Aria
Erano
tornati dall'isola Galuna appena il giorno prima e per loro fortuna
Makarov ancora non era rientrato dai suoi impegni, salvandoli almeno
per altre ventiquattro ore dalla terribile punizione che li aspettava
per aver intrapreso una missione di classe S senza permesso. Lucy,
tesa, sedeva in un angolo e fissava la porta come se da un momento a
un altro fosse potuto entrare un terribile mostro. Nessuno le aveva
voluto dire in cosa consisteva quella terrificante punizione e il non
sapere la torturava più di ogni cosa. Al contrario suo,
Natsu e Gray
sembravano non curarsene ed erano tornati quelli di sempre. Natsu
sostava di fronte alla bacheca delle richieste, contemplando e
bramando una nuova avventura. Gray sedeva pigramente a un tavolo,
senza vestiti, rilassato, con un boccale tra le mani. Cana, seduta
allo stesso tavolo, posò su di esso il barile che aveva
appena
finito di tracannare e lanciò uno sguardo al ragazzo, prima
di
rivelargli col solito tono pigro e ormai rassegnato: «Gray, i
vestiti». Il ragazzo parve accorgersene solo in quel momento
e
lanciò un urlo sorpreso, ma questo non lo convinse a
coprirsi. Levy
era seduta a un altro tavolo, occhiali sul naso, volto allegro,
leggeva uno dei suoi tanti libri mentre Jet e Droy sedevano al suo
fianco e la guardavano senza fiatare, per non disturbarla. L'amore
che provavano verso la loro compagna era assolutamente palese, ma per
loro sfortuna Levy non vedeva nessuno dei due con occhi diversi da
quelli dell'amicizia. Alzack e Bisca bevevano l'uno a fianco
all'altra, rossi in volto, incapaci di rivelarsi ciò che
veramente
provavano per entrambi si nascondevano dietro un velo di
quotidianità, aspettando chissà quale momento
propizio. Mirajane
serviva da bere al bancone del bar, Elfman urlava e sbraitava
qualcosa sull'essere un uomo, Reedus lo dipingeva con enfasi e infine
Macao e Wakaba guardavano il resto della gilda e cominciarono a
parlare di quando i giovani erano loro. I bei tempi andati. Tutto
nella norma, forse anche troppo per essere la gilda Fairy Tail, ma
era un giorno sereno e felice.
Fino
a quando l'aria non sembrò improvvisamente farsi
più cupa. Qualcosa
cambiò, un odore forse, o semplicemente la delicatezza degli
spifferi che entravano dalle finestre. La gola di Lucy si chiuse
ancora di più, leggendo in questi improvvisi segnali
l'imminenza di
un pericolo. L'oscurità cominciò a possederla,
tremava, lo stomaco
le doleva, la testa si faceva sempre più leggera e confusa.
Nessuno
parve notare quel cambiamento, tutto era spaventosamente normale, ma
lei lo sentiva. Era giunta la sua ora.
La
porta si spalancò con un tonfo. Sobbalzò e
mugolò di terrore,
puntando gli occhi ormai vacui all'ingresso. Erza aveva appena messo
piede dentro la gilda, uno strano sguardo torvo sul viso, la
determinazione dei suoi occhi comunicavano una sola cosa.
«Sta
tornando» annunciò semplicemente, prima entrare
del tutto,
lasciando andare la porta alle sue spalle.
Un
brivido percorse la schiena di Lucy e riuscì solo a
sibilare, in
preda al terrore, «Il master è qui!».
Era giunta dunque l'ora di
quell'orribile e tremenda punizione, in un giorno tanto sereno come
quello. Perché mai si era lasciata coinvolgere in
quell'assurda idea
di Natsu? Perché mai si lasciava sempre coinvolgere in tutte
le idee
di Natsu, che paradossalmente erano sempre assurde? Con la mente
annebbiata e l'umore ormai distrutto cominciò a passare in
rassegna
tutte le ipotesi che da lì a pochi minuti sarebbero potute
diventare
realtà: cosa l'aspettava? La reclusione? L'umiliazione?
Tremende
fatiche? Missioni impossibili? L'espulsione dalla gilda? Gli
sculaccioni? Un'immagine le invase la mente, l'enorme mano di Makarov
ingrossata all'inverosimile dal suo incredibile potere che la colpiva
con una forza tale da spedirla in orbita.
La
porta si spalancò nuovamente e una voce squillante
annunciò con
un'incredibile allegria: «Sono a casa!».
«Non
voglio!!!» urlò Lucy ormai in preda al panico,
lanciandosi verso
l'uscita, pronta a scappare anche per giorni se fosse stato
necessario. Ma la paura le aveva giocato un brutto scherzo e certo
non aveva pensato che finché sulla soglia stanziava chi era
appena
entrato, lei non poteva uscire senza urtarlo e travolgerlo. Si
accorse solo troppo tardi che chi aveva appena salutato per il suo
ritorno non era il master Makarov, ma una ragazza dai capelli corvini
che mai aveva visto prima di allora. Urlò ancora, forse
ancora
travolta dalla paura o forse terrorizzata dal fatto che stesse per
scontrarsi contro una perfetta sconosciuta. La ragazza si
voltò a
guardare chi le stesse letteralmente volando addosso, sbarrò
gli
occhi e urlò di rimando, altrettanta terrorizzata da
quell'improvvisa aggressione. Si guardarono per quei pochi istanti
che precedette l'impatto, spaventandosi a vicenda, fino a quando una
forza misteriosa non prese Lucy per i piedi e non la
scaraventò via,
dall'altra parte della sala, evitandole così di scontrarsi
con la
sconosciuta. A salvarla da una terribile caduta fu proprio Natsu,
fermo ancora davanti alla bacheca degli incarichi, che
sventuratamente si trovò proprio sulla sua traiettoria. Lucy
gli
cadde addosso, non senza prima aver colpito nel volo qualche testa
qua e là. Un vociare si alzò improvvisamente,
furibondo, ognuno
rivolto al proprio vicino.
«Ohy!
Perché mi hai colpito?»
«Sei
stato tu, l'ho visto!»
«Come
hai osato?!»
«Adesso
ti concio per le feste!»
E
in pochi secondi ognuno di loro rivolse a chiunque si trovasse nelle
proprie vicinanze calci e pugni, senza distinguere chi e
perché.
Natsu si alzò di colpo, facendo cadere Lucy al proprio
fianco, come
se neanche l'avesse notata. Guardò i suoi compagni di gilda
impegnati a darsi alle mani e gridò entusiasta:
«Una rissa!
Arrivo!»
«Vai,
Natsu!» lo incoraggiò Happy.
Il
caos coinvolse in pochi secondi ogni membro della gilda, tranne la
povera e ormai rassegnata Mirajane che cercava di portare un vassoio
con dei bicchieri vuoti al banco per pulirli. Persino Erza si
ritrovò
coinvolta nello scontro, furibonda per la confusione, convinta di
poter calmare tutti a suon di pugni.
Mira
passò davanti all'ingresso, dove ancora immobile, sorpresa e
sconvolta per l'accoglienza, c'era la ragazza che per poco non era
stata vittima dell'assalto di Lucy. Le sorrise, con la sua solita
disinvoltura, ignorando i feriti che cadevano a terra alle sue
spalle.
«Bentornata,
Priscilla!» salutò.
La
ragazza parve risvegliarsi dalla sorpresa che l'aveva paralizzata
fino ad allora e allargò un enorme sorriso, prima di
salutare con
euforia: «Ciao Mira-chan! Cosa c'è da
mangiare?»
«Sei
appena tornata e già pensi a mangiare?» rise Mira,
divertita da
quella che sembrava essere un'abitudine, o forse un vizio, della
ragazza.
«Proprio
perché sono appena tornata penso subito a
mangiare» mormorò lei,
incassando la testa nelle spalle e arrossendo di vergogna.
«È stato
lungo il viaggio, ho una fame incredibile!»
«Vieni,
ti preparo subito qualcosa» ridacchiò ancora Mira
e Priscilla tornò
a illuminarsi, rispondendo: «Grazie!»
«Priscilla!»
la roca voce di Natsu la raggiunse con tale forza da far tremare le
pareti. La ragazza sobbalzò dalla paura e si
voltò appena in tempo
per vederlo correre verso di lei con uno sguardo allucinato.
«Combatti contro di me!» sbraitò,
caricando il pugno che avrebbe
sferrato contro di lei in pochi istanti.
Priscilla
urlò terrorizzata e alzò le mani davanti a
sé, in un istintivo
gesto di protezione. Chiuse gli occhi, spaventata dall'impatto che
sarebbe avvenuto da lì a poco, e indietreggiò
appena con le spalle.
Natsu non la raggiunse mai, ma qualcosa di invisibile lo
sbalzò via,
facendolo volare violentemente dall'altra parte della gilda.
Raggiunse con una tale velocità la bacheca degli incarichi
che la
sfondò con la testa, restando incastrato al suo interno. Il
corpo da
un lato e la testa dall'altro, ormai privo di sensi per il violento
impatto. Lucy, ancora stesa a terra lì vicino, lo
guardò
terrorizzata e rabbrividì nel notare quanto facilmente fosse
stato
messo al tappeto.
«Natsu!»
sussultò Priscilla, terrorizzata per quanto avesse appena
fatto.
Sollevò i piedi da terra, galleggiando in aria, e
volò rapidamente
a fianco dell'amico svenuto. Lucy la guardò sorpresa e
cominciò a
intuire cosa fosse appena accaduto.
"Sa
volare" osservò mentre Priscilla afferrava i piedi di Natsu
e
cominciava a tirare dalla sua parte per disincastrare il ragazzo da
dentro la bacheca.
«Mi
dispiace!» balbettava costernata nel mentre.
«Perché mi hai
attaccata in quel modo? Mi hai spaventata, scemo!» lo
accusò,
continuando a tirare invano.
«Natsu!»
digrignò i denti, tirando ancora più forte.
«Ti
aiuto io!» annunciò Happy, volando al suo fianco e
afferrando Natsu
per i vestiti. Priscilla si illuminò nuovamente nel vedere
il
gattino blu ed esclamò con euforia:
«Happy!»
«Aye!»
rispose Happy, altrettanto allegro.
"La
conoscono tutti" rifletté Lucy. "È un membro di
Fairy
Tail?" si chiese, cercando sul corpo della ragazza il simbolo
che contrassegnava l'appartenenza alla gilda. I capelli a caschetto,
neri, con solo due sottili treccine che partivano dalla nuca e
scendevano giù fino al seno, lasciavano scoperto il collo ma
il
simbolo non si trovava lì. Era vestita in maniera
particolare,
decisamente curioso, con ampie porzioni di pelle scoperte. La maglia,
sicuramente di un materiale sintetico, simile alla pelle ma
decisamente più morbida, ben aderente, aveva una sola manica
lungo
il braccio sinistro. Il braccio destro era nudo e sulla mano, sono su
quella, portava un guanto nero anch'esso, dalle dita tagliate. Sul
ventre la maglia si apriva ad arco, partendo dai fianchi fin sotto al
seno, disegnando con i bordi una serie di piccoli ghirigori. Ma anche
lì, nessun segno del simbolo della gilda.
I
pantaloni arrivavano appena sotto le ginocchia e in vita aveva una
serie di catenine e cinture in metallo che dondolavano ad ogni suo
movimento, appoggiandosi sui fianchi, circondandoglieli con
delicatezza. Ai piedi aveva semplici sandali aperti, con delle
cinghie che le chiudevano le caviglie, ma anche su tutta quella
porzione di pelle non c'era nessun segno. La pelle era perfettamente
candida, curata, senza nessun segno, contrastava molto con i suoi
capelli e con l'abbigliamento interamente nero. L'unico cenno di
colore erano i suoi occhi azzurri.
Priscilla
e Happy dopo una serie di tentativi riuscirono a tirar fuori la testa
di Natsu da dentro la bacheca anche se la forza che utilizzarono fu
tale da scaraventare l'amico alle loro spalle non appena fu libero.
Natsu roteò per aria, sotto gli occhi spaventati di
Priscilla, fino
a che non atterrò addosso a Wakaba e Macao, ponendo con quel
terribile schianto la fine della loro lite. Il resto della gilda a
poco a poco cessò i combattimenti, per guardare i tre a
terra, ormai
privi di coscienza. Non ci fu bisogno di nessuna dichiarazione di
pace, semplicemente la rissa terminò come era iniziata, e
tutti
tornarono alla loro quotidianità. Happy volò
verso Natsu e lo
afferrò per i vestiti, sollevandolo da sopra Macao e
portandolo
sopra una panchina per farlo riprendere. Elfman e Jet fecero lo
stesso con Macao e Wakaba, anche loro fuori combattimento. Priscilla
continuò a galleggiare per aria e sollevando le gambe le
incrociò,
come se si fosse messa a sedere. Guardò i membri della gilda
che
piano piano tornavano alla loro normalità, infine si
voltò verso
Lucy, ancora a terra. La guardò qualche secondo,
studiandola, e
questo mise Lucy un po' in imbarazzo. Ma poi Priscilla
allargò un
altro di quegli enormi sorrisi che parevano illuminarla e
stringendosi nelle spalle disse: «Tu devi essere
Lucy!»
Il
suo ingresso era stato sicuramente turbolento, non era certo il
miglior modo di fare una presentazione e una nuova amicizia, ma forse
proprio per quello Lucy sentì da subito una forte simpatia
nei
confronti di quella ragazza volante.
«Sì,
piacere» disse, alzandosi. «E tu ti chiami
Priscilla, vero?»
La
ragazza annuì, prima di assumere un'improvvisa posizione da
Buddha e
un'aria solenne. «Sono la Dea dell'aria e il vento mi ha
portato
notizia del tuo arrivo e del tuo nome, perciò io conosco
già la tua
venuta» disse con una certa importanza.
«Eh?»
sobbalzò Lucy, sconvolta da quell'improvviso cambiamento
d'atteggiamento, ma Mirajane intervenne a rompere ogni sorta di
incantesimo, rivelando invece: «Le ho parlato io di te,
durante una
chiamata con la Lacrima di comunicazione».
«Mira-chan!»
sbuffò Priscilla. «Perché le hai detto
la verità, volevo essere
la sua Dea per un po'!»
«Non
avrebbe retto per molto» ridacchiò Mira.
«Ma
per un po' sì. Mi hai tolto tutto il divertimento»
borbottò come
una bambina, incassando nuovamente la testa nelle spalle. Mira rise
divertita, prima di posare sul banco un piatto ricolmo di carne,
patate e un tozzo di pane. L'espressione di Priscilla mutò
nuovamente, tornando a illuminarsi, e come un razzo volò
verso di
esso afferrando il primo cosciotto di carne. Non si mise sulla sedia,
ma rimase sollevata per aria, ancora a gambe incrociate, cosa che
stupì molto Lucy. Quanta magia sprecava, in quel modo?
Nonostante
il corpo minuto e l'apparenza, Priscilla cominciò a mangiare
con la
grazia di un animale a cui era stato negato cibo per settimane,
perdendo così all'improvviso tutta la sua
femminilità.
«Ecco»
mormorò Lucy, sedendosi al suo fianco, curiosa di saperne di
più.
«Sei
un membro di Fairy Tail... giusto?» chiese, guardando
Priscilla che
cercava di infilarsi in bocca più cose di quante questa
riuscisse a
contenerne.
Priscilla
annuì, prima di biascicare: «Da quando ero
piccola». Ingoiò un
boccone esagerato, rischiando quasi di strozzarsi, ma questo non
parve disturbarla. Tornò a sorridere incredibilmente e
sventolando
la mano davanti alla faccia ammise divertita: «Ma non sono un
granché come maga, a dire il vero».
«Priscilla,
non dire così» disse Mira, rattristata dalla
confessione della
ragazza. «Basterebbe che tu ci mettessi un po' più
di impegno, lo
sai».
«Mira-chan,
cerchi sempre di consolarmi» sospirò lei.
«Ma non ce n'è bisogno.
La cosa non mi disturba, davvero» ammise verso Lucy.
«Natsu
però ti voleva sfidare, non penso che sia della stessa
idea»
mormorò lei, ricordando l'enfasi con cui Natsu le si era
scagliato
contro.
«Natsu
vuole sempre combattere contro tutti ed è solo frustrato dal
fatto
che non è mai riuscito ad avvicinarsi a me, ma questo non lo
rende
meno forte, solo più stupido. E io preferisco evitare il
confronto
aperto con lui, mi ridurrebbe in cenere!»
confessò. Afferrò il
piatto vuoto e lo allungò in avanti, esclamando famelica:
«Mira-chan, ancora!»
«Sono
l'unica con cui non è ancora riuscito a tirare due pugni, lo
evito
sempre, mi detesta per questo» aggiunse poi, non appena Mira
le
passò un altro piatto stracolmo.
«Ci
vuole grande capacità anche nell'evitarlo,
però» ridacchiò Lucy,
pensando all'insistenza e alla furia di Natsu quando si trattava di
menar pugni.
«Per
me è facile» spiegò Priscilla, tornando
ad ingozzarsi. «La mia
magia è quella dell'aria, posso gestirla a mio
piacimento» e con la
punta del dito, come dimostrazione, creò un micro vortice
d'aria
alto appena cinque centimetri che le turbinava sul polpastrello. Lucy
lo guardò sorpresa e ammirata.
«Una
folata di vento e lo lancio via. È lo stesso che ho fatto
con te. A
proposito!» si ricordò improvvisamente. Le prese
le mani e chinò
la testa in segno di costernazione. «Scusami tanto! Non
volevo! Mi
hai spaventata a morte quando mi hai assalita, non volevo farti del
male!» mugolò.
«Non
preoccuparti! È colpa mia che ti sono corsa incontro a quel
modo»
mormorò Lucy, pregando che non le chiedesse
perché mai stesse
correndo fuori dalla gilda urlando in quel modo. Sarebbe stato
imbarazzante.
«Priscilla!»
il ruggito di Natsu alle sue spalle, appena sveglio, la colse
così
alla sprovvista che Priscilla urlò ancora, spaventata, e
lanciò per
aria il cibo che stava mangiando. Natsu le corse incontro, pronto per
riprovarci, e Priscilla si voltò di colpo, a braccio teso,
roteando
su se stessa.
«Piantala
Natsu! Mi farai morire d'infarto prima o poi!»
gridò, mentre
un'altra folata di vento colpiva il ragazzo e lo scaraventava di
nuovo contro il muro.
«Insomma,
Natsu! Non è carino prendersela con chi è
più debole di te!» lo
rimproverò Lucy, pronta a prendere le redini di quel ragazzo
che
ogni tanto sembrava un vero e proprio selvaggio. Natsu si
rialzò in
piedi e sbraitò, scalciando e menando pugni al vento:
«Prima o poi
riuscirò a batterla!»
«Non
abbiamo mai combattuto, a dire il vero» mormorò
Priscilla,
rassegnata.
«Gray!»
gridò Natsu, avvicinandosi al moro. «Sono
arrabbiato! Affrontami!»
«Natsu,
scemo! Che c'entro io!» ringhiò Gray, irritato per
essere stato
interpellato in quel modo.
«Come
sarebbe a dire "che c'entro io?"» chiese Natsu,
piantandosi fronte contro fronte con quella di Gray.
«Idiota!
Vuoi rogne?» ringhiò ancora Gray e quello fu il
segnale che avrebbe
nuovamente dato il via alla lite, nonostante una rissa fosse appena
terminata.
«Adesso
basta!» ordinò Erza, intervenendo a pugni serrati
contro entrambi i
ragazzi e stendendoli senza troppo impegno. Priscilla
scoppiò a
ridere talmente forte che le vennero le lacrime agli occhi.
Sgambettava per aria, ancora galleggiante, e si teneva la pancia con
una mano, ridendo in maniera sganasciata. Lucy non conosceva molto di
lei, nonostante avesse studiato molto la storia e le origini di Fairy
Tail, effettivamente non aveva sentito molte cose su quella ragazza
anche se ricordava di aver letto qualche volta quel nome su qualche
rivista. Probabilmente proprio perché, anche se era
lì da molti
anni, non era una delle più forti e non aveva mai portato a
termine
missioni degne di una notizia o un trafiletto su un giornale.
Ciò
nonostante, il suo modo di fare bastava a renderla un membro a tutti
gli effetti di quella gilda di matti. Persino quel suo modo di ridere
delle botte che Erza sferrava contro i suoi compagni era rumoroso e
confusionario tale che chiunque avrebbe potuto riconoscerla come
membro della gilda, anche senza che potessero vedere il simbolo sulla
sua pelle. Incredibilmente, le era già molto simpatica.
NDA.
Ciao
a tutti, piacere! Sono Ray, colei che inventa nuovi pg XD (se date
uno sguardo alla mia pagina vedrete che ce l’ho di vizio).
Per
questo motivo vengo spesso amata/odiata, a seconda delle ship che
rovino o creo con il loro ingresso. Non mi aspetto grandi
approvazioni, per questo motivo, ma se deciderete di darmi una chance
ve ne sarò eternamente grata.
Come
potete vedere questo primo capitolo è puramente introduttivo
e serve
solo a Priscilla per venire al mondo, fare una bella sfilata
sculettante di fronte al pubblico, e tornare dietro al sipario. La
vera storia inizierà tutta dal prossimo capitolo e
durerà… per un
po’. L’arco narrativo parte, come avrete capito,
dal ritorno di
Lucy and Friends dall’isola Galuna/Garuna e
proseguirà
praticamente fino in fondo. Qualche informazione di servizio a
proposito:
-Inizialmente
avevo pensato di seguire l’anime, ma poi ho cambiato idea e
ho
iniziato a seguire le vicende del manga, perciò alcune saghe
o
eventi non saranno presenti.
-Priscilla
non prenderà parte proprio a tutte tutte le vicende di Lucy
and
Friends, il punto di vista è sicuramente il suo
perciò ci saranno
volte in cui il focus abbandonerà i nostri amici per
concentrarsi
sulle sue personali (dis)avventure.
-I
NOMI! Esatto, questo punto merita il Caps Lock. Mi sono disperata,
come succede SEMPRE con un manga, nel capire quali siano i reali nomi
di alcuni personaggi. Gerard/Jellal, Ultear/Uruttia, Laxus/Luxus,
Charle/Carla, Gajeel/Gazille… aiuto! Perciò alla
fine ho
semplicemente scelto quelli a cui ero più abituata/mi
piacevano di
più, facendo un gran minestrone. Non so dire se abbia fatto
bene o
male, dico solo non giudicatemi e accettateli per quelli che sono xD
-Qualche
info sulle ship, visto che vi piacciono tanto (pure a me, non
mentiamo): amo le ships “originali” e quelle ho
mantenuto,
enfatizzandone alcune. Perciò, sì, troverete in
abbondanza:
Natsu-Lucy, Gerard-Erza, Levy-Gajeel e Gray-Lluvia. Non troverete
Laxus-Mirajane o Bickslow-Lisanna (tanto meno le Yaoi come Gray-Leon,
anche se ho mantenuto la presunta omosessualità di Fried),
ma
potrete trovare invece una Elfman-Evergreen (perché quei due
sono la
meraviglia assoluta). E boh… non me ne vengono in mente
altre, però
diciamo che a parte qualche piccolo no ad un paio di ships le altre
sono tutte presenti.
-Non
sono brava con le introduzioni, ho provato a improvvisare qualcosa ma
è facilissimo che la cambierò almeno una volta a
settimana fino a
quando non mi stuferò. Perciò non spaventatevi xD
-Ho
cominciato da poco a leggere il manga, ho principalmente seguito
l’anime che è ancora in corso (sono in pari).
Perciò non so
ancora come finisce Fairy Tail e se ci sono misteri misteriosi che si
scoprono dopo, perciò per chi già conosce tutta
la storia fino alla
fine chiedo perdono ma può esserci rischio di qualche
incongruenza/errore.
Sono
disponibilissima a qualsiasi tipo di commento, che siano positivi,
negativi, interrogativi (?), anche quelli di tre semplici parole
(“Mi
fa cagare”). Va bene tutto, io sono felice anche solo se vedo
il
numero delle visual aumentare, perciò non fatevi problemi se
pensate
“non so che dirle” potete anche solo scrivermi
“Ciao, non so
che dirti” e sparire e io son contenta lo stesso xD
Penso
di aver detto tutto quello che dovevo perciò vi mando un
saluto. Se
avete qualche curiosità o domanda, scrivetemi pure un commento o in mp!
<3
Peace
and Love <3
Ray
|