Marco appena si
svegliò il mattino dopo subito blocco il
polso di Ryo che si stava avvicinando con una siringa.
-Prova a modificarmi il DNA- lo minacciò la spia bruciandolo
con lo sguardo -e
ti giuro che ti ritroverai ad avere grossi problemi nel ritrovare la
strada di
casa-
L’americano fece una smorfia e sostenne, in qualche modo, lo
sguardo dell’altro -Ci devi delle spiegazioni e non avevo
intenzione di
modificare nulla di te-
Il castano a quel punto fece un rapido giro della stanza
dove si trovava e capì diverse cose;
che era nell’infermeria del cafè e che tutti lo
osservavano in una maniera
strana, tranne Pai e Keicchiro con il primo che ghignava e il secondo
che con
lo sguardo lo invitava a parlare.
-Ok- fece Marco -Avete visto una mia piccola particolarità-
-Chiamala particolarità- fece irritata Ichigo -Hai creato
dal nulla una barriera-
-Già cos’altro ci nascondi che so che sai sparare
raggi
dagli occhi? - chiese Kisshu incorniciando le braccia al petto.
-Oppure che anche tu sei un alieno… Aspetta anche tu sei un
alieno tecnicamente- fece Minto.
La spia si mise a sedere nel letto e guardò i presenti nella
stanza.
-Come vi ho già spiegato vengo da un altro universo-
-D’accordo fino a questo punto ci siamo e sappiamo che
esistono altri universi che tu sembra abbia già visitato-
Fece timida Retasu
Il castano annui -Bene, in molti di questi universi come in
questo, la fisica permette di “piegare”
l’ambiente circostante alle proprie
esigenze…-
-In pratica permette di avere dei poteri come i nostri o quelli
dei nostri alleati- affermò Zakuro
Marco fece cenno di sì -Già… come si
dice ho messo in
pratica il detto: Prendi l’arte e mettila da parte-
-Quindi anche tu hai dei poteri? – Chiese Purin con tanto
d’occhi.
-Ho qualche asso nella manica diciamo- Sorrise in maniera
furba lui.
-Quindi in pratica tu puoi creare scudi così dal nulla?
–
chiese nervoso Kisshu
-Creare scudi, far apparire bastoni per concentrare sfere di
energie autocercanti, tagliare in due la gente con il braccio a
mo’ di spada…
cose del genere-
-Non ci sto capendo niente- Taruto portò la mano alla fronte
e se la massaggio -Quindi tu puoi fare tutto ciò ma
perché non le usi subito? –
-Perché sono molto dispendiose dal punto fisico e mentale-
rispose l’altro -inoltre preferisco andare per
gradi… In guerra non si usa
subito la bomba atomica ma la si usa come estrema misura. -
Ichigo si avvicinò a lui e, guardandolo dritto negli occhi,
lo minacciò -Spero vivamente che tu sia stato completamente
sincero con noi
altrimenti… -
Marco non si scompose molto -Ichigo io sono una spia e la
sincerità non è propriamente una
qualità apprezzata nel mio lavoro ma posso
dirti che sono stato sincero su questo punto. –
Lei si staccò e tornò dagli altri.
-Bene visto che siete tutti qui posso dirvi che la missione
in Ciad è stata movimentata ma coronata dal successo-
-Trovare tutti quei morti è stato un successo? –
Chiese Ryo
scuro in volto.
-Non avevo molte speranze di trovare persone vive dopo tutto
il tempo trascorso senza dare notizie- rispose a tono Marco
L’americano scosse la testa ma decise di non rispondere
-Comunque abbiamo avuto delle risposte però voglio valutare
assieme ai Pai, Keiichiro e a Ryo le informazioni che abbiamo ottenuto.
–
spiegò poi la spia.
-Cosa avete capito? –
-Che le leggende sugli otto generali erano vere entrambe-
Disse Pai grave rispondendo alla domanda di Kisshu
-Cioè che Deep Blue temeva i suoi stessi generali e fece in
modo che lo attaccassero-
-Questa battaglia è molto probabile che sia la causa della
fuga del vostro popolo dalla terra Kisshu- finì poi
Keiichiro.
-Maledetto Bastardo- sibilo il verde -In pratica generazioni
di Gheani hanno vissuto come topi solo perché lui non voleva
concorrenti? –
La rivelazione sconvolse tutti, nei loro occhi si poteva
leggere frustrazione, rabbia ma anche tristezza per le conseguenze che
quella
guerra, scatenata millenni prima, aveva causato.
Era vero, pensò Retasu, che essa aveva in qualche modo
agevolato l’evoluzione
dell’essere umano ma dall’altro canto essa aveva
portato alla cacciata del
popolo di Pai dalla Terra.
Se essa non fosse mai successa? Forse lei e le sue amiche non sarebbero
mai
nate oppure… Oppure sarebbero sì terrestri ma
dall’aspetto come quello di Pai e
del suo popolo.
Sarebbe stata una aliena ma contempo sarebbe stata una terrestre, si
immagino
con le fattezze di un’aliena e sorrise leggermente dicendosi
che non sarebbe
stata male.
La voce della spia però la destò da questi
pensieri.
-A quanto sembra- fece alzando le spalle Marco -Ora se
volete scusarmi io dovrei cambiarmi e studiare queste cose con gli
altri…
quindi smammate-
Tutti uscirono tranne Kisshu che sembrava nervoso.
-Allora? – Chiese la spia
-Siamo due maschi- rispose l’alieno -non ti vergognerai per
caso-
Marco osservo il verde -Problemi in paradiso? – Chiese poi
-Diciamo- replico l’altro -E che non so dove portare Ichigo
a cena stasera-
-Chiedi consigli a me? – domandò l’unico
umano nella stanza
assottigliando gli occhi
-Non ho molta scelta e poi non ho voglia di chiedere un
consiglio al biondino che mi sta sulle scatole per partito preso oppure
a quel
iceberg di mio fratello che, rimanga fra noi, a molta meno esperienza
di me-
rispose l’altro
-Allora chiedi ad Akasaka-san- replico il castano
-Per piacere non voglio andare in luoghi iperschiccosi anche
se il pasticcere non mi sembra il tipo da darmi consigli del genere e
di sicuro
non chiederò consigli a Taruto perché rischio di
essere preso per i fondelli a
lungo-
La spia sospirò, vide dove avevano messo i suoi pantaloni, e
tiro fuori il portafoglio da cui trasse un biglietto da visita che
porse
all’alieno.
-Questo è un ottimo ristorante che fa pesce a un buon prezzo
e, mi raccomando, vestiti elegante ma non troppo… Direi di
nero-
Kisshu prese il biglietto da visita, se lo girò un attimo
per le mani ma poi annui ed usci.
Dopo poco entrarono di nuovo Pai, Ryo e Keiichiro che subito
chiesero di cosa avessero parlato i due
Marco alzò le spalle -Diciamo che oggi pomeriggio dovrete
mettere in chiaro le cose con Kisshu-
-In che senso? – Chiese Ryo
-Nel senso che io, come vi ho già detto, non mi occupo dei
fatti privati più privati… Portatevi dietro
Taruto e la sua scorta di
profilattici da dargli- rispose l’altro e questo fece capire
ai tre di cosa
avessero parlato.
Intanto nel salone Ichigo guardò le amiche, alle prese con
un the, con fare incerto -Sentite- chiese poi lei nel mentre si stava
torturando le mani dal nervoso
-Oggi pomeriggio verreste a casa mia? –
-Non sai cosa metterti per l’appuntamento di stasera con
quell’elfetto? – chiese Minto che sorrideva
beffarda da dietro la tazza.
La rossa incenerì con lo sguardo l’amica ma poi
annui -Già
ci saranno anche Moe e Miwa-
-Perché no? - affermò dolcemente Retasu -Tanto
non abbiamo
niente da fare- Purin sorrise e poi guardò Zakuro che annui
complice -Ti tireremo
a lucido per il tuo appuntamento e così non penseremo ai
nostri problemi-
-Grazie ragazze- fece la loro leader raggiante.
Minto osservò le altre poi esclamò -Allora
shopping! – prese
sottobraccio Ichigo e, alzandola dalla sedia, gli impose di chiamare le
sue amiche
per fare con loro un giro di compere pre-appuntamento.
-Maledizione- Gridò infuriato Inu -Quello stupido
è scappato! Per andare poi?
Sulla Terra! Non si è ancora del tutto ripreso dalle ferite
oltretutto! -
-Calma Inu- Fece Miroku ma pure lui, anche se non lo dava a vedere, era
arrabbiato con il loro maestro -Urlare non risolverà la
situazione ora possiamo
solo eseguire gli ordini del consiglio e andare sulla Terra a fermarlo
prima che
commetta qualche pazzia –
L’altro osservò l’amico poi prese un
lungo respiro
-Non mi va di lasciare i miei cuccioli alla sola Rin… deve
pensare già a Touga-
-Lo so- rispose l’altro -Ma sai come sono fatti i vecchi: le
missioni vengono prima della famiglia-
-Questa cosa però- disse Sango che era appena entrata nella
sala di comando dell’astronave -andava bene nel passato
quando vivevamo nel
sottosuolo…-
-Sai com’è però amica mia- rispose
Kagome anch’ella appena
entrata -Le abitudini sono dure a morire-
Inu sbuffò -Noi quattro siamo i responsabili della sua
sparizione e a tutti e quattro è stato ordinato di andare
sulla terra… Sento
puzza di imbroglio-
-Pensi che il consiglio…- Chiese Miroku
-Non lo so amico- rispose Inu -Ma troppe cose sono strane in
questa faccenda… Troppe-
-Forse non tutto il consiglio è coinvolto-
mormorò Kagome
-Forse solo una piccola parte del consiglio ha dei legami con i ribelli-
-Infiltrati ad alti livelli? Sessho la pensava anche lui
così- Annuì pensierosa Sango.
-Ora però non pensiamo a questa cosa… dobbiamo
riportare
indietro il nostro maestro prima che faccia pazzie-
-Allora- cominciò Ryo osservando i presenti -ricapitoliamo
ciò che sappiamo-
-Che i generali sono otto, che le due leggende su di loro
sono entrambe vere e che la guerra scatenatasi con Deep Blue ha portato
alla
fuga del mio popolo dalla Terra- Pai fece un primo elenco veloce delle
cose
conosciute poi tocco a Kei proseguire.
-Che loro otto erano delle specie di divinità: Chi
proteggeva le arti e le insegnava ai Gaheiani, chi proteggeva le
scienze e le
insegnava anch’esse e chi coordinava il tutto sotto
l’attento occhio di Deep
Blue –
-Fino a che- stavolta a parlare fu Marco, stravaccato su una
sedia ad osservare il soffitto -Deep Blue, in un moto probabilmente di
gelosia
verso i suoi generali, non decise di mettergli alla
“prova” ordinandogli di
rinunciare alle loro attività-
-Cosa che fecero- disse Pai guardando male la spia -ma i due
leader si rifiutarono di rinunciare al loro amore reciproco scatenando
così la
sua rabbia. -
-Più che altro fece scattare il pretesto per attaccarli e
distruggerli – Puntualizzò l’italiano
osservando i presenti
-Vero- ammise Ryo incrociando le braccia al petto -Ma alla
fine anche loro sono rimasti addormentati per secoli come Deep Blue-
-Questo significa, anche se lo sospettavamo già, che
qualcuno ha al suo interno, inconsciamente, i germi dei generali che
aspettano
solo il momento propizio per rinascere-
Kei riprese la parola e ricordò a tutti la cosa.
-Il problema è capire dove sono- fece il biondo americano
-Ci sono 7 miliardi di persone sulla terra che possono nascondere in
loro
stessi questi dannati generali-
-Senza contare i gaheiani- puntualizzò Pai
-Sarà come cercare un ago in un pagliaio- sospirò
Keiichiro
-Non so ma la mia esperienza personale- fece Marco -mi dice
che se siamo “fortunati” ci troveremo i generali
sotto il naso-
-Potrebbero quindi essere persone che noi conosciamo? –
Chiese scettico Ryo
-Pensaci- fece la spia -Masaya era il cavaliere blu ed era
al contempo Deep Blue oltre ad essere il fidanzato di Ichigo ma
ciò non vuol
dire che una persona come lui sia per forza il contenitore di una forza
maligna-
-Cosa vuoi dire? – Chiese Pai intuendo cosa volesse dire
l’altro
-Ciò che voglio dire- spiegò meglio la spia
drizzandosi
sulla sedia -E che in quel caso era una persona si vicina ma che non
poteva dar
sospetti in quanto “positiva” ma se fosse una
persona “negativa” cioè una
persona che è vicina a noi ma che ci fa dei
“dispetti” oppure una persona
“neutrale” ma sempre vicina a noi? -
-D’accordo ma comunque Masaya aveva dato degli indizi e
quando abbiamo fatto uno più uno lui è saltato
fuori-
Spiegò a quel punto Keiichiro
-Giusto ma se il cavaliere blu non fosse stata la parte
“buona” di Masaya che, prendendo forza
dall’acqua mew, si è fatta reale per
proteggere Ichigo bensì in qualche modo Ryo, per esempio a
causa di qualche suo
esperimento oppure addirittura Kisshu che, un po’ come il
visconte dimezzato di
Italo Calvino, combattuto fra l’amore per la sua micetta e
l’amore per il suo
popolo si è diviso in due? Mettendosi così a
combattere contro la sua parte “favorevole”
al suo popolo? –
I tre rimasero in silenzio un attimo meditando sulle parole
dell’italiano che poi riprese a parlare
-Questo implica che questi segnali potrebbero esserci come
non esserci, dobbiamo stare all’erta e non farci influenzare
dal passato-
-Quindi dobbiamo aspettarci di tutto? – Ryo esterno il suo
pensiero e nuovamente una strana sensazione lo pervase.
-Già- fece il suo interlocutore -E non dimentichiamo che
molto probabilmente chi vuole la loro rinascita ha, probabilmente,
degli
agganci nelle alte sfere Gaheiane. –
-Questo significa che il nostro essere ambasciatori non è
stata una trovata estemporanea-
-Direi di no- rispose Marci all’affermazione di Pai -e la
cosa mi puzza anche perché bisogna chiedersi:
Perché mandare tre adolescenti a
combattere quando potevano mandare degli adulti molto più
qualificati?
-
-Questo è vero- disse Keiichiro incrociando le braccia poi
si diresse verso il computer e cominciò a digitare alcune
parole chiave
-Poi ci sono delle cose che da un po’ mi frullano in
testa…
Perché poi anche la “nostra” scelta
è ricaduta su 5 ragazze adolescenti? Vero
avevano un DNA abbastanza stabile da non aver problemi ma…
qualcosa mi sfugge-
-Siamo ad un punto morto- fece sospirando Ryo -Facciamo
alcuni passi avanti ma siamo sempre lontani dal dipanare tutti i
misteri –
-Vediamo di riprendere il filo dall’inizio e rivedere se
qualcosa ci è sfuggito- concluse Pai guardando tutti con
fare critico
-Inoltre, sono dubbi che covo ormai anche io da molto tempo quelli
che la nostra spia ha esternato –
Gli altri guardarono l’alieno più anziano annuendo
-Questi dubbi e quesiti sono duri da risolvere… Mettiamoci
sotto e vediamo di fare un po’ di luce su di essi-
Ryo batté le mani e rimise tutti sugli attenti.
-Allora- fece la Aya bionda osservano le altre due sedute al
tavolo di un bar -Siamo quasi agli esami e non abbiamo ricavato un
ragno da un buco
con il prof. Ikisatashi –
-Non si fa avvicinare- sospiro quella bionda – e tutte le
volte che ci proviamo svicola come un’anguilla-
-In più quella stronzetta di Retasu sembra che sia sempre
attaccata a lui all’uscita da scuola…
D’accordo che lei lavora dove il prof
abita ma… -
-Dai- fecero le altre due in coro – non penserai che miss
perfettina possa avere una relazione con il prof? –
-Quella volta ha tirato fuori le unghie solo per un caso-
disse poi la mora
-Ma se così non fosse- fece la bionda bevendo un sorso della
bibita che aveva davanti -la rovineremo… Sai che scandalo se
saltasse fuori? -
-Posso farti una domanda? – chiese ad un certo punto Pai,
sollevando gli occhi dal computer, a Marco che stava controllando delle
carte
del padre di Ryo.
-Dimmi- fece la spia senza staccare gli occhi da esse
-Mi piacerebbe sapere dove hai effettuato la tua ultima
missione prima di questa? Sono curioso di sapere un po’ del
tuo passato -
Ryo e Keiichiro puntarono gli occhi su Marco che, sentendosi
osservato, alzò gli occhi dai documenti.
-In un mondo dove si è andati molto vicini
all’Armageddon-
-Spiegati- fece Pai che, incuriosito, lo invitò a proseguire
-È stata una missione in cui ho rischiato veramente il
fallimento… L’intera umanità ha
rischiato di essere assorbita, nel vero senso
della parola, in una specie di brodo primordiale –
-Te come sei sfuggito a questa fine? Perché eri di un altro
universo forse? – Chiese Ryo interessato
-Sì, ero un’anomalia che destò
l’interesse di due angeli… Angeli
nel senso autentico del termine-
I tre lo guardarono non troppo convinti
-La mia missione in quell’universo era all’inizio
evitare quella
“fusione” ma, grazie alla scelta di un ragazzino,
la cosa si è evitata da sé e
l’umanità
tornò al suo stato “solido” –
-Allora è stata un successo- affermò Keiichiro
-No, i miei obbiettivi mutarono e dovetti salvare la vita a
due adolescenti e, se ci riuscivo, ai loro genitori adottivi.
–
-Non ci sto capendo molto- fece Pai scuotendo la testa e incrociando
le braccia al petto.
Marco apri le braccia e tornò a spiegare -Mai visto un anime
o un telefilm Mecha? Beh in quell’universo degli adolescenti
furono selezionati
per affrontare degli esseri definiti Angeli ma ciò era solo
una copertura per una
élite di persone per distruggere
l’umanità o meglio farla evolvere nel modo che
più le aggradava-
-Fammi indovinare trasformandola il un brodo primordiale
comune? – Chiese scettico il biondo.
-A queste cose ormai ho fatto il callo mio caro- rispose il
castano -comunque non penso che il loro fine ultimo fosse realmente
quello non
ho mai voluto indagare di più – Ma i tre capirono
che il loro interlocutore
mentiva ma lasciarono stare.
-Comunque, questi adolescenti affrontarono con successo
queste creature e le sconfissero ma, questa èlite, fece in
modo che l’ONU di
quell’universo attaccasse la base dove lavoravano e
provocando quello che, in
quell’universo, è chiamato third Impact.
–
-Third Impact? – Pai aggrotto la fronte
-sì, in tutti gli universi o quasi l’estinzione
dei
dinosauri è stata causata dall’impatto di un
asteroide sullo Yucatan ed in quell’universo
quell’evento è stato definito first impact-
-Il second allora? - incalzò Keiichiro
-Il second impact è stato l’arrivo del
“primo” angelo cioè la
prima creatura sulla quella terra che provocò la fusione dei
ghiacci antartici
e un conseguente sconvolgimento climatico… Ma la cosa fu
venduta come l’impatto
di un altro asteroide sulla terra -
-Sempre a causa di quella èlite? – chiese Pai
-Già, comunque questi ragazzi hanno contrastato questo
attacco ma l’attacco stesso ha provocato il third impact ma
al contempo il suo
fallimento-
Marco si fermò un attimo a bere un po’ di the
freddo per poi
riprendere a parlare
-Dei cinque ragazzi designati tre sopravvissero, per la
precisione due di essi in pratica non scese mai in campo: Uno
perché rimase
ferito durante un test di attivazione andato a farsi benedire a causa
di uno di
questi angeli che, prendendo possesso di questo mecha, ha attaccato gli
altri
mentre l’altro era lui stesso un angelo-
-Scommetto inviato da questa èlite per provocare il third
impact-
sbuffò Ryo
-Sì- confermò la spia che riprese -i due ragazzi,
alla fine
di tutto, sì ripresero vennero adottati dai loro tutori e da
lì in poi,
tralasciando il fatto che hanno dovuto riaffrontare una lunga serie di
battaglie, sono riusciti a vivere una vita normale… Non
voglio però aggiungere
di più-
-Scusa Minto perché stai osservando quella coppietta da
cinque minuti buoni- chiese Retasu che aveva notato che la mora aveva
puntato
due adolescenti: un ragazzo dai capelli neri corti vestito con una
camicia
bainca e pantaloni neri mentre la ragazza aveva dei lunghi capelli
rossi ed vestita
con una salopette a gonna azzurra con camicia bianca, seduti ad un
tavolo del
bar dove si erano fermate per prendere qualcosa durante il loro giro
poco distante
da loro.
-Quel ragazzo… Mi pare di conoscerlo come la ragazza- fece
l’altra
sottovoce
A quel punto Ichigo si sporse a guardare anche lei
-Il ragazzo non lo conosco ma la ragazza sono sicura che sia
Asuka Soryu Langley Katsuraghi-
-la Idol emergente? – mormorò Purin
-Allora se quella è Asuka l’altro è suo
fratello Shinji
Ikari Katsuraghi, il famoso violoncellista che due mesi fa si
è esibito con il
maggio fiorentino qui a Tokyo- esclamò Minto
-Ma perché hanno tutti quei cognomi? – chiese Moe
-Perché i loro genitori, cinque anni fa morirono in un
incidente aereo mentre stavano andando ad un convegno a Pechino-
spiegò Zakuro
-Avrebbero potuto esserci anche loro ma Asuka è rimasta a
Tokyo per un’ influenza mentre Shinji doveva studiare per
l’esame di ammissione
al conservatorio… In quel incidente persero oltre ai
genitori i loro due
fratelli Kaworu Langley e Rei Ikari… furono poi adottati da
due allievi dei
genitori Misato e Rioji Katsuraghi a cui erano soliti affidargli quando
non potevano
portarli con loro durante i loro viaggi. –
Spiegò la più anziana del gruppo.
NdA: Ho voluto
inserire quest’ultima parte a causa della questione Cannarsi
Vs. Mondo e un po’
perché, da qualche giorno, mi frulla in testa, diciamo che
in parte era già
stata buttata giù in forma scritta, una fic su Eva dove
Asuka e Shinji a causa
di un attacco di un angelo vengono ringiovaniti fino a diventare dei
bambini di
6/7 anni e credono che i loro reali genitori sono Rioji e Misato.
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