Brevi racconti

di domenicosktl
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Eustache 3


Passeggiando lungo il viale, di notte, le luci mi sussurrano parole non vere
Che entrano dentro, nelle vene.
E spiegandosi come vele
Raggiungono il centro di me come vento freddo
Veloci
Legandosi per sempre al cuore, mio, cullandolo
Finché non fanno danno tagliando come lame.

Sanguino all'interno
Ed è un inferno
Non potermi esprimere 
Hai rubato la mia voce silenziosamente e l'hai imprigionata in uno zaffiro.
È un urlo che non toccherà mai l'aria
E non lo sentirai.

Non percepirai il lamento a cui appartieni,
Il tremolio di questa voce carica di punti di vista dettati dall'anima
Non udirai né gioia né terrore
E ai tuoi occhi sarò quella bambola di pelle e ossa dallo spirito inquieto
Che si impolverisce gradualmente sul divano di tua nonna.

Non c'è riposo per i bastardi,
Per chi ruba il fuoco e lo spegne con lo sputo,
Per chi caca nelle acque pure e fresche dell'anima,
E per gli indecisi.
 
Ma non riposano neanche gli inquilini del limbo in cui mi trovo.

Avanti, che aspetti ad ammazzarmi?




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