The
day after
Beta: roro92
Note: Ambientato subito dopo
l’episodio 31, Haunted.
- Raccolta di tre flash.
-Mi è sempre piaciuto quell'episodio, e mi ha interessato
moltissimo la parte in cui Raven legge la mente di Robin.
Così è venuta fuori l’idea U__U
-Regalo per sindy90
.
Buon compleanno! <3
Disclaimer: I Teen Titans non sono miei e
io non guadagno niente da questa fic
Training
-Robin -
[176
parole]
Robin suda, digrignando i denti per la fatica nella palestra della
Torre.
247 flessioni.
Mentre i suoi compagni di squadra si svegliano con calma, lui lavora
instancabilmente.
248 flessioni.
Lui è il leader del team, il pupillo di Batman: non si
può che aspettare il meglio da lui.
249 flessioni.
Ma la realtà, che il ragazzo non ammette nemmeno con se
stesso, è che si allena perché niente come un
duro lavoro fisico sgombra la mente.
250!
Con un sospiro cede e cade a terra ansimando leggermente,
lasciando che la fatica offuschi i suoi pensieri per qualche minuto.
Però, quando si rialza e incrocia lo sguardo del suo
riflesso, i lividi sul viso gli ricordano cos’è
successo la sera prima.
Ha combattuto contro un morto, un fantasma, e ha quasi perso.
Serra i pugni, rimproverandosi ancora una volta il suo errore.
Come ha potuto lasciarsi accecare in quel modo?
Mentre prende l’asciugamano ed esce, pensa con forza:
“Mai più!”, anche se nel suo profondo sa
che non sarà semplice evitare la sottile trappola dei suoi
incubi.
Answers
-Raven-
[258 parole]
Convivendo con i suoi compagni e percependo le loro emozioni, Raven
è riuscita a capire molte cose su di loro.
Beast Boy fa sempre il buffone, ma ha una paura matta
dell’infermeria.
Il sorriso di Starfire resta immutato anche quando guarda le stelle
ed è assalita da una profonda nostalgia di casa.
Cyborg non sembra mai a disagio con loro, ma è spaventato
dal suo corpo e dal riflesso metà umano metà
macchina.
Invece di Robin non è riuscita a capire molto, per
questo Raven ha sempre avuto molte domande su di lui, pur sapendo che
non le avrebbe mai poste.
Per questo trova strano avere ora a portata di mano le risposte ad
alcuni suoi strani comportamenti -un dolore sordo e sottile appena
percettibile sempre presente, il rifiuto di andare al circo, la sua
profonda dedizione alla lotta contro il crimine-.
Però, adesso non si sente tranquilla e intimamente
soddisfatta come quando ha raggiunto un obbiettivo.
È delusa.
S’era affezionata all’idea che avrebbe ricevuto le
sue risposte solo col passare del tempo, raggiungendo una confidenza
tale che avrebbe osato porgli quelle domande.
Invece ora tutto è stato cancellato, le ha trovate grazie ad
un caso fortuito e nemmeno gradevole.
La delusione si trasforma in rabbia contro chi ha attivato quella
stupida polvere.
Così decide che non vuole dargliela vinta, che
cercherà quelle risposte come se non le avesse
già scoperte.
Raven non ammette con se stessa che non sono quelle ciò cui
aspira, ma delle cose ben più difficili da ottenere: della
fiducia e un sorriso sincero.
Breakfast
-Robin,
Raven-
[136 parole]
- Non dirò niente.-
Robin alza un sopracciglio, stupito dalle strane parole di Raven.
Però, pensa continuando a bere il caffé amaro,
alla luce degli eventi della sera prima, sono sensate.
Poggia la tazza sul tavolo osservandola qualche secondo mentre si
prepara il tè, poi la ringrazia con tono neutro.
Lei scuote leggermente la testa.
- Non farlo, ti capisco. Tutti noi abbiamo i nostri segreti.-
Robin non riesce a decifrare lo strano sguardo con cui ha pronunciato
l’ultima frase - Pensieroso? Enigmatico? Addolorato?-,
però le sorride.
- In ogni modo, ti devo un favore. Se hai un problema sai dove
trovarmi.-
La conversazione tra i due finisce, interrotta dal rumoroso arrivo
degli altri membri del team.
Così Robin, distratto da loro, non riesce a scorgere il
piccolo sorriso che appare timidamente sulle labbra di Raven.
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