A little, crazy thing
called ‘love’
Premessa:
nello scrivere questa storia tengo conto di tutti gli avvenimenti di
tutti i
libri a eccezione della morte dei “buoni” (es.
Silente, Lupin, Tonks, etc.); la
storia si svolge dopo il settimo libro alla luce di questo contesto:
Silente è
tornato alla presidenza di Hogwarts, la McGranitt è il suo
vicepreside, Piton è
professore di Difesa contro le Arti Oscure, Lumacorno è
professore di Pozioni,
il trio ha sostenuto gli esami M.A.G.O. e ormai ha finito la scuola.
Come
è nata questa
storia: questa storia nasce dal desiderio di vedere uno dei
miei personaggi
preferiti (Severus) finalmente felice dopo il suo triste passato e un
po’ anche
dall’indignazione per il fatto che J. K. Rowling ha
“ucciso” tutti i personaggi
migliori.
Disclaimers: I personaggi di questa storia non
appartengono a me, ma a
chi li ha creati. La storia è frutto della mia fantasia.
§
Spero che mi
seguirete in questa mia follia e che recensirete in tanti. La storia
sarà in
capitoli, ma non so bene quanti. Spero vi piaccia, anche se
è un po’ folle!
Capitolo
1
Il tribunale era affollato.
D’altronde non c’era da
stupirsi visto che era appena finita una guerra. Più si
guardava intorno più si
convinceva che aveva fatto male ad andare lì senza un piano
preciso. Che le
avrebbe detto? Fu riscosso dai suoi pensieri dalla voce
dell’amico che lo aveva
accompagnato.
“Come pensi di
trovarla?” Lucius Malfoy sembrava sempre
meno convinto che quella che all’inizio sembrava una buona
idea lo fosse
davvero.
“Non lo so, ma
dev’essere qui. Non posso credere che sia
l’unico avvocato a non essere qui oggi!” Piton
cominciava a perdere la
pazienza: erano ormai venti minuti che si guardava intorno senza
risultato.
“Severus…
Sinceramente, forse abbiamo fatto un errore a
venire qui. Andiamocene. Poi la chiami e prendi un appuntamento al suo
studio.”
“Lucius, credimi, se
proprio devo parlarle voglio almeno
contare sull’effetto sorpresa!” non
continuò perché la sua attenzione fu
catturata da una persona che usciva da un’aula: era una donna
con un tailleur
nero e una camicetta grigia. I capelli dorati sciolti, una borsa che
sembrava
contenere una miriade di documenti.
“Eccola. Aspettami
qui.” Lucius Malfoy non ebbe il tempo
di rispondere che già Piton si era incamminato verso la
donna.
“Avvocato
Hamilton!” La donna si girò con l’aria
stanca
di chi era stata chiamata troppe volte per quel giorno. Ma appena vide
chi era
l’uomo che l’aveva chiamata, la sua espressione
mutò, trasformandosi in
durezza.
“Severus. Ti mancavano i
tribunali?”
“No, mi mancava il tuo
sarcasmo.”
“Che vuoi?”
Capì di non essere
partito col piede giusto, ma lei a
volte era così irritante…
“Oh, andiamo, sono anni
che non ci vediamo! Mi saluti
così?”
“Severus, il mio tempo
è denaro. E devo essere dall’altra
parte della città tra dieci minuti. Ripeto, che cosa
vuoi?”
“Ho bisogno di
te.”
“Questa è
bella.”
“Sul serio. Hogwarts
è… beh, sarà presto nei guai senza
il tuo aiuto. Il consiglio vuole cacciare Silente. E me.”
“Se avessi uno scellino
per tutte le volte che il
Consiglio ha minacciato di cacciare Silente, ora potrei ritirarmi a
vita
privata a S. Barts. E se ne avessi uno anche per tutte le volte che
hanno
pensato di allontanare te, ora sarei più ricca di
Creso.” Fece per andarsene,
ma lui la trattenne per un braccio.
“Dico sul serio!
Accusano Silente di aver messo in
pericolo tutti per aver lasciato la scuola, ma tu sai la
verità! E la sai anche
su di me!”
Lei sospirò.
“Severus, vuoi la verità? E va bene: la
scuola è una grana che non voglio prendermi. Troppi casini.
Sarebbe un impegno
costante e io al momento ho troppo da fare. Per non parlare del fatto
che con
le stramberie di Albus avreste bisogno di me praticamente un giorno
sì e
l’altro pure e non credo che riuscireste a coprire il mio
onorario.”
Piton cominciava ad arrabbiarsi.
“Quindi rifiuti di
aiutarci per farci un favore?!”
Aveva alzato la voce e alcune
persone si erano girate
verso di loro. “Ascolta, Severus.
Se mi
proponessi una rimpatriata, accetterei. Una cena? D’accordo.
Una notte in
ricordo dei vecchi tempi? Perfetto. Ma niente assistenza
legale!”
E senza dargli nemmeno il tempo di
rispondere, gli voltò
le spalle e se ne andò. Piton tornò verso Lucius
Malfoy.
“Come è
andata?”
“Me la posso lavorare.
Cederà.”
Ma la sua sicurezza non convinceva
a fondo neanche lui.
§
Allora, fine
del primo capitolo… Spero di aver suscitato un po’
di alone di mistero intorno
alla misteriosa Alyssa Hamilton (personaggio di mia invenzione) e a
quello che
è successo a Silente mentre tutti lo credevano morto.
Lasciatemi critiche e
commenti, li gradirò moltissimo!
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