Riflessioni

di Alba_Mountrel
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Ciao a tutti!
Come state? Spero bene. Io sto bene, però…
Sempre, quando apro Word e comincio a scrivere una storia, o ne continuo un’altra, mi pongo sempre mille quesiti.
Per esempio, poco fa mi sono chiesta se mi condizionerà psicologicamente e fisicamente nelle azioni, il fatto di prevedere già come andrà a finire la storia. E poi, subito dopo mi ‘convinco’ che non importa cosa accadrà in corso di scrittura, perché gli eventi devono fare il loro corso. Solo che la mia convinzione fa presto a sgretolarsi da un momento all’altro e mi ritrovo a già buttar giù il bozzetto del finale, ancor prima di arrivare a un quarto della lunghezza effettiva della mia storia, cioè essendo praticamente ancora all’inizio. Credo sia per un infantile spiraglio di speranza di riuscire a mantenere il controllo della coerenza tra gli avvenimenti, e una megalomane voglia di espandere sempre più i miei orizzonti, volendo inventare intrighi e avvenimenti legati a ciò che meno mi appartiene e mi fa stare bene nella vita. Purtroppo, allo stesso tempo, penso che arrivata a questo punto quasi non ne posso fare a meno, e mi ritrovo a pensare sempre meno con lucidità e sempre più con fantasia e, fin troppa spinta e determinazione. Il che, mi porta a scottarmi più e più volte, così da portare la mia sensibilità verso la positività e l’ingenuità della vita, a corrodersi, lentamente ma inesorabilmente.
Non so più cosa fare per riappropriarmi di me stessa, non che sia mai stata nei miei panni comunque. Come indossassi una maschera. Volevo a tutti i costi evitare le ‘cosiddette’ maschere ma alla fine ero la prima. Con la maschera peggiore: quella dell’indifferenza, dell’accondiscendenza forzata, pur di non esprimere quello che sentivo e incidere sugli altri, e mi sono rinchiusa dietro a un Computer.
 




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