IL MIO CONTINUO DI BREAKING DAWN
IL MIO CONTINUO DI BREAKING DAWN
CAPITOLO 1
La luce, anche se non molto intensa a causa delle grandi nubi che
coprivano il cielo di Forks, filtrò dalle finestre della nostra
graziosa casetta. Mi sistemai meglio sul petto di mio marito Edward.
Lui mi baciò i capelli e sussurrò: < E’arrivato
il gran giorno… >. E già oggi saremmo partiti tutti
per il college poiché domani sarebbero cominciati i corsi. Alzai
la testa e ci demmo un casto bacio prima di alzarci di mala voglia,
almeno io. Ci fiondammo a velocità vampiresca nella cabina
armadio che Alice provvedeva sempre a rinnovare. Scelsi dei normali
jeans e una maglietta blu a scollo a V dopo una lunga ricerca, dato che
c’erano tutti vestiti elaborati, e mi diressi verso il bagno a
farmi una bella doccia rilassante. Ne avevo proprio bisogno, avevo
passato tutta la nottata a ripetermi sempre le stesse domande:
“Sarò capace di controllarmi abbastanza?”,
“Sarò all’altezza della scuola?”
ecc…. Insomma ero un cumulo di nervi. Se avessi incrociato
Jazz in quel preciso istante gli sarebbe venuta l’agitazione
anche a lui. Entrai nel box doccia e feci distendere i muscoli sotto il
getto rilassante dell’acqua. Andava già un po’
meglio ma la preoccupazione come ero certa non sarebbe passata finche
non avrei passato una giornata in quella benedetta scuola e avrei
dimostrato a me stessa che non c’era nulla di cui preoccuparsi.
Ma fino ad allora sarei stata in ansia. Uscì dalla doccia e mi
avvolsi in un asciugamano. Cominciai a spazzolarmi ben bene i capelli e
ad asciugarli a velocità vampiresca e poi mi vestii con i
vestiti preparati in precedenza. Uscii dal bagno e andai
incontrò a Edward che era appoggiato con i gomiti al davanzale
della finestra e guardava fuori con aria pensierosa. Mi avvicinai a lui
e lo abbracciai. dissi
sorridendo. Lui mi rivolse il suo sorriso sghembo che tanto mi piaceva
< Non sono preoccupato pensavo solo che oggi ce ne andremo da
Forks… mi mancherà questo posto, l’unico che posso
definire casa tra i tanti in cui sono stato.> Mi alzai sulle punte e
ci baciammo. dissi una volta staccata da lui. < Hai ragione e
poi ci tengo che anche tu abbia almeno una laurea se no che Cullen
saresti!?> ridacchiammo e ad un tratto sentii dei rumori dalla
camera di Renesmee. Ci guardammo < Si deve essere svegliata, vado da
lei> dissi e mi fiondai in camera di mia figlia. Infatti era nel suo
lettino che si stava stiracchiando. dissi
andando da lei e prendendola in braccio. Si accoccolò tra le mie
braccia e mise una manina paffuta sulla mia guancia ancora con gli
occhi chiusi. Con il suo dono mi fece così vedere lei che
dormiva beatamente nel suo letto. < Non puoi dormire ancora Nessie
dobbiamo finire di prepararci e partire oggi, ti ricordi?> Nessie
aprì gli occhietti e disse con voce ancora impastata dal sonno:
< Ok mamma….> Entrò in camera Edward e disse con
aria allegra < Ben svegliata Nessie> e si avvicino a lei e
gli diede un bacio sulla fronte. A quel punto Alice fece la sua entrata
in camera < A me la bimba!!! Oggi dobbiamo partire e non
abbiamo tempo da perdere!! Sbrigatevi a farle fare colazione che
poi deve venire con me che la devo vestire per bene e sistemarle
quel groviglio di capelli che ha in testa!> Mi prese dalla manica
della maglietta e mi trascinò via mentre lanciavo
un’occhiata esasperata Edward che se la rideva sotto i baffi.
Giunti a villa Cullen salutai e vidi che tutti erano in su di giri per
la partenza imminente. Jacob si fiondò da noi e appena lo vide
Nessie scese dalle mie braccia e gli andò incontro tutta felice.
Jacob la prese e la fece volteggiare in aria per poi rimetterla
giù. < Andiamo a fare colazione tesoro> dissi alla piccola
prendendogli la manina e dirigendomi in cucina. Presi un
omogeneizzato che, dopo un po’ di capricci di Nessie che diceva
che voleva bere il “liquido rosso” e non quella pappetta,
feci mangiare alla piccola rivolgendogli un’occhiata severa
ammonendola che doveva mangiare anche il cibo umano come diceva sempre
Carlisle. Finita la colazione lasciai la piccola nelle grinfie di Alice
e andai da Edward che stava suonando al pianoforte. Mi sedetti nello
sgabello vicino al suo e appoggiai la testa sulla sua spalla. Ascoltai
quella splendida melodia cercando di non pensare che il giorno dopo
sarei dovuta stare attenta a non saltare addosso a nessun povero umano.
Edward come se mi leggesse nel pensiero disse < Non ti preoccupare
per domani, hai un ottimo autocontrollo vedrai che andrà tutto
bene. Poi in caso ci saremo noi a impedirti di fare cose di cui in
seguito ti potresti pentire> Annuii e gli diedi un bacio.
Ok ragazzi questa è la
mia prima fan fic quindi siate clementi. Ho pensato finito Breaking
Dawn “cosa succederà dopo?” e allora la mia mente
pazzerella a pensato che sarebbero andati al college e che li ne
sarebbero successe delle belle.... se volete lasciare un commentino
anche negativo mi fareste felice felice! :-) Baci…..
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