Terra in vista!!!!
Non appena ebbe finito di mangiare, Nami
si chiuse subito nello studio, con la scusa di disegnare delle mappe.
La verità è che non ce la faceva più. Per tutto il pranzo Rufy non aveva fatto altro che dispettucci all’archeologa.
Ogni volta che le loro mani si sfioravano, lei, Nami, sentiva un pezzo del suo cuore che si staccava,
lasciando al suo posto il vuoto.
È una stupida. Per tutto il tempo, durante ogni avventura,
aveva cercato di dimenticare il suo sentimento.
Ma ogni volta che lui la salvava,
ogni volta che ridevano insieme, una fiammella si aggiungeva al fuoco che già
la consumava.
“Chi credi di essere per lui, Nami? Ti ha mai dato qualsiasi speranza? Sì, certo, ti ha
salvato la vita, ma non ha fatto lo stesso con tutti gli altri membri della
ciurma? Ti ha mai dimostrato qualcosa di più forte dell’amicizia?”
Era inutile ingannarsi da sola.
La navigatrice si prese la testa fra le mani e pianse tutte
le lacrime che aveva tenuto dentro.
- Terra in vistaaaaaaaaaaaaaaaa!
Usopp era di vedetta sulla coffa ; era stato lui a gridare.
Qualcuno bussò alla porta.
-Nami, tesooooro,
posso parlarti?
Sanji. Tipico.
Rapida si asciugò le lacrime e disse: -Avanti!
Lui entrò e richiuse la porta.
-Tutto bene, Nami?- Il discorso
senza infiorettature ed il suo sguardo preoccupato la stupirono.
-Sì, certo, mai stata meglio.
-Hai gli occhi lucidi…
-Ah, quelli, non ti preoccupare, è per via della polvere!
Sanji alzò un sopracciglio a
ricciolo e Nami si diede mentalmente dell’idiota. Dannazione!
Come aveva fatto a scordarsi che proprio il giorno prima
avevano pulito quella stanza, che ora riluceva come uno specchio.
Per fortuna Sanji non indagò
oltre. Anzi, cambiò discorso.
-Usopp ha avvistato un’isola. Hai
idea di quale sia? Dobbiamo fare rifornimenti e…
- Sì, dunque…quell’isola dovrebbe essere Tangle,
un’isola estiva coperta in gran parte da una foresta
pluviale. C’è un piccolo paese dove troverete ciò che vi serve.
-Grazie, e…quanto tempo dovremo
aspettare perché il log pose registri il suo magnetismo?
-Secondo i miei calcoli, non più di due giorni, ma potrei
sbagliarmi.
Uscirono insieme sul ponte e Nami
cercò di tenersi occupata calcolando la distanza che li separava dall’isola.
-Bene, dovremmo arrivare per il tramonto. Oltre il porto c’è
un’insenatura dove potremo nascondere la Going Merry.
Sbarcheremo domattina, ma ogni notte torneremo qui a
dormire. Non dobbiamo scordarci delle taglie e della Marina!
Per una volta, Rufy non protestò.
Quasi allarmata, la navigatrice lo cercò con lo
sguardo.
Lui e Chopper stavano rotolando sul
ponte, cercando di sfuggire alle mani di Nico Robin
che facevano loro il solletico.
Ed eccomi ancora!
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scrivete!