Come Se Non
Fosse Stato Mai Amore
Il loro abbraccio era durato non si sa quanto tempo... la
consapevolezza che da lì a poco si sarebbero dovuti lasciare di nuovo li rese
incapaci di sottrarsi la calore che il corpo di ognuno donava all'altro. Goku
non smetteva di piangere tra le braccia del suo sole che con forza possessiva
dettata dalla lontananza,che fino a quel momento li aveva separati e dal
rifiuto per il nuovo e prossimo distacco, lo teneva stretto a sé avendo la mano
stretta tra i capelli color cioccolato del demonietto eretico.
Il tempo sembrava non scorrere per loro… la sera stava
lentamente calando mentre i due ragazzi vivevano il tempo scandito dai battiti
dei loro cuori all’unisono… accelerati come dopo una lunga corsa.
Il vento cominciò a tirare… le nubi che all’inizio della
mattinata non sembravano avere il potere di sconfiggere i raggi di un sole
splendente come forse non lo era mai stato erano giunte ad oscurarlo… quasi che
anche la natura avesse avvertito la sofferenza di Sanzo e Goku, la cui giornata
era iniziata senza sapere che si sarebbero rincontrati e si cullavano
nell’illusione di essere abbastanza forti da stare l’uno lontano dall’altro.
Le folate d’aria erano fredde e sterzavano i volti del
demonietto e del monaco dai capelli dorati; tra le braccia di Sanzo il
ragazzino dagli occhi di biondo metallo cominciò a tremare… aveva ancora
addosso la camicia verde mela sbottonata e madida di sudore per la corsa che
aveva fatto senza sosta dalla falegnameria a casa nel tentativo di raggiungere
il suo sole. Ormai aveva smesso di piangere e silenziosamente si teneva stretto
alla veste sacrale del ragazzo dai capelli color del grano.
Con lentezza il ventitreenne si allontanò dal compagno quel
poco che bastava per potergli intravedere il viso nascosto dalla folta frangia
castana.
-Sei madido di sudore… conviene che rientri Goku…-
La voce del bonzo aveva la solita inclinazione severa e
distante, ma il tono con cui aveva pronunciato quella frase era un misto tra il
dolce e il triste. Il ragazzo con lui non si mosse.
Sanzo aspettò qualche secondo ancora che il suo amore gli
rispondesse ma il suono del vento e il tocco delle prime gocce di pioggia
furono l’unica cosa che poté avvertire nel silenzio di Goku.
Il suo demonietto non aveva alcuna intenzione di lascialo
andare… questo lo sapeva benissimo… sentiva la presa ferma sul suo abito .
Guardava la testolina castana della scimmietta col suo
solito sguardo imperturbabile ma si poteva leggere chiaramente che neanche lui
voleva che il giovane lo lasciasse andare…
Conoscendo questo suo desiderio spostò lo sguardo dal suo
amore e con rapidità si sollevò da terra liberandosi dalla presa del ragazzino
dagli occhi dorati, ma nel farlo si meravigliò della facilità con cui le mani
del compagno erano scivolate lungo la sua veste senza dargli alcun impedimento.
Si voltò quindi di nuovo verso Goku vedendolo ancora a terra
con il volto basso e le mani a terra.
Silenzio tra di loro mentre la pioggerellina lieve si faceva
largo nell’aria.
-Goku…-
Nessuna risposta ancora dal figlio della terra.
Davanti a quel comportamento incomprensibile Sanzo non seppe
cosa fare o cosa pensare… avvertiva solo la tristezza che il suo cuore provava
davanti al fatto che il suo Goku sembrava totalmente senza anima in quella
posizione accasciata al suolo.
Rimanere…
Di nuovo e come ogni giorno l’idea di tornare e restare a
vivere con il suo raggio di sole cominciò a sprigionarsi nella sua mente…
Sarebbe bastato così poco…
In fondo aveva sempre vissuto con Goku… prima al tempio…
durante il viaggio nel Tenjiku… e per qualche tempo dopo la sconfitta di
Gyumao…
Sarebbe bastato così poco per raggiungere di nuovo il suo
Goku…
Ma come quando lasciò quella casa per andarsene e lasciare
il demonietto… l’idea di non essere all’altezza di far felice quel ragazzino
sempre allegro a causa dei sui continui e assurdi rimorsi verso il passato, del
suo odio per se stesso ebbero la meglio sul suo cuore.
Strinse forte i pugni e l’espressione sul suo volto divenne
dura. Si voltò dando le spalle allo youkai e fece per andarsene.
-Addio…-
Fu un sussurro che probabilmente non si rese neanche conto
di pronunciare mentre compiva i primi passi verso la solitudine.
D’improvviso la voce di Goku lo fermò.
-Ormai sta per piovere… il tempio di Choa’n è abbastanza
lontano da qui, Sanzo… se tornerai indietro ora finirà che ti ammali… rimani
qui almeno per questa notte.-
Sanzo si voltò a guardarlo: il demonietto eretico ora era in
piedi girato di fianco e con il volto rivolto verso di lui… i suoi occhi, rossi
per il gran pianto, erano ricolmi di una malinconia immensa mentre sulle sue
labbra si dipingeva un sorriso dolcissimo… di quelli che era solito riservargli
giorno dopo giorno.
Il ventitreenne continuava a fissarlo in modo freddo… non
aveva idea di che rispondergli… era combattuto tra il suo cuore e il suo
passato…
-Tsè… non saranno certo due gocce d’acqua a fermarmi… e poi
non è così distante il tempio…-
Rispose infine scostando gli occhi.
-Sanzo.. per favore… non ti sto dicendo di rimanere qui…-
Spalancò gli occhi del colore dell’ametista.
-Rimani solo per oggi… per questa notte… tanto la pioggia
non è fitta e dovrebbe terminare entro domani…-
-…………..-
-Rimani solo stasera… domani potrai andare via… quando
vorrai…-
Le ultime parole furono proprio tirate fuori a forza dalle
labbra del giovane eretico, che nonostante la voce accomodante e dolce aveva lo
stomaco in subbuglio.
Non voleva che il suo sole andasse via… non l’avrebbe mai
voluto… però… però sentiva che avrebbe dovuto lasciarlo andare…
Non sapeva perché il suo Sanzo voleva allontanarsi… non
riusciva a capirlo… e anche se glielo avesse mai spiegato non avrebbe comunque
voluto capire… però era troppo innamorato di quel ragazzo dagli occhi viola e i
capelli del colore del sole per potersi mettere contro una sua decisione… che
fosse giusta o sbagliata non importava…
Non avrebbe mai voluto… ma l’avrebbe lasciato andare…
_____________________________________________________________________________________________________
Il ragazzo dai capelli cremisi entrò in casa portando con sé
una busta della spesa; all’interno c’era Hakkai che stava dietro il balconcino
che separava la piccola area cucina dal salotto che stava preparando il pranzo.
La stanza era illuminata da un sole che, proprio come il giorno prima, sembrava
aver deciso di incendiare tutto.
-Sono tornato!!! Wow, che casino che c'era al mercato
oggi!!!! Io detesto fare la spesa!!!!!-
Disse Gojyo posando il pacco sul tavolo; si sedette sulla
sedia intorno al tavolino quadrato e vi poggiò la testa con un tonfo, lasciando
le braccia abbandonate.
-Fa caaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaldo!!!!!-
-Ahahahaha. Dai Gojyo, è sopportabile.-
Rispose sorridendo il demone dagli occhi verdi.
-Per te sarà sopportabile... io sento che tra poco inizierò
a squagliarmi come un ghiacciolo!!! La pioggia di questa notte non è servita a nieeeeeeeeeeeeente!!!!-
-Su Su!... Tra poco è pronto... e ho fatto anche la torta
gelato!!!-
-Gelato... gelato... gelato...-
Con gli occhi di chi ha visto il paradiso il kappa
immaginava una bella fetta di torta gelato illuminata da una luce celestina e
divina.
-Ehehehe.-
Rise Hakkai davanti allo sguardo sognante del compagno.
Poi cadde il silenzio tra loro.
Il cinguettio si udiva chiaro nell'aria insieme al rumore
dell'acqua che bolliva nella pentola.
I due non si guardavano e ognuno continuava ad essere
immerso nei suoi pensieri...
Alla fine fu il rossino a parlare...
-L'hai fatta per lui vero?-
-Già...-
-Non è ancora uscito dalla sua stanza?-
-No... non so se stia ancora dormendo o cosa stia facendo...
però ancora non è uscito...-
-Non avrei mai immaginato che tornando a casa ieri li
avremmo trovati entrambi in casa...-
-Hai ragione... erano nella stessa casa... però...-
-Lontani...-
-.............-
-Erano dannatamente lontani.-
-Come starà Goku...-
-Non lo so Hakkai... non riesco proprio ad immaginarlo...-
___________________________________________________________________________________
Ieri ho capito che
E´ da oggi che comincio senza te
E tu.. l´aria assente
Quasi come se io fossi trasparente
Chiuso nella sua camera, Goku era seduto per terra all'ombra
alla finestra; teneva le gambe al petto e la testa poggiata su di esse, il suo
sguardo rivolto ai sottili raggi di sole che facevano capolino da dietro le
tendine sorrette dal vento.
Vedeva muoversi in essi i piccoli granelli di polvere...
seguiva il loro movimento lento... la sua anima si perdeva come quelli in mezzo
al caldo calore di uno raggio dorato.
-Il sole...
sole...
Ieri sono riuscito miracolosamente a rincontrarti Sanzo...
tu, il mio sole...
L'unico vero sole che riesce a trasmettermi calore...
.....
Quando te ne andasti...
Ho sentito una fitta in fondo al cuore...
Non capii assolutamente perché mi lasciasti senza dirmi
nulla...
Invece ieri...
Ieri ti ho rincontrato ma non ti ho fermato...
Non ho impedito alla tua luce di allontanarsi nuovamente da
me...
Ieri... l'ho letto nella tua voce e nei tuoi occhi che
volevi andare via...
Le spiegazioni non servivano... era così e basta...
Quindi solo ieri ho compreso che la mia esistenza d'ora in
poi dovrà essere senza di te...
Sei andato via questa mattina...
Non ci siamo visti neanche questa volta prima che tu
partissi...
Ma era dalla notte scorsa che non ci vedevamo...
Eravamo si nella stessa casa… ma tu non volevi vedermi…
Non mi vedevi... non volevi vedermi... e se capitava che i
tuoi occhi incontrassero la mia figura... sembrava non ti accorgessi che io ti
stavo guardando e voltavi gli occhi...-
E vorrei fuggire via
e nascondermi da tutto questo
Ma resto immobile qui
Senza parlare...
Al quel pensiero... all'idea che il suo sole non volesse
incontrare neanche la sua figura... il cuore di Goku si strinse costringendolo
a cingere più forte al petto le gambe e voltare lo sguardo per nasconderlo
sulle ginocchia. Con una lentezza infinita le calde lacrime di sofferenza per
quell'amore iniziarono a scendere sulle guance ambrate del piccolo youkai,
finendo al suolo e perdendosi.
-Non volevo che te andassi Sanzo!
Sapere che tu non volevi vedermi mi fa soffrire tantissimo!
Ma come potevo impedirtelo? Come potevo convincerti a
rimanere con me!!! Tu volevi andare... e io non posso fare qualcosa contro la
tua volontà nel rischio di impedirti di essere felice!
Però... però...
Come vorrei che tutto questo non fosse mai accaduto!
Vorrei potermene andare da qui! Nascondermi per
dimenticarti...
E invece tutto quello che riesco a fare è starmene qui...
starmene qui nel silenzio della mia... nostra stanza per avvertire ancora quel
poco di te che rimane in questo luogo.-
Non ci riesco a staccarmi da te
E cancellare tutte le pagine con la tua immagine
E vivere...
Come se non fosse stato mai amore
Ci fu una folata di vento più forte...
Sul piccolo comodino alla destra della finestra c'era un
album di fotografie aperto...
Sollevata da quel soffio una delle foto contenute tra quelle
pagine volò via percorrendo l'aria della stanza e planando dolcemente davanti
ai piedi di Goku.
Avvertendo il debole rumore della foto caduta a terra, il
giovane demone dagli occhi d'oro sollevò gli occhi e la vide: lui e Sanzo
abbracciati.
Si fissò a guardarla: osservava se stesso sorridere... e
osservava il suo amore con lui... la solita faccia imbronciata che a lui trasmetteva
calore...
Pian piano la mano del figlio della terra raggiunse quella
foto a terra prendendola e avvicinandola ai suoi occhi.
Un'altra folata di vento mosse nuovamente le pagine
dell'album e il suono del loro sfogliare raggiunse le orecchie del giovane.
Andò ad osservare quel libro sul comodino per qualche
istante, poi riposando i suoi occhi sulla foto tra le sue mani si sollevò e
raggiunse l'album...
Posò la stampa di nuovo tra le altre... tante... tantissime
altre fotografie... le loro fotografie...
Era un album non troppo grande... la copertina rossa e
dorata... le pagine giallognole come invecchiate nel tempo... un tempo che
invece non veniva rispecchiato da quelle foto recenti nella vita di Goku...
Era stato lui a fare quell'album di ricordi... lui insieme
al suo Sanzo: un giorno era riuscito a convincere il monaco dagli occhi viola a
dare un'occhiata alle loro foto; Sanzo non l'aiutò minimamente nella scelta di
quali frammenti della loro vita insieme dovessero essere messi dentro a quel
libro... gli sembrava una cosa del tutto inutile nonché infantile gli aveva
detto... ma nonostante quelle parole sprezzanti, mentre Goku ricreava "la
loro storia" lui lo guardava interessato... e questo al ragazzo dagli
occhi d'oro non era sfuggito.
Iniziò a sfogliare lentamente quelle pagine e più le
sfogliava più l'idea del suo sole lontano, che lo aveva guardato in modo così
diverso dallo sguardo che aveva in quelle foto, la sera prima gli fece sentire
un tonfo al cuore. Guardava e riguardava quelle foto... arrivava alla fine e
ricominciava... il suo tempo ora erano solo i momenti di quelle fotografie...
-Il nostro album...
E' già la quinta volta che lo riguardo...
Dovrei smetterla... smetterla di bloccarmi sul tuo volto...
smetterla di incrociare i tuoi occhi che, nonostante siano solo una
riproduzione in una fotografia, sembrano guardarmi con severità e affetto...
sembra come se tu stesso sia qui per riservarmi quello
sguardo...
Dovrei smetterla di guardarti però non riesco a lasciarti
andare...
E' solo un'idiozia che solo uno stupido come me può
provare... ma se chiudessi questo album ora ti sentirei ancora più lontano...
Non riesco a cancellare la tua immagine...
Sono un egoista... so che non volevi restare con me... che
devo scordarti... però non riesco a smettere di sfogliare queste pagine...
Doveri buttare questo album... per cancellarti e smettere di
avere qualcosa che mi ricordi tutto di noi... ma non riesco...
Non riesco a cancellare queste fotografie... e iniziare a
vivere come se il nostro non fosse stato mai amore.-
Io sopravviverò
Adesso ancora come non lo so
Il tempo qualche volta può aiutare
A sentirsi meno male...
A poter dimenticare
ma adesso è troppo presto.
Passò parecchio tempo mentre le stesse immagini si
riproponevano con la stessa frequenza davanti agli occhi di Goku...
Poi però, ad un tratto, il demonietto smise di sfogliare lentamente
una pagina alla volta quell'album, ma prese tutte le pagine insieme e le
sfogliò di corsa… alla fine lo chiuse con delicatezza.
Posò la mano sopra la copertina e prese a fissarla.
-Non posso lasciarmi abbattere da questo... devo andare avanti...
tu vorresti questo, lo so...
Guardo la copertina di questo libro e mi chiedo come
riuscirà la mia anima a liberarsi del tuo ricordo...
Forse per compensare il tempo rinchiuso in queste foto...
dovrei iniziare a fotografare le cose che d'ora in poi accadranno, le persone
che incontrerò e le cose che attireranno la mia attenzione...
Il tempo a volte riesce a far passare i dolori... si dice
sempre "il tempo cura tutte le ferite"...
Col tempo riuscirò a scordare... a sentire meno il dolore
per la tua assenza che però so non lascerà mai il mio cuore...-
Passò le dita sulla superficie crespa dell'album
lentamente... il cuore che batteva accelerato... quasi senza rendersene conto
era di nuovo sul bordo di esso con l'intenzione di aprirlo.
-Ora però non riesco... devo rivederti ancora...
E resto immobile qui
Senza parlare...
Non ci riesco a stancarmi di te
E cancellare tutte le pagine con la tua immagine
E vivere..
Come se non fosse stato mai amore
… come se non fosse stato amore...
… come se non fosse stato mai...
-Ho riaperto di nuovo l'album... il mio corpo è come paralizzato
in questo gesto, giro una pagina, ne giro due... giro anche la terza e così
fino alla fine... poi ricomincio...
Sfoglio in silenzio... riguardando tutte queste foto… però
questo silenzio si riempie della tua voce che risuona in fondo al cuore...
insieme ad ogni foto anche un lato di te, una tua frase, un tuo gesto ritornano
a galla nella mia memoria...
Da quando iniziano i miei ricordi non riesco a trovare un giorno senza te... e dei giorni scordati
ricordo una persona dai fantastici capelli biondi e uno sguardo simile al
tuo... se non eri tu quella persona, allora era qualcuno assolutamente come
te...
Ho passato tutta la mia esistenza con te... senza che un
giorno la mia mente si allontanasse dal tuo pensiero... potevo anche esserti
lontano fisicamente, arrabbiato, contrariato, deluso... però anche se mi ferivi
sempre e comunque tornavo a pensarti.
Ricordo che una notte tu mi facesti una domanda...
"Sei mai stanco di me?"
Rimasi sorpreso quando te lo sentii dire... non era da te
mostrare simili incertezze...
Era stata una giornata pesantissima, tu eri di pessimo umore
e mi avevi trattato male... ma non era successo nulla di nuovo, eri riuscito
come al solito a farmi passare la delusione con pochi gesti inconsapevoli...
Avevamo passato una notte bellissima...
E quelle tue parole le hai pronunciate dopo avermi
abbracciato...
Sono state un attimo prima che tu ti addormentassi...
Che tu le abbia dette consapevole o meno non mi importò...
ne fui contento... non so perché...
La risposta te la diedi guardando il tuo volto addormentato
e sfiorandoti il volto con le dita...
"No... non lo sono... non lo sarò mai..."
E come allora anche adesso non riesco a stancarmi di
guardare le tue foto... di ricordarmi i tuoi occhi, il tuo volto, il tuo corpo...
Non riesco a chiudere queste pagine dove la tua immagine si
ripropone continua...
Chiudere e dimenticare... come se io e te non fossimo mai
stati parte di una storia d'amore..."
… e vorrei fuggire via, vorrei nascondermi
Ma resto ancora così...
Senza parlare
Senza dirti "Non te ne andare"
Non mi lasciare tra queste pagine..
-Vorrei andare via da qui... nascondermi da queste immagini
che riosservo un’altra volta ancora...
Invece continuo a sfogliarle in silenzio...
Non ho niente da dirti a voce... da dire a voce alla tua
sola immagine riportata da una stampa...
Non riesco a dirti... "Non lasciarmi..."... e
continuo a supplicarti guardando il colore dei tuoi occhi...
E' una stupidaggine... le tue foto non possono
rispondermi... ma come vorrei che mi rispondessero...
… e poi, e poi, e poi vivere
come se non fosse stato mai amore
… come se non fosse stato amore
Che rispondessero alla mia richiesta... una richiesta che
nel vedere ieri i tuoi occhi non sono riuscito a farti...
.......
Non abbandonarmi... non lasciarmi riempire queste pagine con
foto dove tu non ci sei...
Pagine dove sembrerà che io abbia vissuto scordando ogni
cosa... come se il nostro non fosse stato mai amore.-