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Il matto si guarda intorno.
Le pareti sono arcobaleno. Alcuni mostri ci camminano sopra, si arrampicano lungo le colonne portanti come grossi ragni psichedelici.
Il matto ha fame.
Prende un mostro e lo porta alla bocca. Lo morde, poi lo mastica.
Il mostro è giallo, ma ha l'aura bianca.
Il sapore non è male, sa un po' dell'erba dei prati.
Il matto pensa di essere diventato un essere magico.
Sale sulle pareti anche lui e rimane lassù, insieme ai suoi amici colorati.
Si sente a casa ed è felice.
Poi mangia anche gli altri.
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