-Io...non mi trucco, ma se vuoi Hanabi può imprestarti qualcosa.-rincarò la dose Hinata.
-Basta, basta, basta! Vi prego, fermatevi. Questo non è solo il mio primo appuntamento con Neji, ma è proprio il mio primo appuntamento. Quindi basta dare consigli, aiuti o cos’altro, perché mi state mandando al manicomio.-tuonò TenTen, buttandosi sul letto e piantando il volto nel cuscino.
Le tre ragazze si scambiarono un’occhiata, la prima a parlare, come sempre, fu Ino.
-Suvvia, Ten, non fare così. Noi volevamo solo darti una mano, lo sai.-
-Sì, lo so.- sbuffò lei, riemergendo e stringendo a sé l'enorme guanciale.
-E’ solo che io non sono come voi, ragazze. Non sono bella e frizzante come Ino, né intelligente e simpatica come Sakura, né timida e tenera come te, Hinata. Sono solo io e mi chiedo ancora perché Neji l’abbia chiesto proprio a me di uscire.-disse la ragazza, sconsolata.
-Bella e frizzante?Mica sono un’aranciata!-trillò Ino, rivolta a Sakura che rispose in quello che doveva essere un sussurro.
-Preferisci intelligente e simpatica? Sono così brutta?-
Hinata le zittì tutte e due, con la sua prima, vera occhiataccia.
-TenTen, conosco mio cugino. E se ha scelto te, è perché sei tu quella che vuole, anche se non sei bella, frizzante, intelligente, simpatica, timida o tenera, il che non è assolutamente vero, vuole te, così come sei. Quindi non servono vestiti, fasce o trucchi.-concluse la Hyuuga, impressionando le ragazze, compresa la diretta interessata, per il suo discorso, probabilmente il più lungo della sua vita.
-Scusaci, Tennie. Vestiti come vuoi e buona fortuna.-la abbracciò Ino e Sakura la imitò.
Ora stava solo a TenTen.
La ragazza uscì di casa, era in ritardo.
Aveva, infine, optato per un paio di normalissimi pantaloni con una banalissima t-shirt.
Imprecò a bassa voce, quando iniziò a sentire le prime gocce di pioggia puntellarle il viso.
Quando arrivò davanti al gazebo, che Neji aveva prenotato per la serata, era fradicia.
Gli chignon erano zuppi e scombinati, alcuni ciuffi le erano appiccicati al volto, i suoi piedi galleggiavano nell’acqua e, cosa peggiore di tutti, Neji sembrava essersene andato.
-Mai sentito parlare di ombrelli?-la voce piatta del ragazzo la fece sobbalzare.
TenTen sbiancò. Neji era impeccabile nel suo completo nero, elegante e casual allo stesso tempo. Reggeva l’ombrello in maniera quasi regale e sembrava che la pioggia non lo lambisse neanche di striscio.
Si sentì completamente ridicola.
Lei, vestita come ogni giorno, completamente zuppa, a bocca aperta.
Lui, elegante come pochi, perfettamente asciutto, che la fissava stupito.
-Ehm, sarà meglio che io vada. Non credo sia il caso che, conciata così, la serata possa andare avanti...-concluse lei, miseramente.
-E perché? Cos’hai che non va?-chiese lui, perplesso.
-Sei cieco? Non vedi come sono ridotta? Sai le ragazze normali, al primo appuntamento, non si vestirebbero così...-prese a parlare lei, gesticolando frenetica.
-Ma tu non sei normale...ed è un complimento.-la interruppe prima che potesse rispondere a tono.
-Grazie tante.-disse TenTen, sarcastica.
-Anzi, temevo che oggi ti saresti presentata con un vestito sexy e truccata pesante, magari proprio da quelle pazze che hai come amiche.- disse lui, in quello che doveva essere un tono scherzoso, facendo finta di non aver notato il suo tono ed immaginandosi la scena.
-Che vuoi dire? Che sarei stata ridicola?-grugnì lei, livida.
-Più di come lo sei ora, sicuramente. Non sarebbe stato da te e non mi sarebbe piaciuto, perché tu non sei Ino, né Sakura e neppure mia cugina. E io, per fortuna, non sono Nara, Uchiha né quell’idiota dell' Uzumaki. Io sono solo Neji, e a Neji basta la semplice TenTen.-
Ten, che aveva abbassato la testa per paura di ciò che stava per dire, la alzò di scatto, sorridendo e di getto lo abbracciò.
-Hai parlato in terza persona, te ne sei accorto?-lo punzecchiò lei.
-E tu mi hai completamente bagnato, siamo pari, giusto?-
-Mmm, non ancora.-disse lei, sfiorandogli le labbra.
-Ora siamo pari.-
In una triste giornata di pioggia, due visi felici si scambiano sorrisi.