Io, che non ho bisogno di nessun altro. di Shieru__ (/viewuser.php?uid=46121)
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Io, che non ho bisogno di nessun
altro.
Ore 9:40 a.m.
Il
signorino in questo momento è nella sua stanza, intento a
leggere il giornale o a giocare con le miniature di soldati nella sua
piccola villa giocattolo.
"Signorino,
vi ho portato il thè".
Entro cautamente, non so mai cosa passi per la testa del mio padrone.
Riesce a
stupirmi in modo dannatamente strano, a volte.
"Ah,sì".
"Tra poco meno di un'ora inizierà il nostro programma
quotidiano...".
A volte,
è proprio difficile avviare una qualsiasi discussione con il
mio padrone.
Soprattutto
quando si immerge nella lettura.
Ha
abbandonato il giornale, ora si dedica a un libro di Edgar Allan Poe.
"Sì...".
Si limita a piccoli accenni col capo.
E parole
senza senso.
Ma sono
sicuro che il mio signorino sta pensando a qualcosa di assolutamente segreto.
"Nel
pomeriggio riceveremo la visita di Lord Harrington, quale completo le
piacerebbe indossare?".
Non mi
sta ascoltando.
"Sì, va bene quello".
Ma cosa
avrà di così interessante quel libro?
Mi
avvicino e gli porgo la tazza di thè, così come
lui la richiede sempre, non troppo calda nè troppo fredda.
E' un
tipo difficile il mio padrone.
"Un dì un gatto e una gatta facevano una passeggiata".
Questa
volta alza la testa, stizzito, no, irritato, no , confuso.
"Ma di che stai parlando?" ribatte, chiudendo il libro, sorseggiando il
thè.
Sempre
elegantemente.
"Oh,
allora mi ascoltava...".
"Non dire
sciocchezze e torna ai tuoi doveri immediatamente".
Mi ordina
e io, inchinandomi ,eseguo.
"Sebastian...".
"Sì?".
"Spero tu
abbia fatto rimuovere il dipinto nell'ingresso".
"Quello
con i suoi genitori?".
Razza di
demone, a che pro specificare i soggetti?
"Esatto".
Idiota.
"L'ho
eliminato esattamente come mi avete detto di fare ".
"Bene,
ora vai".
Si gira ,
io chiudo la porta e rimane da solo.
Non amo la compagnia.
Preferisco
rimanere da solo nelle mie stanze piuttosto che impegnarmi in
conversazioni infruttuose o a farmi strapazzare da Elizabeth.
Ma a
volte non so come impegnare il tempo.
Così
rimango fermo a pensare.
Penso che
il dolce di oggi dovrebbe essere la meringata , ma non ne sono sicuro
tuttavia ho intuito più o meno le cadenze tramite le quali
Sebastian prepara qualcosa di nuovo.
E oggi
non sarò fortunato.
Penso che
questa notte chiederò di nuovo a Sebastian di rimanere al
mio fianco finchè non mi addormento.
Non mi
interessa quello che penserà, i suoi ghigni e le sue
frecciatine le attribuisco a quelle di un diavolo che non ha altro da
fare se non tormentare il suo padrone quando è annoiato.
Anche se
nemmeno io gli risparmio frecciatine.
E poi
c'è un pensiero fisso che cerco di allontanare.
Ma non
dico nemmeno a me stesso di che tratta.
E' un qualcosa che ho
già avuto ma che non posso riavere quindi non mi rimane
che ricordare ma comincio a dimenticarlo.
Nessuno
sa di cosa parlo.
E io non
voglio che nessuno mi capisca.
Io sto
bene così, da solo.
Ma c'è qualcuno che non posso ingannare.
Quel qualcuno che vuole la mia anima come sua.
Quella
figura che mi chiama : "Signorino".
Quel
diavolo di un maggiordomo che stasera mi aspetterà per
rimboccarmi le coperte.
Scusatemi.
E' la
prima fic che scrivo su Kuroshitsuji e non ha senso alcuno^^
Tuttavia
se pur esiguo dovevo dare un mio contributo anche se non credo sia
stata esattamente "buono" come contributo xD
Adoro
Ciel nel caso non si fosse capito <3 e Seb mi piace ma non
disdegno gli altri personaggi appartenenti alla Toboso che ne
detiene tutti i diritti.
Se
è piaciuta a qualcuno(ne dubito xD) , mi piacerebbe saperlo.
Grazie!
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