Questa
storia partecipa a “Una festa in zucca” - Challenge
di Halloween” indetta dal
gruppo facebook Il Giardino di Efp;
Prompt:
8. X cerca di
convincere a tutti i costi Y ad accompagnarlo/a alla festa di Halloween
***
Sulle prime
fu tentato, e molto, di ignorare il campanello.
Al primo trillo, fece finta di nulla, continuando a guardare l'episodio
del suo
serial preferito.
Al secondo, sbuffò, alzando il volume e cercando di
riprendere le fila del
discorso.
Al terzo, insistente e prolungato, rispose mettendo in pausa, per
dirigersi poi
alla porta munito della sua espressione più maligna.
Aphrodite era lì, il dito premuto sul pulsante.
"Cos'è, ti è venuta una paresi improvvisa?"
berciò.
"Finalmente, ce n'è voluto." disse l'altro, lasciando
finalmente in
pace il campanello. "Sbrigati, la festa inizierà tra poco."
"Festa? Quale festa?" gli
rispose, accorgendosi solo allora che Aphrodite indossava un costume.
"Quella di Lady Saori, al tredicesimo tempio."
"La festa di Lady Saori...al tredicesimo tempio."
"Hai intenzione di ripetere tutto quello che dico? Vuoi farmi
innervosire,
eh?"
Gli sfuggì un'imprecazione, sbuffando: aveva proprio
dimenticato quell'assurda
festa.
Rientrò in casa, seguito da Aphrodite, continuando a
imprecare in italiano.
"Avevi altri programmi, immagino." commentò Aphrodite,
inarcando un sopracciglio:
sul tavolino del salotto, i cartocci di una cena a portar via, due
lattine di
birra e una terza iniziata. Sul televisore, il fermo immagine di una
serie tv.
"Si, e i miei programmi erano decisamente migliori dei tuoi."
"Mi
spiace, ma li dovrai
cambiare."
Aphrodite gli mostrò la custodia che aveva portato con
sé e che DeathMask parve
notare solo in quel momento.
"Ma tu sogni." replicò, agitando la mano davanti agli occhi
in un
tipico gesto italiano.
"Ascoltami bene. Io ho dovuto
inventarmi una scusa per non dover trascorrere la serata con la mia
ragazza
nonostante sia in astinenza da un bel po' e-..."
"...e di conseguenza, anche io devo sciropparmi la festa?"
"Sì." sibilò
Aphrodite,
mostrandogli una delle sue rose nere. "Infilati questo costume e
facciamola finita. Subito."
"E se al posto del costume indossassi la mia armatura e interpretassi
me
stesso? In fondo sono un mostro, no?"
"Muoviti."
Dieci minuti
dopo, fermo davanti allo specchio del bagno, DeathMask finì
di
sistemarsi la parrucca che prevedeva il suo costume, anche se per sua fortuna non aveva dovuto impegnarsi
granché, dato che le occhiaie nere erano sue e non frutto di
un accurato make-up.
"Ci sei?" lo richiamò Aphrodite.
Frugò nel cassetto del bagno alla ricerca del suo rasoio, lo
infilò in bella
vista nel taschino del gilet ed eccolo lì, Sweeney
Todd in tutto il suo macabro splendore.
"Tadaaah!" esclamò, uscendo dal bagno.
"Hai davvero intenzione di venire alla festa con quel rasoio?
Lady
Saori non sarà contenta di saperlo." obiettò
Aphrodite.
"Quando hai scelto questo costume sapevi a che cosa saremmo andati
incontro.
Il rasoio è per me ciò che i canini sono per te,
Lestat." rispose, con uno
dei suoi soliti sorrisi inquietanti.
Drappi neri
e arancioni alle ampie finestre, ragnatele finte e zucche
intagliate e illuminate praticamente ovunque, tavoli pieni di dolciumi
di ogni
genere: addobbato a festa, il tredicesimo tempio perdeva parte della
sua
austera solennità.
Soprattutto quando si riempiva di bambini urlanti e di disco music anni
80.
"Bleah. Era proprio necessario portare anche i bambini?"
sbottò.
"Lady Saori l'ha organizzata soprattutto per loro, fai un po' tu."
gli ricordò Aphrodite. "Che hai contro i bambini? Portano
allegria."
Si soffermò a guardare i vari figli dei loro commilitoni
correre per la sala:
la figlia di Shaka, il pestifero ragazzino di Milo, la figlia maggiore
di Camus
che correva dietro ai fratelli più piccoli...
"Bleah." ripeté. "Potrei
evocare qualche spirito per ravvivare la festa, che dici?"
"Finiscila."
"Mi rovini sempre tutto il divertimento." si lagnò,
adocchiando il
tavolo con il buffet.
Faticò
non poco a riconoscere alcuni dei loro compagni nei loro costumi
-tranne
forse Aldebaran che, alto e massiccio com'era, era facilmente
riconoscibile nei
panni di The Rock e del suo Re Scorpione- e quando riconobbe Camus
sotto il
trucco e la parrucca del personaggio che fu di David Bowie in
Labyrinth,
scoppiò a ridergli in faccia senza riuscire a trattenersi.
"Il Re dei
Goblin indossava jeans Levi's? Questo dettaglio mi è sempre
sfuggito." sogghignò.
"Sì,
beh... avrei potuto indossare la calzamaglia del costume, ma poi
mi son ricordato che non mi piace essere oggetto dell'invidia altrui,
quindi ho
optato per un più appropriato e casto paio di jeans grigi."
"Ehi, vola
basso." lo riprese Milo.
"Comunque,
avresti potuto scegliere un altro personaggio. Sei orrendo."
"Sai che c'è?" ridacchiò Camus. "Che questo
trucco lo posso
togliere e tornare normale, tu invece sei costretto a tenerti la faccia
così
com'è."
"Bella questa." si complimentò Shura.
"Non
è farina del tuo sacco, ma è carina." fece
spallucce
DeathMask. "Beh, io vado a farmi un goccetto."
"Di
già?" domandò Aphrodite.
Ne avrebbe avuto bisogno, soprattutto per affrontare quella serata fino
in
fondo.
***
Lady Aquaria's corner
Ultimamente posto le challenge proprio in zona Cesarini, all'ultimo
minuto:
come per il writober su John Wick, sono agli sgoccioli, ma eccola qui.
È una flash che, volendo, si può inserire in un
futuro della mia fic
principale, ma l'ho lasciata volutamente sul vago così da
non obbligare nessuno
a leggere il resto per comprendere certi personaggi.
Ad ogni modo... i personaggi dei film che ho menzionato li conoscete,
vero?
Alla
prossima,
Lady
Aquaria
|