono Dafne e
Carola.»
Si
strinsero la mano.
«Allora
ci rivediamo presto?» domandò Leila.
«Penso
di si» rispose con un sorriso Ellie.
«Ok,
ciao!»
Leila
scappò di corsa e ci beccò mentre uscivamo dal
panificio.
«Dimmi
che hai scoperto qualcosa di utile», dissi guardandola mentre
sistemavo il portafoglio nella borsa.
«Eccome
amore! La vedremo da queste parti per un po' dato che ha la madre al
centro di riabilitazione», le rispose controllandosi le
unghia.
«Al
centro di riabilitazione hai detto eh...»
Mi
passai la mano tra i capelli più volte e iniziai a pensare.
In
quel preciso momento noi tre fummo assalite da decine di fotografi che
tra flash e domande ci avevano ormai circondate e ci tenevano
prigioniere da qualsiasi altra via d'uscita.
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NOTE:
il prossimo capitolo
verrà pubblicato il 21/07/2018 e intanto se vuoi lascia un
tuo pensiero su questo che hai appena letto! :) inoltre ti invito, se
non l'hai già fatto, a leggere le mie storie precedenti, e
se ti fa piacere passerò anche a leggere le tue storie (il
giorno a cui mi dedicherò alle varie letture e alle
recensioni è il martedì, ricordatelo u.u).
Puoi scrivermi per
qualsiasi cosa: consigli, suggerimenti e critiche sono sempre i
benvenuti. :)
Grazie per la lettura
e a presto!
KHREM
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