You
know me?
A
volte la vita è strana, pensi di conoscere bene una persona,
invece basta così poco, ma così poco...Per
renderti conto, che in effetti, ci sono cose che di lei o lui, non
conoscevi.
Per
Nami, bastò una sbronza, una di quelle che di solito lei e i
suoi compagni, prendevano per festeggiare un tesoro trovato, un nemico
sconfitto, per capire quante cose non sapeva.
Quella
sera, festeggiavano tutti una fuga dalla marina, l'ennesima, per
qualcuno terrificante, per qualcuno divertente, per altri noiosa.
Nami
quella sera non beve molto, era stata male quella mattina e non voleva
avere altri problemi, giusto un bicchierino, non si scompose molto. Al
contrario, uno dei suoi compagni, Zoro, si diede alla pazza gioia,
prosciugando ogni goccia di rum, che gli altri non riuscirono a bere.
Lui
si, che era ubiraco come una spugna, non c'era nessuna sfida con Nami
in ballo, ma aveva bevuto un sacco e aveva pochissimo controllo di se.
Quasi zero.
Nami
restando sobria, vide delle piccole cose, che di solito in certe feste
non notava: vide gli occhi sognanti, che aveva Rufy quando parlava con
Robin, vide il velo di malinconia negli occhi del sempre allegro cuoco,
vide come Zoro le rideva ebete in faccia quando provava a parlare con
lui...
Fu
proprio lei a doversi occupare di lui, quando tutti andarono a letto,
Robin era stanca e aiutò gli altri a non cadere
giù dalla Sunny, così decise lei, di fare la
guardia a Zoro, in fondo bene o male si sarebbe fatta qualche risata,
lo spadaccino in quello stato, era davvero esilarante, e lei poteva
goderselo lucida, appuntandosi ogni cosa imbarazzante, per poterlo
ricattare il giorno dopo.
Lo
portò nella sua cabina, fresca e buia fino a che la rossa,
non accese una candela nel comodino, prima di arrivarci, inciamparono
varie volte ruzzolando per il ponte, ma la navigatrice era di buon
umore la sera, l'avrebbe fatta pagare allo spadaccino poi...
-Zoro
animale, sei pesantissimo!-Disse Nami, buttandolo sul suo letto.
Lui
cominciò a ridere come un cretino, abbracciando un cuscino e
passandoci sopra la faccia.
-Se
vuoi ti lascio solo col cuscino eh!-Scherzò la rossa vedendo
come si strofinava. Esilarante, l'aveva già pensato?
-Eh?-Chiese
Zoro facendo un sorriso enorme da ebete.
Nami
pensò che fosse un amore, ma si decise a smetterla, di
pensare a Zoro come un cucciolo da sorvegliare. Beh da sorvegliare lo
era, o si sarebbe dato fuoco con la candela, e lui avrebbe solo riso.
-Come
sei buffo...Domani ti ricatterò un sacco...-
-Tu
mi ricatti sempre...-Mugolò lui, senza staccare la faccia
dal cuscino.
-Non
è assolutamente vero!-
-Si
invece! "Zoro fa quello!", "Zoro fa questo!"...Mai una parola
gentile...-
-E
questo ti dispiace?-Chiese Nami sorpresa.
-Si...A
volte vorrei che mi dicessi cose più carine!-Il ragazzo si
rigirò a pancia su, stringendo il suo amato e morbido
cuscino, poggiandovi sopra la guancia destra.
-Sul
serio? Cose tipo...?-
-Chessò
io...-Sbuffò lui stanco.-..."Zoro amore, potresti ritirare
gentilmente i tuoi pesi?"-
Zoro
amore?!? Aveva sentito bene?
Decisamente,
stavano sconfinando in una conversazione, che mai Zoro affronterebbe da
lucido.
-Vuoi
che ti chiami "amore"?-
-Si!
Così Sanji schiatterebbe di invidia!-Si mise a ridere lui
contento, solo al pensiero.
-Solo
per questo?-Anche lei si mise a ridere, carezzandogli una guancia
intenerita.
-Come
sono belle le tue mani...Quando mi ammazzi di botte non
sembra...-Cominciò a seguire la mano di lei, come fosse un
gatto, strofinandovi sopra la guancia.
-Sei
strano...Mi domando che facciamo insieme, quando siamo entrambi
ciucchi...-
-Ah,
e io che ne so?-Zoro smise di fare le fusa e ricrollò sul
cuscino.
-Già
hai ragione...-Nami lo guardò attentamente: lui teneva gli
occhi chiusi, un sorriso a rendergli il viso più bello e con
la luce della candela...No, non si sconfina in pensieri poco casti,
dovendo stare col tuo compagno poco in se!
-Ma
che vado a pensare?!-
-Nami?-Chiamò
Zoro aprendo un occhio pigramente.
-Dimmi.-
-Me
lo dai un bacio?-
-Sei
impazzito Zoro?!-Urlò scandalizzata lei, va bene che era
ubiraco, ma fra poco l'avrebbe steso.
-Dai,
solo uno! Non sai quanto desideri farlo! Soprattutto quando litighiamo,
quanto vorrei tapparti quella boccaccia con la mia per zittirti...-
Che
fare? Pensare che anche questi, fossero pensieri di un ragazzo
totalmente ubriaco? In fondo, le cose che si dicono da ubriachi, il
più delle volte sono cose che si pensano davvero, ma che non
si direbbero mai per paura...
-Mi
piace quella faccia!-Rise divertito lui, la faccia a cui si riferiva,
era quella che Nami faceva quando rifletteva, le sopracciglia
aggrottate e le labbre all'indietro, dentro la bocca.-A che stai
pensando?-Zoro si alzò con il busto, appoggiandosi con un
braccio al letto, loro visi erano vicini.
-A
quanto sia strana questa serata...-
-Sei
bellissima lo sai? Non te lo dico mai, ma dovrei...Quando te lo dice
Sanji, vorrei ammazzarlo, ma in fondo dice solo la
verità...-Le portò un ciuffo dietro l' orecchio,
facendola arrossire.
-Zoro,
sei ubriaco, non fare cose di cui potresti pentirti
domani.-Sussurrò lei, completamente rapita dagli occhi di
lui.
Nami
pensava di conoscere bene Zoro, erano compagni da molto, i primi a
seguire Rufy, così simili e per questo sempre in litigio. Ma
lei gli voleva bene, anche se si urlavano i peggiori insulti, anche se
lui la trattava come se fosse una seccatura...
Per
questo lei fu così sorpresa, quando si rese conto, di
piacere a Zoro.
Era
davvero tutta colpa del bere?
-Nami,
ho deciso, ammazzerò il cuoco, così ti
lascerà in pace! E io potrò dirti che sei
bellissima e che ti amo, quanto voglio!-Concluse convinto lui, facendo
"si" con la testa, per dare enfasi alla frase.
-Scusa
come...Come hai detto?-Nami si risvegliò dal coma!
-Cosa?
Che sei bell...-
-NO!!
Dopo!!-
-Ah
si!! Che ti amo?-
-Si!
Oddio tu...Tu lo pensi davvero?-
-Porca
vacca si! Ti amo Nami!-Per concludere al meglio la serata, Zoro cadde
sul letto di schiena, addormentandosi, appena la sua testa
incontrò l'amato cuscino.
Aveva
l'odore di Nami quel cuscino, per questo lo adorava così.
Nami
invece se ne stava lì, seduta sul letto, con le braccia
molli parallele al corpo, senza parole.
Credeva
di conoscerlo Zoro, ma forse non così bene.
Non
così bene, da notare quante piccole cose faceva lui per lei,
come la proteggeva sempre, come le trasportava i pacchetti sempre, come
le portava da mangiare la notte, quando disegnava cartine...Si certo,
lei lo obbligava a fare ciò, ma Zoro era un forte
spadaccino...Quanto ci avrebbe messo a farla a fette se avesse voluto?
Nami
si accasciò, rifugiandosi sul petto di uno Zoro dormiente,
un bel sorriso sulla faccia.
Da
domani le cose sarebbero cambiate, avrebbe dato una strigliata al
cuoco, avrebbe smesso di litigare con Zoro per ogni scemeza...O almeno
ci avrebbe provato, e sarebbe stata più gentile.
Aveva
auto la sua dichiarazione da un ragazzo ubriaco, ora la voleva dallo
stesso sobrio.
E
avrebbe anche dato a Zoro un bacio.
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