cele
Me ne
stavo seduta su un gradino della casa discografica di mio padre ad ascoltare Join Me In Death degli HIM passati per
puro caso dalla mia migliore amica Stefany, aveva talmente insistito che gli
lasciai il mio MP3 in mano sua e mi riempì di tutti i cd che aveva di questi
HIM. E nel frattempo aspettavo che lei usciva, dato che era entrata per
lasciare un suo demo, faceva prima a dare a me il cd, ma non si fidava voleva
andare di persona.
Era la prima volta che ascoltavo quella canzone, ma era come se dentro di me
l’avevo già ascoltata, chissà forse in un’altra vita, era così dolce, ma allo
stesso tempo metteva un senso di malinconia assurda quasi da farmi ricordare il
passato. Cosa che non volevo assolutamente fare, dato che il mio passato si
poteva definire “disastroso” anzi forse peggio…. Così cambiai canzone: The Funeral of Hearts… già l’inizio mi
piaceva, ma non mi soffermai ad ascoltarla e mandai avanti cercando di fermarmi
su una canzone a caso. Oggi il mio MP3 non mi teneva compagnia, chissà perché
dopo quella canzone sentivo un senso di malinconia e solitudine venirmi a
galla. Ma prima ancora che mi misi a pensare arrivò Stefany che subito vedendo
il mio stato d’animo cercò di tirarmi su… e in qualche modo ce la fece, iniziò
a parlarmi del suo gruppo preferito che fatalità erano sempre loro gli HIM! Non
mi dispiaceva sapere qualcosa in più su di loro.
-hai sentito che voce stupenda ha Ville Valo?! Non ti fa venire i brividi?!- mi
chiese, ma risposi con un semplice ceno della testa e le sorrisi.
-Ste senti io torno a casa, ho bisogno di riposarmi un po’… ci vediamo domani!
Ciao- ma prima ancora che la mia amica rispose ero già diretta di corsa verso
la fermata del bus, dato che come al solito lo stavo per perdere.
Ad aspettarmi a casa non c’era nessuno, solo il mio pesce rosso. Che schifo di
famiglia. Saltai anche la cena non avevo per nulla fame, avevo voglia di
dormire e così salii in camera gettandomi a peso morto sul letto. Il telefono
all’improvviso squillò, era mio padre, almeno lui si ricordava che aveva una
figlia.
-tesoro stasera porterò un’ospite a casa nostra, si fermerà qualche giorno da
noi… avvertirò io tua madre, ma tua sistema la casa! Ah, hai mangiato per caso?
Sennò mi fermo a prendere un paio di pizze!- chiese premuroso mio padre, -sisi,
ho mangiato tranquillo! Ma posso sapere chi è questo “ospite”?- domandai
curiosa.
-è una sorpresa… e mi raccomando acqua in bocca… ora scusami tesoro ma devo proprio
andare! Mi raccomando sistema un po’ la casa! Sai questi stranieri come sono!-
bofonchiò.
-va bene papà! Non devi preoccuparti- e mi lasciai andare una risata che la
ricambiò anche mio padre.
Ero un po’ curiosa di sapere chi fosse, ma mio padre non spifferava mai nulla e
per no tradire la sua promessa mi misi un po’ a sistemare le varie stanze della
casa, anche se non c’era molto da sistemare e per accompagnare le mie faccende
domestiche misi collegato il mio lettore MP3 al pc e partì un po’ di musica
tanto per dare vitalità in casa. Mi cambiai pure io, chissà quanto era
raffinato questo tipo, non volevo far brutta figura anche se il mio modo di
vestire mi piaceva.
Finalmente mio padre arrivò e corsi davanti alla porta per accoglierlo come fa
una figlia educata e curiosa da morire! Appena la porta si aprii salutai mio
padre e dietro di lui c’era un'altra persona, era a dir poco bellissimo! Ma non
mi ricordava nulla di famoso, chissà forse era solo un amico di mio padre.
-Mary lui è Ville Valo… Ville Valo lei è Mary!- mi allungò la mano per
stringergliela e lo feci, ma non so per quale strano motivo mi sentivo un po’
in imbarazzo appena lui mi sorrise.
-piacere Mary!- e abbozzò un altro sorriso e io un’altra sbuffata di imbarazzo!
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