Io sono Spider-man
- Io sono ineluttabile. - e
Thanos
schioccò nuovamente le dita.
Tutti coloro che stavano
assistendo
alla scena, inermi, si prepararono a ciò che si aspettavano
sarebbe
successo. Ma dopo un paio di secondi in nulla era mutato, lo guardo
degli astanti si posò nuovamente su Thanos che ora osservava
il
dorso del guanto dove avrebbero dovuto esserci le gemme. Gemme che
però non adornavano il manufatto ma che invece si trovavano
sul
guanto di armatura che racchiudeva la mano di Tony Stark. Il titano e
il genio si guardarono per qualche secondo, il peso della potenze
delle gemme palesemente vessante sul braccio di Iron Man, fino a che
l'uomo non prese la parola. - E io sono... - stava per concludere la
sua celeberrima frase quando l'ultima voce che avrebbe voluto sentire
in quel momento non gridò il suo nome. - MR.STARK! -
Il giovane Peter stava
correndo verso
di lui, lui che invece lo voleva il più lontano possibile da
Thanos,
il terrore chiaro negli occhi. Tony sapeva che Peter avrebbe capito
cosa sarebbe successo al suo mentore una volta schioccate le dita e
per questo Tony sperava di riuscire a farlo prima che il ragazzo
potesse fare nulla. Ma ora le ragnatele di Spiderman gli bloccavano
la mano e gli impedivano ogni altro movimento.
Nel frattempo, veloce come
un fulmine
il ragazzo gli fu vicino. -Mr. Stark la prego non lo faccia. Non
posso perdere anche lei. Non lei. - e senza lasciargli il tempo di
rispondere, il tempo a Tony di rassicurarlo, di dirgli che sarebbe
andato tutto bene, connesse la sua armatura a quella di Iron man e in
pochi attimi era lui che indossava il guanto dell'infinito.
Gli occhi di Tony si
spalancarono,
sgomenti e terrorizzati, e in vano cercò di fermarlo. - Pete
ti
prego, non farlo. Tutto quello che ho fatto era per averti indietro,
non posso perderti una seconda volta. - ma Peter faceva tutto per non
guardare quel mentore che amava come un padre. Tony si voltò
verso
Stephen, implorandolo di fermarlo, ma lo stregone scosse lievemente
la testa e sollevò nuovamente un dito.
Tony non poteva accettare
che l'unica
possibilità di vittoria avesse come prezzo perdere Peter una
seconda
volta ma non potè fare nulla perchè il ragazzo
aveva appena
schioccato le dita.
Un urlo disperato
lacerò la gola del
giovane che si piegò su se stesso, il guanto che si era
automaticamente slacciato che giaceva ai suoi piedi.
Tony fu su di lui in un
attimo, calde
lacrime che gli rigavano il viso. La prima cosa che gli venne in
mente di fare fu di coprire con il ghiaccio il braccio offeso. Alle
sue spalle Stephen, Pepper e Steve osservavano ansiosamente la scena.
Quill arrivò di corsa pochi istanti dopo.
- FRIDAY scansione
biometrica. -
l'ordine lasciò semi coscentemente le labbra dell'uomo che
ora era
stato raggiunto dal Captain Marvell e dal resto degli Avengers. Il
ragazzo era svenuto dal dolore ma Tony non potè fare a meno
di
pensare che se avesse saputo che tutti i suoi eroi erano chini su di
lui, la preoccupazione scritta sui loro volti, avrebbe dato di matto.
Poi la voce della sua AI lo distolse da ogni altro pensiero che
affolava la sua mente. - Condizioni generali critiche. - e un gemito
di pura agonia strozzò la gola del genio ma furono le parole
che
seguirono questa affermazzione che lo gelarono sul posto –
Boss
sembra che la super guarigione di Peter stia riparando i tessuti
danneggiati dei suoi organi interni a una velocità
impressionante.
Tempo previsto per un recupero totale: due giorni. Tempo previsto per
il raggiungimento di uno stato che possa essere definito fuori
pericolo: quarantotto secondi. -
I secondi successivi
passarono nel
silenzio più assoluto. Tony guradava Peter, inerme tra le
sue
braccia. Gli altri erano divisi in chi guardava Peter e chi guardava
Tony mostrare finalmente al mondo l'affetto per quel ragazzo che
amava come un figlio.
Finalmente il ragazzo parve
riprendere
vita, bofonchiando qualcosa di incomprensibile. Poi
sfarfallò gli
occhi mentre la voce di FRIDAY risunava nuovamente –
Condizioni
generali stabili in veloce guargione. Danni interni complemente
risanati. - e poi con un tono quasi affetuoso – Ben tornato
nel
mondo dei vivi Peter. -
Dopo i primi attimi di
stordimento
Peter si ricordò di cosa aveva fatto – Mr. Stark,
Thanos? Porca
vacca Mr. Stark. E gli altri stanno bene? Oddio, lei sta bene? - ma
ogni altra cosa che il ragazzo avrebbe potuto dire fu messa a tacere
dalle forti braccia del suo mentore che lo strinsero con forza a se.
Il ragazzo esalò un respiro felice. Poi Tony si
staccò da lui e il
sorriso sul volto del diciassettenne scomparve quando si
trovò
faccia a faccia col Tony Stark più incazzato che chiunque
tra i
presenti avesse mai visto. Dopo pochi attimi di ponderato silenzio
–
Sei in punizione. E ringrazia che non sei morto o non te la saresti
cavata tanto facilmente. - poi iniziarono le urla. - Sei un
incosciente. Saresti potuto morire. Come diavolo ti è venuto
in
mente di schioccare quelle dannate dita al mio posto. IO sono il
padre. - facendo sbarrare gli occhi a tutti, Peter incluso.
- Mr. Stark lo so ma non
potevo perdere
anche lei. Dopo i miei genitori e Zio Ben non potevo perdere anche
lei. Non lo avrei mai permesso.- e gli gettò le braccia al
collo.
Così come era
venuta, la rabbia svanì
e Tony strinse il ragazzo così forte a se che quasi gli fece
male.
Nessuno osava dire una parola, troppo spaventati di rompere quella
bolla che racchiudeva quelle due persone che avevano un così
diperato bisogno l'uno dell'altro.
- Padre eh? -
provò a scherzare il
ragazzo dopo un po' ma l'uomo non si lasciò imbarazzare e
senza
esitazione rispose che si, ovviamente lo era e che non vedeva l'ora
di dirlo a tutti, facendo sgorgare enormi lacrimoni felici dagli
occhi dolci del ragazzo.
Poi finalmente Peter si
rese conto che
non erano soli e gli occhi si spalancarono quando vide chi lo stava
guardando. -Mr. Stark non vorrei allarmarla ma tutti gli Avengers ci
stanno guardando e sono a tanto così da imperventilare e
mettermi in
ridicolo. Visto che ha detto che è mio padre potrebbe non
so, darmi
una botta in testa e...oh santo cielo lei è il dottor
Banner. Sono
un suo enorme fan, nella nostra aula di scienze ho fatto mettere una
sua foto perchè lei è una ispirazione. Le sue
ricerche sulle
mutazioni del DNA per una sovraesposizione a radiazioni gamma sono
un'opera d'arte. Oh mamma santa, Captain America. Oh cielo, oh cielo.
Il mio migliore amico Ned, Mr. Stark sa mica se Ned era rimasto o no
dopo lo schiocco di cinqua anni fa? Comunque dicevo, il mio migliore
amico Ned se la starebbe facendo addosso in quest momento, posso
chiederle un autograf...oh dei, THOR! Mr. Stark c'è Thor.
Ora sono
io che rischio di farmela nella tuta. Sergente Barns è bello
rivederla e mi scuso per l'altra volta. Il suo braccio di metallo
è
sempre fighissimo...- e sarebbe andato avanti a sproloquiare per ore
se Tonny non avesse avuto pietà di lui.
- Pete, Pete. Calmati.
Respira e smetti
di sbavare su questi pezzi da museo. - e il ragazzo finalmente
conscio di aver fangirlato sugli eroi che lo stavano guardando, ora
palesemente torturati dalla voglia di scoppiare a ridere ma che
cercavano di trattersi per rispetto a quel ragazzo che aveva rischato
tutto per il “padre” e che era stato più
coraggioso e altruista
di tutti. Ma quando videro la faccia imbarazzata del ragazzo, che ora
più che un eroe indomito sembrava poco più che un
bambino
sovraeccitatoche al parco giochi, non riuscirono a trattenersi ed
esplosero in fragorose, rinfrancanti risate. Potevano benissimo
vedere come quel ragazzino potesse aver fatto breccia nel cuore del
genio. Lo conoscevano appena e già sentivano che avrebbero
fatto di
tutto per proteggerlo, figurarsi se stentavano a credere che Tony
avesse messo a rischio tutto per riaverlo con se.
Tony li guardò e
sorrise – Lo so. È
assolutamnte adorabile,il mio bambino. - e per rimarcare le sue
parole gli scompigliò i capelli.
Il ragazzo lo
guardò imbronciato,
sembrando più un gattino che altro,e gonfiando il petto
disse –
Non sono un bambino. - poi guardò prima gli altri e poi il
suo eroe
e disse – Io sono Spider-man. -
Hola a todos! Questa
“cosa” non
avevo preventivato di scriverla ma ero in assoluta necessità
di un
fix-it perchè non accetto il finale di Endgame. Tony
meritava
meglio, meritava di rimanere con Morgan e Peter, dopo tutta la fatica
che ha fatto per riportarlo indietro. E, anche s enon sono siccura
che la super guarigione di Peter funzioni davvero così, sono
sicura
che avrebbe avuto più possibilità di sopravvivere
allo schiocco di
Tony. Spero che vi sia piaciuta e che mi facciate sapere cosa ne
pensate.
Ah, Afaneia questa te la
dedico perchè
Endgame è un fardello che portiamo entrambe.
Baci, Fiulopis.
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