Io, che non ho bisogno di nessun altro.

di Shieru__
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Io, che non ho bisogno di nessun altro.




Ore 9:40 a.m.

Il signorino in questo momento è nella sua stanza, intento a leggere il giornale o a giocare con le miniature di soldati nella sua piccola villa giocattolo.

"Signorino, vi ho portato il thè".

Entro cautamente, non so mai cosa passi per la testa del mio padrone.

Riesce a stupirmi in modo dannatamente strano, a volte.
"Ah,sì".

"Tra poco meno di un'ora inizierà il nostro programma quotidiano...".

A volte, è proprio difficile avviare una qualsiasi discussione con il mio padrone.
Soprattutto quando si immerge nella lettura.
Ha abbandonato il giornale, ora si dedica a un libro di Edgar Allan Poe.

"Sì...".



Si limita a piccoli accenni col capo.

E parole senza senso.
Ma sono sicuro che il mio signorino sta pensando a qualcosa di assolutamente segreto.
"Nel pomeriggio riceveremo la visita di Lord Harrington, quale completo le piacerebbe indossare?".
Non mi sta ascoltando.

"Sì, va bene quello".

Ma cosa avrà di così interessante quel libro?
Mi avvicino e gli porgo la tazza di thè, così come lui la richiede sempre, non troppo calda nè troppo fredda.
E' un tipo difficile il mio padrone.

"Un dì un gatto e una gatta facevano una passeggiata".

Questa volta alza la testa, stizzito, no, irritato, no , confuso.

"Ma di che stai parlando?" ribatte, chiudendo il libro, sorseggiando il thè.

Sempre elegantemente.
"Oh, allora mi ascoltava...".
"Non dire sciocchezze e torna ai tuoi doveri immediatamente".
Mi ordina e io, inchinandomi ,eseguo.
"Sebastian...".
"Sì?".
"Spero tu abbia fatto rimuovere il dipinto nell'ingresso".
"Quello con i suoi genitori?".

Razza di demone, a che pro specificare i soggetti?
"Esatto".   Idiota.
"L'ho eliminato esattamente come mi avete detto di fare ".
"Bene, ora vai".
Si gira , io chiudo la porta e rimane da solo.






Non amo la compagnia.

Preferisco rimanere da solo nelle mie stanze piuttosto che impegnarmi in conversazioni infruttuose o a farmi strapazzare da Elizabeth.
Ma a volte non so come impegnare il tempo.
Così rimango fermo a pensare.
Penso che il dolce di oggi dovrebbe essere la meringata , ma non ne sono sicuro tuttavia ho intuito più o meno le cadenze tramite le quali Sebastian prepara qualcosa di nuovo.
E oggi non sarò fortunato.
Penso che questa notte chiederò di nuovo a Sebastian di rimanere al mio fianco finchè non mi addormento.
Non mi interessa quello che penserà, i suoi ghigni e le sue frecciatine le attribuisco a quelle di un diavolo che non ha altro da fare se non tormentare il suo padrone quando è annoiato.
Anche se nemmeno io gli risparmio frecciatine.
E poi c'è un pensiero fisso che cerco di allontanare.
Ma non dico nemmeno a me stesso di che tratta.

E' un qualcosa che ho già avuto ma che non posso riavere quindi non mi rimane che ricordare ma comincio a dimenticarlo.


Nessuno sa di cosa parlo.
E io non voglio che nessuno mi capisca.
Io sto bene così, da solo.
 
                                                     

 Ma c'è qualcuno che non posso ingannare.

                                                                         

Quel qualcuno che vuole la mia anima come sua.

Quella figura che mi chiama : "Signorino".
Quel diavolo di un maggiordomo che stasera mi aspetterà per rimboccarmi le coperte.










Scusatemi.

E' la prima fic che scrivo su Kuroshitsuji e non ha senso alcuno^^
Tuttavia se pur esiguo dovevo dare un mio contributo anche se non credo sia stata esattamente "buono" come contributo xD
Adoro Ciel nel caso non si fosse capito <3 e Seb mi piace ma non disdegno gli altri personaggi appartenenti  alla Toboso che ne detiene tutti i diritti.
Se è piaciuta a qualcuno(ne dubito xD) , mi piacerebbe saperlo.
Grazie!




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