I
Believe in Santa
_Non
credo in Babbo Natale, Stiles..._ commentò ancora Derek
sull'orlo di una crisi di nervi
_Io
invece sì!_ ribattè il ragazzo, con un'alzata di spalle
_Insomma, ho visto coi miei occhi Licantropi, Banshee, Kitsune,
Nogitsune, Darach e chi più ne ha più ne metta. Perchè
non dovrei credere nell'esistenza di un ciccione in tuta rossa e
barba bianca che dona felicità al mondo!?_
Il
nervosismo di Derek continuò a salire e la cosa che più
lo infastidiva era che, in quella sconclusionata teoria, non ci
trovava niente da ridire. Ma questo piccolo particolare non lo
avrebbe mai ammesso ad alta voce, specialmente davanti Stiles...
Categoricamente!!!!
_Smetti
di dire idiozie, di sicuro non è Babbo Natale a fare tutti
questi danni, ma una dannatissima strega col gusto dell'orrido..._
ribattè Derek rabbrividendo impercettibilmente per un attimo _
Ne ho abbastanza di persone che farneticano di elfi e fatine
luminose. Senza aggiungere la voglia di essere sdolcinati e voler
portare amore e pace dappertutto manco fossero figli dei fiori._
terminò con una smorfia di disgusto.
_Esagerato!
Per una volta che non abbiamo morti a destra e a manca! Goditi
quest'aria gioiosa di Natale. E' questa che rende le persone più
allegre e amorevoli. E anche io posso essere molto "amorevole"_
disse Stiles ammiccando, ma Derek lo ignorò tornando a
consultare la mappa che stava guardando per trovare un possibile
nascondiglio della strega. Perchè sì, era
una
strega! _Continuo a sostenere che potrebbe essere Babbino!_
sospirò l'umano, imitato subito dopo dal licantropo.
Derek
era veramente esasperato, erano ormai due settiname che Beacon Hills
sembrava essersi trasformata nel villaggio di Babbo Natale e Stiles,
il suo caro e logorroico fidanzato da un paio di mesi a questa parte,
non la finiva con quelle teorie assurde. Ok, che amava il Natale, ma
così si esagerava! Che fosse anche lui vittima di questo
dannato sortilegio!? No, il Beta sapeva bene che quello era il
normale
comportamento
del più piccolo, e questo lo portò a fare un altro
profondo sospiro e a rivolgere lo sguardo a lui. _E' una fottuta
strega, Stiles. E prima la troviamo, prima smettiamo con tutti questi
zuccherini._
_Sai,
sei proprio un Grinch!_ ribattè Stiles incrociando le braccia
al petto, poi sorrise con un ghigno che fece scorrere un brivido, ben
più forte del precendente, sulla schiena di Derek _E io, da
brava Cindy Chi Lou, ti scioglierò quel cuore freddo e
rinsecchito! E incominceremo da ora!_ disse prendendo Derek per un
braccio e trascinandolo fuori da Villa Hale _Ora lasciamo stare tutte
queste mappe e la ricerca della strega e mi accompagni a fare compere
di Natale!_ affermò felice.
***
Un
incubo. Derek doveva essere in un incubo, non c'era altra
spiegazione. Altrimenti non si spiegava come faceva a stare in un
centro commerciale nel
periodo di Natale. Non c'era un angolo libero e, a ogni passo, la
gente lo spintonava a destra e a sinistra. Trattenendo l'ennesimo
ringhio e un lampo azzurro negli occhi, Derek si voltò verso
uno Stiles dal sorriso smagliante e gli occhi che brillavano.
Decisamente era immerso nel suo mondo.
_Mi
spieghi perchè diavolo sono qui!?_ esplosè afferrando
il suo braccio e smettendo si camminare, ignorando un paio di
passanti che gli finirono addosso.
_Ma
perchè mi ami!_ rispose semplicemente con un sorrisetto furbo
Stiles e rubandogli un lieve bacio.
_Già,
chissà poi perchè..._ borbottò il Beta
riprendendo a camminare, facendo scivolare la mano, che finora era
aggrappata al gomito di Stiles, fino alla sua mano, stringendola.
Camminarono tranquilli per un po' guardando le vetrine che si
susseguivano di fianco a loro, quando Derek parlò con voce
sommessa _...Li ho sempre odiati i Centri Commerciali, troppa gente,
troppi rumori, troppi odori... Solo Laura riusciva a trascinarmi in
questi posti_ poi si voltò a guardare Stiles _Tu e lei sareste
andati inquietantemente d'accordo._ terminò accennando un
sorriso, prontamente ricambiato da uno più ampio e caldo da
Stiles. _Allora Laura doveva essere proprio una tosta!_
E
Derek non potè che assentire.
***
Quando
tornarono a Villa Hale, che ora, ristrutturata e messa a nuovo, era
diventata la loro
casa, le braccia di Derek erano piene di buste e pacchi regalo.
Stiles non aveva badato a spese, era entrato in ogni singolo negozio
con la scusa di far apprezzare a Derek l'aria di Natale.
Poggiarono
tutti i regali in un angolo del salotto, proprio dove Stiles voleva
piazzare un mega albero da addobbare.
_Domani
ci occuperemo di andare a cercare il più bell'abete di
sempre!_ disse Stiles buttandosi a peso morto su uno dei divani della
stanza.
_Piuttosto
preferirei che quella strega facesse la sua prossima mossa..._
brontolò Derek tirando Stiles per un braccio, facendolo alzare
per piazzarsi dietro di lui e farlo stendere su di sè.
_Razza
di Sourwolf brontolone_ borbottò in risposta Stiles _Davvero
non capisco cosa abbia contro il Natale!_
Derek
scrollò le spalle _Tutta quest'aria forzata di gioia e
allegria mi da sui nervi..._
_Meglio
essere scorbutici 365 giorni l'anno!_ mormorò con sarcasmo il
ragazzo
_Per
non parlare di quell'odore nauseante di vischio e cannella_ continuò
ignorando la frecciatina e facendo ridere Stiles. _Ma se avessimo
del vischio potrei baciarti ogni volta che ci passi sotto!_
insistette Stiles
_Preferisco
baciarti quando voglio e dovunque
ti trovi_ ribattè Derek chinandosi a baciarlo a fior di
labbra.
_Mmm...
In fondo a che ci serve dello stupido vischio!?_ corncordò
facendo passare le dita tra i capelli del licantropo e facendolo
chinare di più verso di sè, riprendendo a baciarlo.
_Ooooh,
ora sono combattuta!_ esclamò una voce femminile a poca
distanza da loro che li fece sobbalzare _Siete cosi carini!_ continuò
ignorando le zanne e gli artigli di Derek che si era alzato e parato
davanti Stiles per difenderlo.
_Chi
sei? Perchè non ti ho avvertita?_ ringhiò Derek
illuminando gli occhi di blu.
_Sono
la tua, cito testualmente, fottuta
strega!_
spiegò la ragazza dagli ondulati capelli rosso fuoco.
_Cavolo!
Allora avevi ragione tu, Der! Niente Babbo Natale! Ma forse un
piccolo elfo sì!_ sdrammatizzò Stiles rifedendosi al
vestitino verde con rifiniture bianche della ragazza.
_Che
cosa vuoi qui a Beacon Hills?_ domandò il licantropo ignorando
Stiles che, intanto, si era alzato a sua volta.
_Niente
di particolare._ rispose la strega lisciando un'invisibile piega
nella gonna _E' una città che ne passa sempre di tutti i
colori, volevo solo diffondere un po' di spirito natalizio e gioia
delle feste. Penso che ve lo meritiate!_ affermò allegra.
_Mi
pare un'ottima idea,vero Der?_ tentò di intervenire Stiles _A
tutti può essere utile godersi un periodo come il Natale._
_Non
credo a una sola parola di quello che dice questa strega!_ lo
contraddisse Derek senza abbandonare la sua posizione di guardia _Ci
sarà qualcosa sotto nel voler costringere la gente a fingersi
felice._
_Mai
sentito parlare di altruismo?_ domandò con sarcarmo la donna
minuta _Specialmente a Natale_ _Derek, ascol.._
_Il
Natale fa schifo! _ righiò con forza senza far parlare Stiles.
_Ed
ecco perchè
mi sento combattuta... _ riprese la strega picchiettandosi un dito
sul mento e abbozzando una buffa smorfia di concentrazione. _Insomma,
questo il vostro primo Natale insieme, e siete troppo dolci!_ esclamò
lanciando un urletto _Ma se non intervenissi ora non mi sentirei
giusta nei confronti dei miei stessi principi!!! Mi capite!?_
_Ehm...
veramente no..._ borbottò Stiles grattandosi confuso la testa
_Ah,
capirete comunque!_ tagliò corto la ragazza tirando fuori da
un sacchetto appeso alla vita una polvere dorata. Derek si avventò
su di lei prima che potesse fare qualunque altra mossa, ma la strega
fu più veloce e soffiò la polvere in faccia al
licantropo che, mancandola. ruzzolò a terra, prima di essere
ricoperto completamente da una luce accecante che invase l'intera
stanza. Quando la luce si afflievolì, Stiles aprì
gli occhi notando che la strega era sparita, ma anche Derek non c'era
più. Al suo posto si trovava un bambino all'incirca di 8 anni.
***
_Stiles,
calmati, non ha senso quello che dici! Di che bambino parli?_ esclamò
Scott sotto il portico della villa. _Scott, ma mi ascolti!? Ho
detto che la strega è entrata in casa e Derek l'ha attaccata,
poi c'è stata una fortissima luce e De..._ _Scoooott!!!_
esclamò un ragazzino dai capelli neri uscendo come un uragano
dalla porta e buttandosi ad abbracciare l'Alfa. _Avevo ragione! Ti ho
riconosciuto!_ disse puntandogli contro due occhioni
verdi. _D-Derek!?!?_ domandò sconvolto il ragazzo
_Certo
che sono io! Che razza di Alfa sei, se non riconosci i membri del tuo
branco?_ lo canzonò il ragazzino senza accennare ad
allontanarsi da lui.
_Ma
sì che ti riconosce, Der! Fa solo lo scemo!_ intervenne Stiles
sorridendo e lanciando uno sguardo d'intesa a uno Scott ancora un po'
frastornato. _Entriamo dentro, intanto che aspettiamo anche gli
altri._
_Gli
altri? Ci sarà anche... Lydia?_
chiese Derek in una smorfia e correndo a prendere la mano di Stiles.
_Sì,
ci sarà anche lei, è del branco, no?_
_Mh,
già..._ bofonchiò il bambino intanto che entravano nel
salotto e si sedevano sul divano appoggiato alla parete di destra.
_Wow!
Stiles, ti sei dato alle spese folli?_ esclamò Scott notando
il mucchio di regali nell'angolo vicino la finestra. _Non avevamo
detto un regalo a testa?_ _Si, ma erano là... ed erano così
perfetti... e poi non sono mica per te!_ balbettò in difesa
_Ah,
sono per Derek!_ insinuò allora il ragazzo
_Impossibile!
I miei regali li deve portare Babbo Natale!_ affermò Derek con
gli occhi brillanti.
_Oh,
capisco, hai ragione e ti chiedo scusa!_ disse Scott
assecondandolo. _Sì, ma anche noi possiamo fare dei regali,
non solo Babbo Natale, sai?_ ci tenne a precisare Stiles _E stai pur
certo che sia io che il branco ti riempiremo di regali extra!_
terminò facendo accendere di gioia il volto di Derek che gli
saltò al collo.
_Sei
il migliore Stiles! Ti voglio tanto bene!_ esclamò strofinando
il nasino nell'incavo del collo dell'umano.
_Ti
voglio tanto bene anche io!_ ribattè stringendolo a sè.
Poi Derek si staccò velocemente correndo all'ingresso _Sono
arrivati gli altri!_ esclamò aprendo la porta per salutare gli
altri.
***
Una
volta accomodati sui divani, rispettivamente uno di fronte all'altro,
Scott si sistemò sul tavolinetto basso avanti a Derek.
_Ehm,
Derek, ti sembrerà strano, ma posso farti un paio di domande?_
iniziò impacciato. Stiles d'altra parte lo aveva chiamato per
questo, sperava che Scott, in quanto suo Alfa, sarebbe stato in
grando di capire qualcosa di più di lui, coi suoi poteri
lupeschi.
Il bambino guardò verso Stiles al suo fianco che gli sorrise,
poi annuì a Scott.
_Prima
di tutto, mi faresti vedere i tuoi occhi?_
chiese l'Alfa cambiando lentamente il colore delle proprie iridi da
un caldo castano a rosso intenso, a cui Derek rispose quasi
istintivamente, mostrando due occhi dorati. Scott annuì sensa
dire una parola, lasciando tornare al marrone i propri. _Qual è
l'ultima cosa che ricordi?_
Derek
ci riflettè un po' su _Ho finito scuola da un po', e ora è
quasi Natale!_ iniziò entusiasta, per poi mettere su un
broncio seccato _Quindi tra poco Laura mi costringerà ad
andare a quello stupido centro commerciale... _
Scott
lanciò uno sguardo interrogativo al suo migliore amico che gli
fece cenno di continuare.
_Sai
dove si trova adesso Laura?_
_E'
con la mamma! E forse anche con lo zio Peter! Torneranno tra poco?_
domandò a Stiles.
_Lo
zio Peter dovrebbe riuscire a tornare un po' prima di tua madre, ma
non preferisci stare con me?_ rispose Stiles, sperando che Derek
ancora non fosse in grado di rilevare bene le bugie nei battiti
cardiaci.
_A
te preferisco chiunque!_ affermò in tono dolce che fece
mormorare le ragazze del gruppo.
_Derek,
che ne dici, ti va di aiutare Kira a preparare del gelato da mangiare
tutti insieme?_ gli chiede Scott sperando di allontanarlo dal salotto
e poter finalmente discutere la situazione.
_Posso
mangiare il gelato?_ rimandò felice
_Sì,
andiamo a prepararlo!_ disse Kira porgendogli la mano e portandolo in
cucina.
_Visto!?
E' una situazione assurda!_ esclamò Stiles agitato. _Si
ricorda di tutti noi, ma ha anche ricordi di quando aveva 8 anni e
non conosce Cora... e questo mi confonde ancora di più, perchè
Cora dovrebbe già essere nata!_
_E
si considera un membro del mio branco_ aggiunse Scott.
_Mi
sembra più che ovvio quello che sta succedendo._ intervenne
Lydia sedendosi nel posto lasciato vuoto da Derek _ Questa strega non
mi sembra abbia cattive intenzioni, almeno fino ad ora. E continuando
su questa linea di pensiero, credo che abbia fatto in modo che Derek
tornasse ai suoi otto anni coi ricordi, ma omettendo particolari che
potrebbero portarlo a pensare a..._ guardò verso il corridoio
per sicurezza, poi proseguì a bassa voce _ All'incendio della
famiglia. Cora potrebbe essere tra le cose che lo destabilizzano._
fece una pausa e riprese_ Poi ci siamo noi, se non sapesse chi siamo
si spaventerebbe a trovarsi con degli estranei e neanche un familiare
o amico vicino, non credete?_
_Oh,
Lydia! Come faremo senza la tua guida preziosa?_ eruppe Stiles
abbracciandola e facendola ridere.
_Posso
vedere di approfondire le ricerche che avevo gia iniziato a fare per
capire come farlo tornare alla sua età adulta._
_Allora
per ora lasciamo le cose come stanno. Lydia farà le ricerche e
io tenterò di contattare Peter._ disse Scott alzandosi dal
tavolino
_Non
avvertiamo Cora?_ intervenne Liam che era rimasto in silenzio
sconcertato fino a poco prima.
_Per
ora evitiamo. Molto probabilmente vorrà venire qui, quando lo
saprà e non possiamo rischiare che succeda qualcosa a Derek
vedendola._ spiegò Lydia pazientemente.
In
quel momento videro arrivare dal corridoio Kira con un vassoietto
pieno di scodelline di gelato e Derek al suo fianco.
_Grazie
per l'aiuto, Derek!_ disse Kira
_E'
stato divertente! Aiuto sempre la mamma quando posso!_ rispose lui
allegro, finchè non entrò nella stanza. Derek si
imbronciò di colpo e, reprimendo un piccolo ringhio, afferrò
un paio di coppette dal vassoio non ancora posato da Kira e si fiondò
a sedere tra Stiles e Lydia. _Stiles! Stiles! Questo l'ho fatto
io! E' per te!_ esclamò porgendo una coppetta colma fino
all'orlo di gelato.
_Ne
sono onorato, Der, ma non credi di aver esagerato?_ ridacchiò
l'umano notando l'abbondante dose di sciroppo su ogni pallina di
gelato.
_Se
è per te, niente è mai esagerato!_ ribattè il
ragazzino con le guanciotte lievemente arrossate. E quella visione
era così tenera che Stiles non potè resistere a
posargli un bacio tra quei morbidi capelli corvini.
_Ok,
ho deciso! Domani mattina ti porto in un posto FAN-TA-STI-CO!_
affermò Stiles sorridendo alla felicità mista a
curiosità dipinta sul volto del piccolo Derek. ***
Come
promesso, il giorno dopo Stiles portò Derek nel posto più
bello del mondo per un bambino: Un negozio di giocattoli.
L'edificio
era un vecchio caseggiato a due piani, dove quello superiore era
stato modificato in modo che le persone potessero affacciarsi e
ammirare dall'alto il centro del negozio, in cui si trovata ogni mese
un giocattolo diverso. Questo mese c'era un enorme Principe
Schiaccianoci.
Derek
entrò di corsa nel negozio ammirando i vari aerei fissati al
soffitto, i trenini che correvano in ogni parte del negozio e
robottini a molla che avanzavano a ritmo delle lucette emesse dagli
occhi. Il bambino sembrava incantato, Stiles aveva ragione: quel
posto era FAN-TA-STI-CO!!!
_Ti
piace?_ chiese, conoscendo gia la risposta, l'umano
_Si!!
Oh, guarda quel mega soldatino!_ esclamò il piccolo indicando
lo schiaccianoci. Stiles si accucciò vicino a Derek.
_Ti
dirò due segreti: il primo è che quello non è un
soldatino, ma un Principe, trasformato in schiaccianoci dal malvagio
Re Topo._ iniziò vedendo gli occhi di Derek cominciare a
brillare _E il secondo segreto è che, se vai oltre quel
recinto sulla sinistra, potrai giocare con qualunque gioco tu
voglia!_
Il
bambino non se lo fece ripetere due volte, schioccò un bacio
sulla guancia di Stiles e corse verso il recinto, pronto a giocare
con tutti i giochi possibili.
_Sei
incredibile, amico!_ commentò Scott intanto che l'altro si
rialzava _Come sapevi di questo negozio?_
_Mi
ci portava mia madre..._ confessò Stiles con un sorriso mesto.
_Adoravo questo negozio e ho pensato che a Derek servisse un po' di
svago, anche perchè inizierebbe a chiedersi dove sono i suoi
parenti._
_Hai
ragione... purtroppo il numero di Peter risulta ancora
irraggiungibile..._ disse Scott facendo una smorfia. _Lo sai che
su Peter non si può fare affidamento._
_Lo
so, ma chi meglio di lui potrebbe aiutarci a capire questo Derek
bambino? Preferirei contattare Cora proprio come ultima spiaggia,
d'altra parte era piccola anche lei._
_Continua
a chiamare, speriamo solo che quell'idiota di un licantropo
risponda..._ terminò Stiles affacciandosi al di là del
recinto per controllare Derek che giocava amabilmente con una bambina
di cinque o sei anni dai codini rossi e ricci.
***
Derek
giocò con qualunque gioco potesse afferrare, molto spesso
coinvolgeva anche Stiles e Scott. Si interruppe unicamente per andare
a pranzare con il resto del branco in un fast food, per poi insistere
fino allo sfinimento di tornare al negozio e giocare ancora un po'.
Stiles
non seppe proprio dirgli di no, e in poco si ritrovarono tutti agli
ordini del Capitano Derek alla ricerca del tesoro nascosto.
La
giornata passò in un lampo e il piccolo licantropo cominciava
a mostrare i primi segni di stanchezza, continuando a stropicciarsi
gli occhietti. Stiles gli si avvicinò e lo prese in braccio
_Hai
giocato per tutto il giorno, che ne dici se ora torniamo a casa?_
chiese dolcevamente
_Andiamo
a casa... da mamma... _ bofonchiò assonnato Derek nascondendo
il viso nell'incavo del collo del più grande.
_
Sì, andiamo dalla mamma..._ rispose debolmente, lanciando uno
sguardo pieno di comprensione e dispiacere verso Scott che ricambiò
allo stesso modo.
***
Tornati
a Villa Hale, Stiles portò Derek a dormire nel loro lettone,
spogliandolo dei vestiti e mettendogli una vecchia felpa così
grande da coprirlo per intero. Si fermò qualche attimo a
osservare il viso infantile del suo ragazzo. Era la prima volta in
assoluto che lo vedeva dormire così serenamente, non c'era
quella solita ombra tra le sue sopracciglia e si ritrovò
inconsciamente ad accarezzare i suoi capelli corvini, sperando in
cuor suo che quella strega avesse veramente delle buone
intenzioni. Uscì dalla camera e si diresse in salotto dove
lo aspettavano i membri del branco.
_Era
ora! Stavo per mandare Scott a prenderti di forza!_ esclamò
sul finto stizzito Lydia _Ho finalmente trovato qualche cosa su
questa nostra strega._
L'attenzione
di Stiles fu subito tutta per lei e le si sedette di fronte, affianco
a Scott.
Lydia
sorrise compiaciuta e iniziò a spiegare, tirando fuori un
quaderno piedo di appunti. _Ci ho messo un po' a trovare qualcosa,
perchè di fatto sbagliavamo a definirla strega. Diciamo che è
più una sorta di Folletto
del Natale!_
_Derek
ti avrebbe ucciso anche solo a sentirti definirla così_
ridacchiò Stiles
_Lo
so, ma è uno spirito così antico che non c'è una
traduzione fedele del suo nome._ si giustificò facendo una
smorfia _In sostanza questi folletti non fanno del male a nessuno,
solitamente si limitano, in questi periodi festosi e gioiosi, ad
accentuare i sentimenti buoni che la gente cela nel proprio cuore._
_Ma
direi che questa fa ben altro che accentuare
i sentimenti del nostro cuore_ interruppe Malia che assunse
un'espressione disgustata molto simile a quella di Derek _Beacon
Hills sembra la casa di Barbie con tanto di caramelle e zucchero
filato_
_Sì,
a questo penso di poter rispondere io: la strega, o folletto, prima
di trasformare Der ha detto che questa città "si meritava
un po' di spitiro natalizio e gioia delle feste perchè ne ha
passate troppe"_ spiegò Stiles poco convinto lui stesso.
_E
questo mi fa pensare sempre più che sia uno di questi
folletti. Il loro compito è spargere gioia e Derek, col suo
smisurato odio per il Natale, non permetteva al folletto di svolgere
il suo compito._ disse Lydia
_Comprensibile,
visto cosa ha passato nella sua vita_ lo giustificò Scott
_Ma
al folletto non importa, vuole far sentire anche a Derek lo spirito
di Natale. Penso che abbia riportato Derek a quando era piccolo per
fargli ricordare quanto era bella per lui questa festività.
Credo che, dopo Natale, tornerà alla sua normale età e
con tutti i ricordi in ordine._
Seguì
un attimo in cui tutti si fermarono a riflettere su quella
possibilità.
_Direi
che oggi ha vissuto a pieno lo spirito di Natale, che altro vuole
questo folletto!?_ esclamò Stiles esasperato
_Forse
servono i membri della sua famiglia, per fargli rivivere il Natale
come da bambino_ azzardò timidamente Liam _Anche io ho avuto
un periodo dove odiavo Natale. Mio padre se ne era andato e mamma era
sempre triste e non ci vedevo proprio niente per cui essere gioiosi_
borbottò impacciato _Ma poi è arrivato il mio padrino e
quel tassello mancante era magicamente di nuovo là._ tagliò
corto sentendosi troppo al centro dell'attenzione.
_Hai
ragione, Liam! Noi siamo una parte della famiglia, ma non siamo tutta
la sua famiglia._ esclamò Stiles dando una pacca energica
sulla spalla del ragazzo, poi si voltò verso Scott _Attaccati
al telefono e vedi di trovare Peter! Rivoglio il mio ragazzo indietro
per Natale... o almeno Capodanno!!!_
***
Quando
Derek si svegliò il giorno dopo, trovò tutti in cucina
intenti a consumare un'abbondante colazione. Scott lo salutò
sorridente e gli offrì la sedia di fianco a lui per farlo
sedere al tavolo, ma Derek era attratto da qualcos'altro. A quel
tavolo c'erano tutti, ma non Stiles e anche il suo odore sembrava
solo una lieve rimanenza, come se se ne fosse andato. Corse in
salotto, ma come previsto non era neanche lì, così
tornò come una furia in cucina
_Dov'è
Stiles?_ gridò a Scott con due occhioni liquidi, non capiva
perchè, ma sentiva un enorme vuoto nel petto e questo lo
spaventava.
_Stiles
non c'è, ma torna subito! Lo vogliamo aspettare insieme?
Casomai facendo colazione?_ tentò di calmarlo Scott
_N-non
c'è?_ chiese flebile con le lacrime che stavano lì lì
per uscire
_M-ma
torna!_ esclamò Scott accovacciandosi davanti a lui _Se
aspetti un po', vedrai che..._
_Non
voglio!!!_ esplosè il piccolo _Non voglio... che Stiles fa
come la mamma!_ continuò intanto che delle calde lacrime gli
rigavano le guanciotte _Voglio Stiles!_ gridò ancora più
forte, singhiozzando.
_Complimenti
Scott!_ lo riprese Lydia alzandosi e portandosi all'altezza del viso
di Derek _Stiles torna veramente tra poco, ha detto che ha una
sorpresa per te, non sei curioso di sapere cos'è?_
Derek
si interruppe appena, ascoltandola, poi scosse la testa e riprese a
piangere.
A
quel punto Kira tentò di distrarlo con dei biscotti al
cioccolato, ma niente sembrava calmare il piccolo che aveva anche
cambiato il colore dei suoi occhi esibendo delle iridi dorate, reste
ancora più luminose dalle lacrime.
Liam
si raddrizzò sulla sedia, avendo sentito il familiare rumore
della jeep di Stiles. _Derek, ascolta! E' la macchina di Stiles!_
disse a voce alta per attirare la sua attenzione che, una volta
ascoltato lo sportello richiudersi, corse all'ingresso.
Stiles
ebbe appena il tempo di aprire la porta d'ingresso, prima di essere
travolto dall'abbraccio del piccolo Derek che affondò la
faccia nella sua felpa.
_Derek,
tutto ok? Che succede?_ chiese allarmato l'umano, chinandosi al suo
livello.
_Ora
sì..._ rispose Derek asciugandosi alla bell'e meglio le guance
con la manica della felpona usata come pigiama.
_Tu
non c'eri e Scott ha ben pensato di dirgli che "tornavi
presto"_
spiego seccata Lydia
_Non
pensavo che l'avrei fatto piangere..._ si giustificò Scott
abbattuto _Ma hai visto, Derek? E' tornato prestissimo!_
_Avevi
paura che non tornassi?_ chiese Stiles a Derek accarezzandogli una
guancia ancora umida.
_Anche
la mamma doveva tornare presto..._ insinuò il piccolo
licantropo abbandonandosi alle attenzioni di Stiles.
_Ho
capito... Ma adesso è tutto risolto! E...._ disse Stiles
portando un pacco da pasticceria sotto il nasino di Derek _ Ho una
sorpresa per te! Indovina?_ _Sono cornetti al cioccolato!!!_
esclamò felice dopo una lieve annusata.
_Sììì!!!
Andiamo a tavola a mangiarli!_ ribattè prendendo per mano il
bambino e andando in cucina _E dopo che ne dici di un'altra capatina
in un certo
negozio di giocattoli?_
Derek
lo abbracciò stretto _Ti voglio tanto bene! Sei il mio
migliore amico!_
***
Arrivati
al negozio Derek trascinò Stiles al di là del recinto,
portandolo fino a una pista di macchinine telecomandate.
_Vuoi
forse sfidarmi? Guarda che sono un campione in questo campo!_ esclamò
con enfasi Stiles prendendo uno dei telecomandi.
_Ah,
confermo! Stiles è imbattibile!_ disse Scott
_Questo
è tutto da vedere! Via!_ gridò il piccolo premendo il
punlsante sul suo telecomando e partendo a tutta velocità.
_Così
non vale, piccolo imbroglione!_ si lamentò l'umano premendo
anche lui il pulsante.
_Io
vi lascio soli, provo a fare un paio di telefonate_ disse Scott
uscendo dal negozio, sperando questa volta di riuscire a contattare
Peter.
Quando
Scott rientrò, era accompagnato da Kira e Lydia, e le loro
espressioni non erano molto incoraggianti.
_Resta
qui a giocare con gli altri bambini. Io vado un attimo a parlare con
Scott._ disse Stiles dando un lieve bacio sulla fronte a Derek che
annuì tornando a giocare.
Stiles
si avvicinò ai suoi amici _Ancora non risponde?_ domandò
esasperato
_Purtroppo
no... ho provato a chiedere a Malia, ma anche lei non riesce a
contattarlo_ rispose Scott dispiaciuto.
_Giuro
che appena avrò quell'uomo a portata di mano lo riempirò
di pugni!_ ringhiò Lydia.
Stiles
sospirò _Allora forse ci toccherà chiamare..._ ma non
terminò la frase, perchè per la seconda volta in quella
giornata, si ritrovò Derek premuto contro con le spalle che
sobbalzavano per dei singhiozzi muti. _Derek, che succede? Ti sei
spaventato perchè non stavo vicino a te?_
Ma
Derek scosse la testa _Io non lo so... e-ero di là che giocavo
con quella bambina coi capelli rossi e... e poi mi ha fatto vedere
uno skateboard bellissimo e... e non lo so..._ singhiozzò
sommessamente _Mi sono sentito triste e... solo...
non so perchè... voglio la mia mamma._ disse alzando lo
sguardo verso il più grande _Stiles, voglio la mia mamma, e
Laura... e lo zio Peter. Dove sono? Quando tornano?_ pianse con gli
occhi che tornavano a illuminarsi. Così Stiles si chinò
ad abbracciarlo stretto, nascondendo il suo volto contro la propria
spalla.
_Porto
Derek a fare un giro. Voi aspettateci qui._ disse prendendo il
bambino in braccio e uscendo dal negozio.
Camminò
per altri tre isolati, con Derek stretto a lui che, almeno, aveva
smesso di singhiozzare. Entrò in un parco e si sedette su una
panchina, aspettando che fosse Derek a fare la prima mossa.
_Cora..._
sussurrò all'improvviso, facendo sussultare Stiles.
_C-come?_
_Non
lo so... poco prima... mi è venuto in mente questo nome_ disse
sollevandosi quel tanto per vedere Stiles in faccia _Ma chi è
Cora? Non conosco nessuno con quel nome!_
_Ti
va di raccontarmi cosa hai visto?_ chiese con cautela Stiles e Derek
assentì cominciando.
_Non
lo so perchè, ma all'improvviso mi sono ricordato di aver gia
visto quello skateboard, ma era in una vetrina... io ero con lo zio
Peter e Laura... facevo i capricci perchè lo volevo e-e
poi..._ scosse la testa _ C'era la nostra casa... c'era tanto
fuoco... e lo zio è sparito in quelle fiamme... Lo zio Peter
sta bene?_ chiese con urgenza _E mamma? E Laura? Sono... sono mor..._
_No!
No, assolutamente!_ gridò in fretta, improvvisamente si era
reso conto che non ce la faceva a sentir pronunciare quelle parole al
piccolo Derek _Sono... lontani,
solo questo..._ disse cercando di controllare il tono della voce che
gli uscì comunque flebile _Ma ti dirò una cosa: se
porterai il loro ricordo con te, qui, nel cuore, loro non saranno mai
veramente lontani. Saranno con te sempre._ dichiarò
poggiandogli una mano sul petto _Sai, anche la mia mamma è
lontana, ma io la sento vicina comunque. Ogni volta che penso a lei
sento un calore che si espande nel petto. Perchè la porto nel
cuore._
_Ma
tu restarai qui, vero? Non andrai lontano?_
_No,
resto qui, per sempre_ rispose distendendo il viso in un caldo
sorriso _Non pensare che sia così facile liberarsi di me!_
esclamò incorniciando il volto di Derek con le mani e
strofinando il proprio naso col suo _Sarò il tuo peggio
incubo, non ce la farai più a sopportarmi!_
Derek
finalmente rise di gusto, riacquistando colore sulle guance _Io non
mi stancherò mai di te, Stiles, ti voglio troppo bene! Così!_
Affermò allargando al massimo le braccia per poi stringerle
intorno al collo di Stiles, per un caldo abbraccio prontamente
ricambiato.
_Torniamo
dagli altri? Saranno preoccupati_ provò Stiles, ma Derek non
sembrava molto convinto _ E se costringessimo Scott a comprarci le
patatine fritte?_
_Sì!
Mi sembra un'ottima idea!_ esclamò ridacchiando il bambino,
scendendo dalle gambe di Stiles e prendendo la sua mano, intanto che
si avviavano fuori dal parco. Tornati, obbligarono Scott a
prendergli le patatine e si avviarono verso casa _Scott,
chiamala._ disse Stiles, sapendo che l'amico avrebbe capito a chi si
riferisse.
***
Scott
si trovava fuori da Villa Hale col cellulare in mano. Selezionò
il numero di Cora e, mentre attendeva che lei rispondesse, riflettè
sul modo migliore di comunicare la notizia su suo fratello.
Purtroppo, nella sua testa, si susseguivano solo frasi che avrebbero
portato ineluttabilmente alla risata senza freno della ragazza.
Ancora un paio di squilli e alla cornetta rispose una voce
maschile... una familiare
e
dannatissima
voce maschile. _Peter!!! Diavolo, razza di... Aaaaah!!!_ gridò
Scott contro il cellulare. _Che ci fai da Cora?_
< Non
posso venire a trovare la mia nipotina? >_ chiese con semplicità
_Non
dico di non andarla a trovare, ma almeno rispondi al tuo telefono! O
almeno tienilo acceso! Ti stiamo cercando da due giorni!_ esclamò
con stizza l'alfa.
< Wow!
Due giorni? Sapevo di essere amato, ma così esagerate! >_
rispose Peter con sarcarmo
_Smettila
di fare l'idiota e ascoltami! Riguarda Derek!_ lo richiamò
Scott, ottenendo la sua attenzione _Non so in che modo sia meglio
dirlo, quindi te lo dico e basta. Una sorta di folletto ha
trasformato Derek in un bambino di circa otto anni!_ sputò,
preparandosi alla risposta di Peter che per un po' non arrivò.
< Fammi
capire, forse la linea era un po' disturbata... >_ disse Peter,
schiarendosi la gola < Derek è diventato un bambino di otto
anni? >_
_Esatto._
ribattè Scott sentendo gia in sottofondo la risata di Cora.
_Ha i ricordi un po' confusi e si ricorda di noi, ma non di Cora. Per
questo ti cercavamo, solo tu lo conoscevi a quell'età e
preferivamo chiedere a Cora come ultima possibilità, visto che
non la ricorda, ma avrebbe potuto riconoscere l'odore della
famiglia._ spiegò velocemente e confuso Scott _Insomma
raggiungeteci a BH, così Lydia vi spiega meglio!_
< Penso
che riusciremo ad arrivare entro domani, se partiamo adesso.
Resisterete per un altro giorno? >_ lo prese in giro Peter
_Tanto
il grosso lo fa Stiles!_ ribattè Scott con un'alzata di spalle
anche se era al telefono.
***
Peter
e Cora arrivarono la mattina seguente e, approfittando che Derek
dormisse ancora, aggiornarono i due sugli ultimi avvenimenti.
_Oddio,
non vedo l'ora di vedere Derek e di fargli taaaante foto_ ridacchiò
Cora
_Non
dovresti prenderlo in giro così_ la rimproverò
bonariamente Lydia
_Lui
si scorda di me e io non posso neanche fotografarlo!?_
_Non
è colpa sua, poverino. Dovresti prendertela con il folletto
piuttosto._
_E'
quello che farò se la becco!_ affermò Cora infervorata
_Su
su, nipote, calmati. In fondo non mi dispiace l'idea di rivedere
Derek quando era piccolo_ disse Peter con aria divertita _All'epoca
mi adorava!_
_Vedi
di comportarti bene, Peter! Se gli farai del male te la vedrai con
me, e non è una minaccia a vuoto!_ lo avvertì Stiles,
lievemente preoccupato per la reazione che avrebbe potuto avere
Derek.
_Prometto
che non farò danni!_ ribattè con un sorriso sarcarstico
il più vecchio. _Comunque, in sostanza, avete detto a Derek
che noi eravamo lontani e che saremo tornati. Supponendo che il
folletto non volesse fargli sapere dell'incendio._
_Esatto.
Sei un bugiardo cronico, riuscirai a ingannare un bambino, no?_ lo
sfidò Stiles.
_Farò
il mio dovere._ rispose enigmatico, mentre si alzava dal divano
_Sembra che un piccolo licantropo si sia svegliato._ aggiunse, mentre
si incominciavano a sentire dei passi affrettati giu per le scale.
_Stiles!
Sento il suo odore! E' tornato lo zio Peter!_ gridò Derek
entrando nel salotto _Zio!!!_ gridò ancora di più,
lanciandosi tra le braccia di un Peter per una volta colto in
contropiede. _Sei tornato! E mamma e Laura? Mi hai portato qualcosa
per Natale?_ chiese entusiasta il bambino, guardando con due occhi
brillanti lo zio, che lo fissava a sua volta incapace di rispondere.
Si era aspettato di tutto, ma mai quell'accoglienza da parte del
piccolo nipote. Si rese conto che, in fondo, gli era mancato.
_Allora, zio?_
_Wow!
Sei riuscito a zittirlo!_ esclamò Cora cominciando a ridere di
gusto e attirando l'attenzione di Derek.
_Beh,
ammetto che è destabilizzante
ritrovarsi dopo tanto tempo quegli occhioni di giada in faccia!_
disse Peter che si era decisamente ripreso, facendo ridere ancora di
più Cora.
_Zio
Peter? Chi è quella tipa?_ bisbigliò Derek tirando la
manica dell'uomo
_Ehi!
Guarda che non si dice tipa!
Soprattutto a un membro del tuo branco!_ si intromise Cora
avvicinandosi e chinandosi verso il fratello _Piacere, io sono Cora!_
_Cora?...
Che strano nome_ commentò Derek ancora sulla difensiva.
Stiles
a quel punto intervenne, affiancandosi a Cora _Lei è davvero
parte del branco. Non la conosci semplicemente perchè è
una sorta di...
membro esterno!_
spiegò _Se usi il tuo adorabile nasino, potrai riconoscere gli
stessi odori del branco._
Derek,
fidandosi del suo umano si avvicinò a Cora, analizzando ogni
minimo odore che avvertiva. La squadrò da capo a piedi,
assottigliando gli occhi _In effetti hai qualcosa di familiare..._
disse con tono indagatore che fece ridere di nuovo Cora e spalancare
gli occhi a Derek _Lo sai che ridi come Laura? Mi sembra di sentire
lei!_ affermò sorridendole, perchè chi rideva come la
sorella non poteva essere una persona cattiva.
_Davvero?
Nessuno me l'aveva mai detto_ disse piacevolmente sorpresa la ragazza
_E
nel tuo odore sento qualcosa che mi fa pensare alla mamma. Profumi di
buono!_ aggiunse tornando a dare una piccola annusatina
_Queste
cose dovevi dirmele proprio quando hai questo aspetto puccioso?_
borbottò Cora inginocchiandosi e abbracciando forte Derek _Te
la farò pagare..._ aggiunse con gli occhi lucidi.
_Scusa,
non volevo farti diventare triste!_ si agitò allora Derek
_Naaaa!
Non sono triste, sono felice!_ lo contraddisse, tornando a guardarlo
in faccia _Anzi, che ne dici di lasciare gli adulti alle loro
chiacchiere inutili e noiose e venire con me a giocare nella
riserva?_
_Si!!_
rispose eccitato, ma poi si fermò perplesso _Stiles non fa
chiacchiere inutili e noiose, può venire anche lui?_
_Sei
adorabile, Der, ma io non posso correre con voi, stramazzerei al
suolo in meno di cinque minuti!_ ridacchio Stiles _Vai con Cora e
divertiti, noi ti aspettiamo qui!_
_Ok!
Faccio presto!_ rispose Derek facendolo chinare per schioccargli un
bacetto sulla guancia e correre fuori con Cora.
_Certo
che ti adora a prescindere da che età abbia!_ lo prese in giro
bonariamente Peter.
_Si,
a quanto pare la strega ha lasciato immutati i suoi sentimenti, ma ha
accentuato la sua gelosia nei confronti di Lydia_ rispose Stiles
ridendo al ricordo.
_Non
vedo l'ora di assistere a un attacco di gelosia, ma adesso
approfittiamo di questo tempo che ci ha dato Cora e parliamo delle
cose serie._ disse Peter tornando a sedersi sul divano difronte
Lydia, Scott e Kira _Penso di aver capito perchè questo
fantomatico folletto
del Natale
abbia fatto regredire Derek fino agli otto anni._ disse, voltandosi
poi verso Stiles al suo fianco _Mi avete parlato di uno skateboard,
giusto?_ e il ragazzo annuì _Anche se in modo confuso, ha
ricordato una cosa che è realmente accaduta._
_Puoi
raccontarci cosa successe? C'entra l'incendio della villa, vero?_
chiese Stiles ricevendo una risposta positiva.
_Avevo
portato Laura, Derek e Cora a far compere prima di Natale, ma sulla
via del ritorno, Derek si impuntò che voleva a tutti i costi
uno skateboard che aveva visto nella vetrina di un giocattolaio.
Disse che non si sarebbe mosso da lì, se prima non glielo
avessi preso. Aveva coinvolto persino Cora in quel capriccio._ si
interruppe appena, ricordando quell'evento _Per farla breve, lo
trascinai via a forza, ma quel ritardo permise a me e ai ragazzi di
salvarci da quell'inferno._
_Derek
mi ha detto che ricorda di averti visto entrare nella casa in fiamme_
indagò Stiles
_Lasciai
a Laura i suoi fratelli e entrai, sperando di poter salvare qualcuno,
ma... sappiamo come è andata_ concluse Peter con un sorriso
triste e stanco, piuttosto insolito sul suo viso sempre scanzonato.
_Quel Natale fu il primo dopo l'incendio e da allora Derek ha preso a
odiare questa festività. Non mi ha mai più chiesto
niente per sè stesso._
_Ma
allora è semplice!_ esclamò subito dopo Stiles _
Sovrascriviamo quel Natale!_
_Stiles,
rallenta quel tuo cervellino iperattivo e spiegati._ intervenne Lydia
spostandosi una ciocca di capelli dietro la spalla
_Facciamo
vivere a Derek il Natale migliore della sua vita, facciamolo
divertire e riprovare la gioia di questa festa! _spiegò
entusiasta _Così ricorderà quanto amava il Natale e io
riavrò il mio Sourwolf!... anche se un po' addolcito_
ridacchiò.
_Io
la trovo un bell'idea. Posso prendere in prestito le decorazione da
esterni che quest'anno non possiamo usare, visto che stiamo in un
condominio!_ propose Liam altrettanto eccitato e volenteroso di
aiutare.
_Perfetto,
lupetto! Lydia e Kira potreste occuparvi del pranzo! Chi meglio di
voi?_ disse Stiles, cominciando a organizzare i vari compiti. _Scott
i regali e..._
_Regali!?
Non ti sembra di averne comprati abbastanza?_ protestò Scott
indicando la montagna di pacchi nell'angolo
_Non
fare l'ingenuo, mio caro! Quelli Derek li ha gia visti e non tutti
sono adatti a un bambino di otto anni! Personalmente avrei mangiato
mio padre in un sol boccone se mi avesse regalato solo capi
d'abbigliamento... Comunque! Servono i regali da parte di Babbo
Natale! Quindi va! Va! Va! Svelto, fai man bassa!_ esclamò con
enfasi incitando l'amico. _E noi "parenti stretti" ci
occuperemo di comprare l'albero più grande e magnifico che ci
sia!_ terminò facendo scorrere lo sguardo su Peter, Malia e
Cora e Derek che erano appena rientrati.
_Lo
scelgo io l'albero!_ dichiarò Derek felice
_Sceglierai
tutto quello che vuoi, ma prima andate a darvi una ripulita. Sembrate
due cuccioli randagi._ disse Peter indicando le condizioni pietose
dei vestiti sporchi e le loro facce piene di fango. ***
Derek
si lavò alla velocità della luce, intanto che Stiles
cercava tra i suoi vecchi abiti qualcosa che potesse star bene a un
bambino di otto anni. Avevano deciso che si sarebbero arrangiati coi
vestiti in quei giorni, ma non avevano messo in conto il fatto che un
bambino non è in grado di non sporcarsi. Per fortuna l'umano
trovò un pantalone alla pescatora che a lui andava stretto,
con un po' di fortuna a Derek sarebbero andati perfetti, almeno per
la lunghezza. Frugando ancora pescò una maglietta con le
maniche veramente lunghe per il bambino, ma decise che le avrebbe
accorciate con qualche risvolto e per finire una felpa verde con
cappuccio che Stiles aveva conservato unicamente come
portafortuna. Quando scesero al piano di sotto, Peter, Cora e
Malia li attendevano all'ingresso.
Salirono
tutti sulla jeep di Stiles che li portò dritti dritti
dall'altra parte della riserva di Beacon Hill dove sapeva di trovare
un vivaio che vendeva abeti per Natale. _Scelgo io! Scelgo io!
Scelgo io!_ gridò entusiasta Derek saltellando sul posto,
aspettando gli altri che scendevano dalla macchina.
_Calma!
Prima di tutto entriamo_ ridacchiò Stiles prendendolo per mano
_Deve
essere il più grande in assoluto!_ affermò il bambino,
facendo ridacchiare Peter
_Ogni
anno la stessa storia, eh, Derek?_ disse divertito _Quante volte te
lo devo dire? Va bene grande, ma deve entrare nel salotto!_
Derek
gonfiò le guance colpito sul vivo _Ok... grande a sufficienza_
Giunti
nella sezione giusta Derek prese a correre in tutte le direzioni,
analizzando albero per albero, finchè non ne trovò uno
in fondo a tutti gli altri di un bel verde brillante e veramente
enorme.
_Voglio
questo! Voglio questo!_ esclamò esaltato, indicandolo _Zio,
fai quella cosa!_ Peter ridacchiò alla richiesta
avvicinandosi all'albero _Credevo non l'avrei dovuto mai più
fare..._ mormorò fermmandosi alle spalle di Derek, prendendolo
da sotto le braccia e facendolo sedere sulle sue spalle _Pronto?
Allunga le braccia più che puoi!_ esclamò Peter
accostandosi più che poteva all'albero. Derek distese le
braccia al massimo verso la cima dell'albero.
_E'
perfetto!_ disse col viso illuminato
_Che
state combinando!?_ chiese Stiles perplesso, intanto che lo zio
rimetteva a terra Derek
_Prendiamo
le misure!_ rispose semplicemente Peter sorridendo.
_Le
misure? Non c'era un modo più comodo?_ chiese Malia
altrettando perplessa.
_Aspetta
e vedrai_ rispose Peter andando verso il venditore per comprarlo.
***
Quando
tornarono alla villa, c'era un bell'andirivieni: Liam, aiutato da
Mason, stava appendendo le luci sul tetto della veranda e Kira si
stava occupando di trovare una collocazione ottimale alla slitta di
Babbo Natale con tanto di renne, anch'essa tutta luminosa. _Wow!
Liam vuoi forse fare in modo che ci vedano anche dalla luna?_ esclamò
Stiles incantato.
_Che
ci vedano pure! Non ricordo di aver mai visto la villa cosi bella!_
commentò Cora che aveva lo stesso sguardo sognante del
fratello _Vengo a darvi una mano!_ disse saltando agilmente sulla
scala e affiancando Liam _Vediamo di raggiungere anche il comignolo!_
_Si,
così per Babbo Natale sarà più facile vederlo!_
disse Derek, correndo verso la scala anche lui, ma Peter lo afferrò
per il cappuccio.
_Fermo,
lupetto! Vuoi salire su quel tetto o vuoi addobbare l'albero?_
_L'albero!
L'albero!L'albero!_ gridò correndo in casa
_Non
aiutarci a scaricarlo dalla macchina, eh?_ gli urlò dietro
Peter ridacchiando
_Non
pensavo ti avrei mai visto fare lo zio!_ commentò Stiles
slacciando i primi cavi che tenevano l'abete _Intendo per davvero._
_Mettiamola
così: è Natale!_ ribattè slacciando a sua volta
l'ultimo cavo e cominciando a trasportare l'abero dentro insieme a
Stiles
_Derek
sembra molto affezionato a te..._
_Geloso?_
_Di
te!? Figurati!_ gridò il ragazzo arrossendo lievemente, forse
un pochino lo era.
_
Tranquillo, il tuo ruolo non te lo ruba nessuno!_ ridacchiò il
vecchio licantropo poggiando finalmente l'albero nell'angolo dove gia
attendevano i regali.
_Veloci!
Veloci!_ li incitò Derek _Zio, dove sono le decorazioni!?_
_Eccole!_
esclamò Mason entrando con due scatoloni da trasloco con su
scritto in nero "NATALE"
_Ancora
roba di Liam!?_ _Caro Stiles, tu non sai niente! Lo stanzino della
sua casa se ne cade di decorazioni natalizie!_ esclamò Mason
con fare esasperato _La madre è una vera fissata._
bisbigliò
_Non
è una fissata!_ gridò Liam da sopra il tetto che aveva
sentito tutto.
Stiles
ridacchiò e ringraziò Liam per il grande aiuto. Loro
non avevano tutte queste decorazioni, visto che Derek non voleva
neanche comprare un albero... il che era un vero peccato, Stiles
adorava l'odore che emanava un abete appena comprato.
Lydia
irruppe dalla porta d'ingresso seguita a ruota da almeno 10 fattorini
con scatole e buste di plastica straripanti di ingredienti per
l'abbondante pranzo natalizio. _Oh, mamma! Quando hai detto che
ci pensavi tu alla spesa non pensavo a tutto questo!_ esclamò
Kira sconvolta, mentre osservava i fattorini posare le cose in cucina
e uscire silenziosamente dalla casa.
_Come
minimo
ho dovuto comprare queste cose! Adesso sì che ci possiamo
mettere all'opera_ disse Lydia legandosi i capelli in una coda alta
_Kira, mettiamo gli ingredienti deperibili nel frigo e il resto sul
bancone di sinistra._ cominciò, poi si voltò verso il
resto del branco che fissava la scena da sotto l'arco della porta
_Non restate lì impalati! O addobbate o ci aiutate!_ ordinò
facendo scappare tutti via dalla cucina.
Impiegarono
l'intera giornata intenti a preparare casa per il giorno di Natale,
intanto che dalla cucina aleggiava un buonissimo e appetitoso odore
di arrosto. Non si capì bene quando, ma a un certo punto, Kira
aveva tirato fuori una fotocamera cominciando a girare in tutte le
stanze e fotografando ogni attimo, compresi quelli disastrosi. Tipo
la caduta di Liam dal tetto, che rimase a testa in giù legato
dai fili, guadagnandosi l'appellativo di "Stiles II". Nè
Liam, nè Stiles furono molto felici del nomignolo. Nelle foto
non mancò il dolce quasi bruciato, proprio perchè Kira
era assente e il grandissimo ruzzolone di Stiles con gli scatoloni
tra le braccia per via di un filo di luci lasciato incustodito, col
solo risultato di spargere palline per tutto il salotto.
Scott,
invece, aveva girato negozi e negozi di giocattoli per tutta la
mattinata e, una volta nascosti i pacchi, era tornato alla villa e si
era aggiunto a Liam e Cora nel sistemare le luci all'esterno. Proprio
quest'ultima rientrò in casa quando ormai il sole era gia
tramontato.
_Derek,
che ne dici di venire a vedere il risultato finale delle luci?_ disse
da sotto l'arco della porta del salotto. Il bambino lasciò
all'istante tutte le palline che aveva tra le braccia e si liberò
dei nastri argentati e dorati che Stiles gli aveva messo al collo
tipo sciarpa, correndo fuori e incitando tutti a fare altrettanto. Si
sistemarono tutti in fila, Derek al centro, tranne Scott che avrebbe
dovuto premere l'interruttore. _Pronti!? _ gridò, prima si
schiacciare il bottone e illuminare quasi a giorno la facciata della
casa. Gli occhi di Derek si spalancarono di meraviglia. Osservò
la slitta con le renne al lato sinistro della casa e i due pupazzi di
neve sulla destra che salutavano con le loro braccia legnose. Le
colonnine della veranda erano ricoperte da ragnatele luminose e dal
tettuccio pioveva una lieve cascata. Sul tetto principale, invece, si
poteva vedere un Babbo Natale, anch'esso luminoso, che si arrampicava
verso il comignolo.
Derek
osservava con gli occhi pieni di meraviglia l'intera casa, incapace
di emettere anche un solo suono. L'unico indizio della sua
eccitazione erano i piccoli saltelli sul posto e le guance arrossate.
_E'
magico, vero?_ gli sussurrò all'orecchio Stiles. Il piccolo
licantropo si voltò e, senza dire una parola, si buttò
al collo del ragazzo che lo strinse forte a sè.
_E'
super
magico._ rispose con la voce leggermente incrinata, che allarmò
non solo Stiles, ma tutto il branco. Ma Derek sollevò la testa
dalla spalla del più grande fissandolo sorridente _Sarà
il Natale più bello di tutti! Non so perchè, ma mi
sembra da tanto che non succedeva!_ affermò riaccoccolandosi
contro Stiles e facendo tirare un sospiro di sollievo a tutti.
_Le
luci esterne sono completate, ma mi pare di ricordare che, invece, un
certo albero non lo sia_ disse Peter
_
Manca il tocco finale!_ esclamò Derek trasciandosi Stiles in
salotto e iniziando a frugare in uno scatolone estraendo poco dopo un
puntale a forma di stella. _Su, zio! Tocca a noi!_
Peter
fece come quella stessa mattina, si caricò Derek sulle spalle
e si avvicinò quanto possibile all'albero, così che
Derek potesse mettere la decorazione più importante
dell'albero. _Oh! Ora capisco a che servivano quelle misure!_
commentò Stiles ridacchiando e ammirando il lavoro. Neanche
quando c'era sua madre erano mai riusciti a fare un albero più
bello di quello che vedeva in quel momento. Il suono dello scatto
della fotocamera, riporto Stiles alla realtà.
_Fanne
quante più ne puoi, Kira! Quest'albero merita un album
fotografico solo per lui!_ le disse, prima di decidere che voleva una
foto davanti quell'albero con tutti loro. Così selezionarono
l'autoscatto e si misero in posa sotto l'albero illuminato.
***
Poco
dopo si riunirono tutti in cucina per cenare e Derek crollò
addormentato al suo posto appena finì il dolce. Stiles lo
prese in braccio e lo portò nella loro camera, gli mise la
vecchia felpa e gli rimboccò le coperte. Stava per chiudere la
porta quando si sentì chiamare.
_Non
posso andare a dormire._ disse Derek mettendosi a sedere sul letto,
ma ancora con gli occhi appesantiti dal sonno. _Voglio aspettare che
venga Babbo Natale... gli devo dare i biscotti... e il latte..._
Stiles
ridacchiò e si sedette sul bordo del letto. _Penso che Babbo
Natale sia in grado di trovare i biscotti e il latte da solo. E poi
dovresti saperlo, se sa che in casa non si dorme lui non entra._ gli
disse rispingendolo indietro e sistemandogli le coperte _Quindi ora
dormi e domani mattina puoi svegliarti presto per aprire tutti i
regali che ti avrà portato._
_Sììì...._
esultò in tono assonnato il piccolo, riaddormentandosi.
_Buonanotte,
Der._ mormorò Stiles baciandogli i capelli corvini.
Scese
velocemente le scale, pronto a sistemare i regali da parte di Babbo
Natale sotto l'albero.
_Scott,
aiutami coi pacchi!_ disse afferrandolo per un braccio a portandolo
in cantina, dove si trovavano i giochi.
_Stiles,
non ho potuto dirtelo fino ad ora perchè non volevo rischiare
che Derek ascoltasse._ cominciò il moro scendendo con lui le
scale _Sono andato da quel negozio di giocattoli di tua madre, ma mi
hanno risposto che non trattano quel tipo di articolo. Hanno pattini,
tricicli e biciclette. Mi dispiace, amico..._
_Com'è
possibile!? Derek l'ha visto in quel negozio! Mentre giocava con
quella bambina!_ esclamò Stiles _Ti avranno detto una bugia,
forse si scocciavano di cercare!_ insistette, bloccandosi a metà
scala.
_Ti
assicuro, gli ho fatto cercare tre volte in magazzino e
nell'inventario del negozio. Non lo vendono._ gli ripetè
Scott, dispiaciuto
_Ma
senza Derek non avrà il suo Natale perfetto!_ si lamentò
_Non
capisco perchè ti sia fissato su quel giocattolo, ne avrà
gia così tanti da scartare che sarà comunque un Natale
perfetto!_ protestò l'alfa grattandosi la testa riccioluta.
_Lo
andrò a cercare io!_ affermò Stiles risalendo su per le
scale
_Ma
ormai è sera, avranno chiuso tutti i negozi!_ gli ulrò
dietro Scott seguendolo
_Domani
è Natale, forse hanno prolungato l'apertura!_ insistette
prendendo la sua felpa rossa e voltandosi verso Scott _Devo trovarlo,
Scott! E' per Derek!_ disse e, senza aspettare una risposta uscì,
prese la macchina e andò dritto verso il negozio.
***
Parcheggiò
di fronte al negozio, ignorando appositamente tutte le luci spente e
il cartello "CHIUSO".
_No.
no, no, no... Dai, ti prego_ mormorò tra sè e sè
Stiles guardando, attraverso il vetro della porta, l'interno deserto
_Non è così tardi perchè non c'è gia più
nessuno?_ continuò a lamentarsi spostandosi a una vetrina per
osservare meglio il negozio. Dopo l'ennesima constatazione che il
negozio fosse vuoto, abbandonò la testa contro la vetrina,
maledicendosi _Ottimo, bravo Stiles... Hai rovitato il Natale a
Derek... Stupido, stupido, stupido!_ disse battendo la fronte contro
il vetro. _Io non direi poi così
stupido!_ esclamò una ragazza alle sue spalle. Stiles si voltò
velocemente avendo riconosciuto la voce del Folletto.
_Che-
che ci fai qui?_ si allarmò il ragazzo _Stai per dirmi che
Derek non tornerà mai più adulto perchè ho
rovitato tutto? E' cosi?... Allora!?_
La
ragazza scoppiò all'improvviso a ridere _Oh, sei uno spasso!
Sei partito in quarta!_ continuò senza riuscire a smettere di
sghignazzare _Non ho alcuna intenzione di lasciare Derek così,
volevo soltando fargli riscoprire la gioia del Natale, non avrebbe
senso lasciarlo bambino._ spiegò a Stiles che tirò un
sospiro di sollievo _Però è vero che per sovrascrivere
-che bel termine che hai trovato- quel brutto Natale ha bisogno dello
skateboard. E' il completamento del processo!_
_E
quindi ho rovitato tutto..._
_Assolutamente
no!_ lo contraddissè il folletto avvicinandosi a lui _Vedi,
quello skateboard non è più in commercio da 12 anni_
_Ma...
non è possibile... Derek mi ha detto che ce l'aveva in mano
una bambi..._ Stiles si interruppe colto da un'improvvisa
illuminazione. Fissò intensamente il folletto, studiandone il
volto in ogni particolare, mentre vi si allargava un sorrisetto
furbo. _Tu... tu eri... eri quella bambina coi codini rossi!_ affermò
a metà tra lo sconvolto e la constatazione dell'ovvietà
della cosa.
_Din!
Din! Din! Risposta esatta!_ esclamò acquisendo l'aspetto della
bambina _Ho controllato che il piccolo Derek stesse veramente vivendo
il Natale che meritava! Hai fatto un ottimo lavoro Stiles! In fondo
anche tu avevi bisogno di rivivere quei giorni pieni di calore
familiare_ disse tornando al suo aspetto di ragazza minuta.
_Sospettavo
fosse anche per me, questo ripasso._
commentò divertito
_Ed
ecco qui il tessello mancante!_ disse facendo comparire dal nulla lo
skateboard dei ricordi di Derek.
_Wow!
Sicura di non essere Babbo Natale in gonnella?_ chiese stupefatto
Stiles prendendo il giocattolo
_Chissà,
potrebbe essere qualche mio collega,
noi esistiamo da taaaaaanto tempo!_ ridacchiò cominciando a
indietreggiare lentamente. _Ora torna a casa e rendi un bimbo felice!
Bye!!!_ aggiunse sparendo nel buio.
Stiles
fece come gli era stato suggerito e tornò alla villa ormai
immersa nel sonno. Così, senza voler svegliare nessuno, si
avviò alla cantina e cominciò a portar su i regali e
sistamandoli sotto l'albero, poi andò in cucina, prese un
bicchiere, riempiendolo di latte e un piattino nel quale riversò
un paio di biscotti al cioccolato. Tornò in salotto e poggiò
il tutto vicino il caminetto. Fece per allontanarsi, ma si fermò
giusto il tempo di rubare un biscotto dal piatto. Infine recuperò
lo skateboard, ma non lo sistemò insieme agli altri pacchi, al
contrario lo nascose nell'armadio della stanza affianco. Rientrato in
salotto si sedette sul divano sulla destra sospirando, volendo
prenderesi un attimo di pausa e, fissando distrattamente le luci
suffuse dell'albero di Natale, si addormentò. ***
_Sorgi
e brilla, stellina! E' la mattina di Natale!_ cantilenò Scott
scuotendo la spalla di Stiles che aprì pigramente un
occhio. _Ancora cinque min..._
_Non
ce li hai 5 minuti, Derek si è svegliato!_ lo interruppe,
afferrando Stiles per un braccio e costringendolo a mettersi in una
posizione almeno più normale, visto che il ragazzo l'aveva
trovato con la testa a penzoloni nel vuoto, un piede sulla spalliera
e l'altro su un bracciolo. Stiles fece un'enorme sbadiglio sonoro
_Ho capito... Sono sveglio..._ mugugnò prima di essere
travolto da Derek che gli saltò in braccio.
_E'
Natale! E' Natale! Stiles, è Natale!_ gridò poi si
voltò a guardare verso l'albero _Guarda quanti regali!!!!_
esclamò correndo a controllarli uno ad uno. _Stiles, vieni! Ce
ne sono anche per te... e per Scott e per Cora!_ disse continuando a
leggere i bigliettini vicino i pacchi. _Ora raduniamo tutti,
tranquillo_ disse Scott andando in corridoio per farsi sentire da
tutti e farli scendere in salotto. Quando finalmente i ragazzi
presero posto intorno all'albero, chi a terra chi sulle sedie, Derek
cominciò a distribuire i regali uno ad uno. Consegnò un
pacchetto a Cora, uno a Scott e un altro a Kira, che posò
momentaneamente la macchina fotografica per aprire il regalo da parte
di Scott. Continuò ad assegnare a ognuno un pacco, persino a
Peter che non si aspettava assolutamente niente. Infine si voltò
verso Stiles con un pacchetto confezionato palesemente dal bambino,
visto l'enorme quantità di scotch che manteneva insieme dei
fogli di giornale.
_Questo
è un regalo speciale_ disse timidamente _Non l'ha portato
Babbo Natale. L'ho fatto io!_ ci tenne a precisare.
_Oh,
ma allora è super speciale, grazie, Der_ ribattè Stiles
baciandolo sulla fronte intenerito
_Sì,
ma aprilo prima, se non ti piace poi che fai?_ rise Derek
piazzandogli il pacchetto sotto il naso. Il ragazzo non se lo fece
ripetere ruppe la carta, facendo cadere un foglio ripiegato.
Aprendolo Stiles dovette trattenere un mugulio di commozione: Derek
gli aveva fatto un disegno raffigurante lui e il bambino che
giocavano ai pirati. _E' stupendo, ma quando l'hai fatto?_ _Questo
non importa, guarda il regalo!_ insistette il piccolo licantropo e
così fece Stiles. Il bambino gli aveva regalato un sasso a
forma di cuore e con un pennarello, in una scrittura infantile,
faceva spicco la scritta "Ti voglio tanto bene e da grande ti
sposerò". Stiles non sapeva se ridere o piangere per
la tenerezza di quel gesto, così se lo tirò in braccio
e lo abbracciò forte forte senza preoccuparsi di potergli fare
del male.
_Grande
o piccolo sei sempre meraviglioso._ disse cominciado a riempirlo di
baci sul viso e sui capelli neri.
Derek
rise allontanandosi leggermente _Quindi ti sta bene?_ domandò
impacciato. _Chiedimelo domani e ti risponderò di sì_
ribattè divertito, pensasando alla versione adulta e
impacciata di Derek se mai glielo avesse chiesto davvero.
_Ok,
domani te lo chiederò ancora!_ esclamò felice il
bambino restando seduto sulle sue gambe e voltandosi verso il resto
del branco, che aveva assistito in silenzio, tranne Kira intenta a
fotografare ogni momento. _Che ne dite? Diamo i nostri regali a
Derek?_ intervenne Peter alzandosi dalla sedia e chinandosi a
prendere i primi pacchi. _Voglio anche quelli di Babbo Natale!_
esclamò entusiasta prendendo il primo regalo che si rivelò
essere un elicottero radiocomandato. *** Continuarono per un
bel po' a scartare regali su regali. Derek infine si era messo a
terra, al centro del semicerchio per poter cominciare a giocare.
Approfittando della distrazione del piccolo, Stiles sgaiattolò
nell'altra stanza a prendere lo skateboard. Si fermò in
corriodio, prese un profondo respiro e, incrociando la dita, tornò
in salotto. _Derek?_ ersordì attirando la sua attenzione
_Pare che Babbo Natale sia tornato indietro a consegnare un altro
regalo!_ disse tenendo nascosto il gioco dietro la schiena. Il
bambino corse da lui, eccitato.
_Cos'è?
Cos'è?_
Stiles
finalmente gli mostrò lo skateboard, trattenendo il respiro e
attendendo la reazione di Derek. Il bambino prese lentamente lo
skateboard tra le mani e lo fissò ammutolito. _N-non ti
piace?_ chiese titubante il più grande, ma Derek scosse la
testa con gli occhi lucidi e un sorriso traballante. _Grazie!_
disse lasciando cadere lo skateboard e abbracciando Stiles forte.
In
quell'istante il corpicino di Derek prese a brillare e, come era
successo qualche giorno prima, la luce si espanse fino a invadere
l'intera camera. Quando furono in grado di vedere nuovamente, Derek
stava ancora abbracciando Stiles, ma questa volta nella sua versione
adulta. _D-Derek... sei tornato..._ disse fioco Stiles,
allontanandolo leggermente per guardarlo in faccia. _Finalmente,
stavi per rovinarmi il mio primo Natale con te, Sourwolf!_ commentò
con sarcarmo e avventandosi sulle sue labbra che gli erano mancate
anche troppo. Derek, nonostante il leggero stordimento per la
trasformazione, ricambiò il bacio con foga, anche lui ne aveva
sentito la mancanza per troppo tempo. Il licantropo di separò
lentamente dal proprio ragazzo, restando a fissarlo incantato, finchè
qualcuno alle sue spalle non si schiarì la voce. Tornati
entrambi sulla terra, si voltarono verso il branco.
_Siamo
veramente felici che tu sia tornato, nipote, ma che ne pensi se ora
ti mettessi qualcosa addosso_ disse Peter trattenendo un'evidente
risata, indicando la vecchia felpa che ormai era completamente
riempita e i boxer.
_Ottima
idea._ rispose Derek prendendo Stiles per una mano e trascinandolo
fino alla loro camera da letto. _Ci tengo a dirti questo prima
che arrivino ad origliare._ esordì Derek prendendo le mani di
Stiles tra le sue. _Grazie, per tutto, per esserti preso cura di un
bambino, per esserti scapicollato di qua e di là per i
preparativi_
_Non
è che ho fatto tutto da solo_ ridacchiò Stiles
imbarazzato
_Grazie
per aver comprato giocattoli inutili solo per farmi felice e
grazie... grazie
per essere stato il mio Babbo Natale personale_ disse ridacchiando e
prendendo tra due dita il cappuccio della felpa rossa di Stiles.
_Mi
sono vestito per l'occasione!_ disse ridendo l'umano.
_Penso
che qualcuno te l'abbia detto che cosa successe quella volta per via
di quello skateboard... Non posso cambiare il passato, ma...
ascoltami bene perchè lo dirò una sola volta... ma col
tuo impegno e l'aiuto di quella fottuta
strega,
ho davvero riprovato la gioia e il calore del Natale._ disse
tirandosi il ragazzo contro e avvolgendolo con le braccia _Ti amo,
Stiles... e la mia offerta è ancora valida._ _Che offerta?_
chiese confuso, ma lasciandosi coccolare, quando Derek cominciò
ad accarezzargli lentamente la schiena.
_Non
dirmi che devo aspettare veramente domani per chiedertelo!_ disse
ridendo il moro _Ora sono grande... e voglio ancora sposarti... mi
rispondi ancora sì?_
Stiles
lo fissò con gli occhi spalancati e boccheggiando, tutto si
sarebbe aspettato, meno una proposta di matrimonio!
Ma una risposta doveva dargliela! Così si schiarì la
gola e lo fissò con occhi luccicanti.
_Sì!!!_
gridò lanciandosi a baciarlo, cercando di trasmettergli tutto
l'amore che provava per quel lupone scorbutico.
Il
loro idillio fu interrotto da un concitato borbottio al di là
della porta. Derek sbuffò e spalancò la porta trovando
Kira, Lydia, Peter e Cora in prima fila intenti a cercare di
fotografare da uno spiraglietto la scena e, poco dietro di loro,
tentando di fermarli, Scott e Liam. Malia, più che altro, si
faceva i fatti suoi.
_Kira!
Dammi quella macchina fotografica, subito!_ringhiò, mostrando
gli occhi nuovamente blu
_Allarme!
Allarme!_ gridò Cora allontanandosi _Kira tieni al sicuro la
fotocamera!_ _La proteggerò a costo della vita!_ rispose
lei correndole dietro e seguite da Lydia che, nonostante tutto,
manteneva un atteggiamento composto.
_Avrai
anche ritrovato la gioia del Natale, nipote, ma resti sempre un lupo
scorbutico!_ lo prese in giro lo zio correndo di sotto come gli
altri. _Va al diavolo, Peter!_
_Preferisco
Zio!_ urlò dal piano di sotto. Derek sbuffò cercando
di mantenere quell'aria seccata, ma era proprio difficile visto che,
dopo tanto tempo, si sentiva veramente allegro. E Stiles doveva
essersene accorto, perchè gli sorrise e lo baciò
delicato. _A proposito, prima hai parlato di "inutili
giocattoli". Non direi che sono inutili,
potremo conservarli per i nostri figli!_
_Ora
non ti allargare, Stiles!_ ridacchiò Derek dandogli una
leggera spinta, incitandolo a raggiungere gli altri per festeggiare
questa perfetta giornata di Natale.
-Fine-
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