(Hoseok)
Sono seduto su questa panchina da quasi una mezz'ora. Sento l'umidità fredda dell'inverso scivolarmi addosso e penetrarmi sotto la pelle.
Stringo i pugni intorno alla cordicella della busta di cartone.
Sospiro, perché sono così codardo?
Anzi penso di essere proprio un grande idiota. Non sono cieco, so che questo mio comportamento la sta facendo soffrire.
Ma sopratutto so che sta distruggendo me.
Cavolo ragazzina, ma che mi hai fatto per ridurmi così?
Perché sono stato così sciocco da cederle il mio cuore così presto?
Perché non smetto di pensare a lei?
Hoseok tu sei un idol.
Hoseok devi pensare per prima cosa alla tua carriera.
Hoseok non c'è spazio per la tua vita privata.
Hoseok non puoi innamorarti.
Finirai per soffrire di nuovo.
Continuo a ripetermi queste parole nella mia testa. Sto cercando di auto convincermi... sono proprio senza speranze.
Sconsolato porto la testa alle ginocchia.
Ho perfino litigato con il mio migliore amico.
Yoongi, per quanto a volte possa sembrare freddo e distaccato, ha un cuore davvero grande, e si è affezionato anche lui alla dolce Miyun.
Ha tentato in tutti i modi di farmi ragionare, di farmi cambiare idea, ma io sono troppo testardo.
Lui per quanto mi voglia bene non sa.
Non immagina quello che sto provando ora.
Il mio sorriso è la caratteristica che tutti i fan amano di me, e io ne sono davvero lieto. Però a volte questo maledetto sorriso è solo una fottuta maschera.
Anche io sto male.
Anche io soffro.
Anche io mi innamoro.
Lei... lei è così particolare, mi ha incuriosito fin da subito. Il suo sguardo mi ha catturato dalla prima volta che l'ho incontrata.
Lei è il riflesso del vecchio me, con la sola differenza che ne è la versione migliore.
"Ei giovanotto che ci fai ancora qui?"
Una voce richiama la mia attenzione e io con lo sguardo risalgo verso la sua fonte.
E' il signore del negozio di antiquariato.
Accenno un piccolo sorriso.
"Se rimani ancora qui, fermo al freddo, temo che ti verrà un bel raffreddore" l'uomo si avvicina e mi da una dolce pacca sulla schiena.
"Ha ragione signore, ma sono così confuso..." ammetto a testa china.
L'uomo sorride nuovamente, "sai ragazzo, tutti passiamo momenti di smarrimento nella nostra vita, ma dentro noi, in verità, custodiamo già da tempo la chiave che ci aprirà il cancello della giusta via"
"Lo spero"
"Devi solo avere fiducia in te stesso, e poi sai" punta il suo indice verso la busta che sorreggo con cura tra le dita, "quello che tu hai acquistato ha un significato davvero grande"
A quelle parole aggrotto la fronte.
L'uomo anziano ridacchia alla mia espressione confusa, "significa che tutte le parole, tutti i sentimenti che racchiudiamo nel profondo di noi, un giorno potranno essere espressi con le parole giuste, tutto ha il suo tempo ragazzo mio"
Sorrido a quelle parole, ci spero tanto.
"Comunque sapevo che avresti scelto proprio questo oggetto" ridacchiò nuovamente l'uomo e io lo guardai confuso.
"Ma come..?"
"Mentre eri al mio negozio con i tuoi amici, ho notato che non facevi altro che osservarlo di nascosto... mi chiedo solo perché hai aspettato che tutti se ne fossero andati ahah...ma comunque sia per me è arrivato il momento di avviarmi verso casa, e forse lo è anche per te ragazzo!"
"La ringrazio signore!"
L'uomo sorride per poi scuotere la testa, "sono io che dovrei ringraziare te, arrivederci giovane pensieroso".
E con questo mi da le spalle e se ne va.
Quindi dovrei solo aspettare? Un giorno riuscirò veramente ad esprimere me stesso?
Mentre mi avvio verso l'hotel, mi arriva una chiamata da parte di mia sorella.
"Pronto, nuna?"
"Ei mio dolce fratellino!" Sento la sua dolce voce salutarmi.
"Come mai mi chiami a quest'ora? In Corea è notte fonda!" Chiedo preoccupato.
"Tranquillo mio raggio di sole, sono ad una festa con degli amici e stiamo facendo un po' tardi ahah"
"Cerca di stare attenta nuna!"
"Certo che sto attenta! Lo sai che sono super responsabile, piuttosto come sta andando la vacanza in Italia? Tu e i ragazzi vi state divertendo?" mi chiede curiosa.
"Si lo so, sta andando tutto bene..." faccio una breve pausa e sono sicuro che mia sorella se ne sia accorta.
"Sicuro fratellino?"
"Si... sai ora stiamo per una settimana a Parigi"
"Waaa a Parigi, che bello!!! Ti prego poi portami qualcosa di bello!" Ridacchia emozionata.
"Certo ahahah"
"Comunque Hoseok, ti farebbe piacere se la tua nuna ti venisse a trovare tra una settimana?"
Spalanco gli occhi.
"T-tu in Italia?"
"E perché no?" La sento ridere.
"Mi farebbe tanto piacere... comunque ora devo purtroppo lasciarti, sono appena arrivato all'hotel e penso proprio che debba correre a cena"
"Certo tranquillo fratellino, ci sentiamo, ciao e buona serata!"
Salgo velocemente le scale e mi dirigo verso la camera.
Quando entro trovo Yoongi sul suo letto mentre sta sfogliando una rivista di musica.
Appena si accorge della mia presenza, alza un sopracciglio accigliato.
"Oh ma guarda chi si è deciso di farsi vedere!"
"Ciao Yoon" dico mentre appoggio il sacchetto per terra e mi siedo sul letto.
"Dove sei stato?"
"Da una parte"
Lo sento sbuffare.
"Te l'ho già detto, non c'è bisogno che tu menta con me" lo sento sedersi vicino a me, e percepisco il suo sguardo insistente sul mio volto.
"Ti prego Hobi, parlami... perché stai ignorando anche me?" Sussurra.
Mi alzo di scatto e mi dirigo verso l'uscita della stanza.
Mi fermo prima di uscire e mi volto verso il mio migliore amico il quale ha stampato in volto un'espressione amareggiata.
"Hyung ho solo bisogno di spazio" e detto questo lascio richiudere la porta alle mie spalle.
Scusami amico, scusami davvero.