Mio
padre stava male, ormai la sua ora era giunta: eravamo tutti riuniti
attorno al suo letto quando mi chiese di avvicinarmi.
“Durante
la guerra mi mandarono in Italia...ho ucciso molte persone...”
Annuii:
non e' bello ma se sei militare e c'e' la guerra che altro puoi fare?
Era
molto diverso a quei tempi.
“No,
non capisci...non ho ucciso come di solito si fa in battaglia...ho
ucciso persone indifese. Civili non armati! Uomini e anziani,
donne, bambini...erano gli ordini...”
Poche
ore dopo mio padre spiro' lasciandomi sconvolto, com'era possibile? E'
stato un buon padre, non posso crederci che da giovane abbia commesso
qualcosa di cosi atroce. Ora vado all'anagrafe: sara'
sempre mio padre ma non voglio piu' il suo cognome.
Ho
incubi da giorni: continuo a sognare di affondare in una fossa piena
di cadaveri, tutta quella povera gente….devo fare qualcosa.
Ma
cosa? E a che pro? Di certo non potro' riportarli in vita, ma non
posso rimanere indifferente.
Dopo
mesi di ricerche ho scoperto dove sono state commesse quelle stragi, ho
deciso di recarmici, almeno per porgere i miei omaggi alle
vittime.
E'
stato tremendo essere laggiu': ci sono ancora dei superstiti e volevo
piangere quando i figli e i parenti ancora in vita mi hanno
raccontato quello che e' accaduto.
Continuo
la mia ricerca con l'aiuto di tutti anche se temo sospettino
qualcosa.
Alla
fine ho dovuto confessare la mia identita': non mi hanno detto
niente ma temo che non mi vorranno piu' vedere, come dargli torto?
Sono
sangue di chi ha sparso quello dei loro parenti!
Il
proprietario del ristorante mi ha detto che suo padre ha servito il
mio poco dopo le uccisioni e chissa' quante altre scene simili
avranno visto.
Ho
messo insieme abbastanza materiale ormai, posso anche non tornare.
E'
successo qualcosa di incredibile! Stavo assistendo ad una conferenza
e mi si e' avvicinato il sindaco: mi ha chiesto se volevo accettare
la cittadinanza onoraria.
Non
sapevo che dire: i concittadini erano sempre stati cortesi con me ma
mi sembra esagerato.
Il
sindaco ha scosso la testa: sono stati proprio i suoi concittadini
insieme a quelli della localita' accanto a chiedere a lui e al suo
collega che mi venisse assegnata.
Sono
felice di accettare, posso finalmente dire di essere in pace con me
stesso.
Nota
dell'autrice: e' una storia vera, l'avvocato Udo Maier diventa Udo
Surer dopo aver scoperto che il padre aveva partecipato alle stragi
di Vinca e Fivizzano: subito si attiva per scoprire il piu'
possibile e rimediare in qualche modo.
Tuttavia
quando i cittadini scoprono la sua identita' non si sentono ingannati
anzi ammirano quell'uomo che ha affrontato un passato di cui non era
ovviamente colpevole.
Noi
invece abbiamo la Mussolini che si guarda bene dal chiedere scusa per
quello che ha fatto suo nonno.
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