Apri le Braccia
Seduta li accanto a lui
fingi di non conoscermi
nessuno immagina lo sai
cosa c'è stato tra di noi
Sono da poco
entrato in questo lussuoso ristorante, subito ho sentito un leggero
vociare rilassante che mi ospita. é da tempo che questo
ristorante ha avuto l'onore di essere nella mia lista dei preferiti, si
mangia bene, e poi mi aiuta a distrarmi da ricordi che mi ossessionano
in ogni momento a loro disponibile. I ricordi che mi graffiano
la parete del mio ormai piccolo cuore, un cuore che da molto tempo non
ospita un altro nome se non il tuo. Il buon cameriere che mi serve
sempre e che ogni tanto ha avuto l'onore di parlare con me, mi viene
incontro portandomi al mimo solito tavolo, dove ci sono i soliti fiori
finti con le solite tovaglie bianche e lilla. Ordino la stessa cosa
ogni venerdì sera. Ed ogni venerdì sera io sono
solo. Mi sono ritagliato questo piccolo angolo della mia
intimità. Mi sono creato un mio piccolo angolo di
tranquillità, di una routine che mi è stata
mandata via da tre anni, dalla fine della scuola e purtroppo ancora non
mi sono abituato del tutto ai miei orari invece che a quelli dei
professori, ma soprattutto dei tuoi. Quindi un anno fa ho deciso di
prendermela con la forza questo routine, ogni venerdì sera
della settimana alle 21.00 esatte entro nel ristorante immediatamente
il cameriere viene e mi porta al mio solito tavolo, e ordino le stesse
cose. Le stesse cose di quella cena, di quell'ultima cena che io e te
abbiamo passato insieme. Ma purtroppo sapevo già, nel mio
cuore, che questa routine sarebbe stata spezzata da qualcosa, un
qualcosa a me caro: La tua
splendida risata. Si,
la tua risata è appena entrata in questo locale di
lusso,certamente un locale dove te vieni per la prima volta, ma caso
del destino eccoti qui: In queto ristorante, a quest'ora, Con lui!
Non
ti sei accorta di me, sei felice e spensierata attaccata al braccio di
quell'essere che te chiami..."Amore sediamoci!"...Appellativo che prima
era stato dedicato a me. Sei fasciata in un delicato vestito rosso. Non
ci sono le spalline, quelle non ti erano mai donate. Il tuo bellissimo
collo aveva bisogno di aria, circondato da quegli inutili pezzi di
stoffa ti sentivi soffocare. Glielo hai detto a lui mia cara
piccola Mezzosangue? Io penso di no. Quell'essere si
sente così prgoglioso di sentirti al suo fianco che non si
è nemmeno accorto di me. Di me che ti fisso da quando sei
entrata e te che hai appena accennato uno sguardo verso la mia parte e
dopo ti sei voltata subito per riprendere quella maschera di
felicità che è caduta da tre anni. Oh si, so che
mi hai visto e i miei occhi penetranti vogliono continuare a guardarti.
Vogliono cercare di nuovo quel colore dorato di cui mi sono innamorato.Già, innamorato. IO
tre lunghi anni fa, mi sono innamorato di te! Di te piccola Granger. Vi
siete seduti poco distanti da me, e io ti vedo, ti vedo perfettamente e
ormai la mia cena non ha più gusto. Il vino non ha sapore,
il pane per me è secco. Guardo insistentemente i tuoi
capelli, le tue labbra, il tuo viso, il tuo collo. E te con uno sguardo
mi scansi. Non vuoi vedermi, non vuoi. O non puoi mia piccola
Mezzosangue? Non puoi, vero, lasciare il tuo insulso fidanzato,
perchè hai paura del futuro. Hai paura di quello che
potrebbe succedere se tu venissi da me. Hai paura di che cosa
penserebbero i tuoi amici.Non t giri mai verso di me. Non
vuoi assolutamente avere più niente a che fare con me. Non
vuoi che io entri nel tuo cuore. Non mi vuoi!La rabbia si stava
mescolando a quel poco che avevo mangiato, c'era caldo in quel
ristorante. TROPPO! "Cameriere!" Eccolo che arrivava tutto tranquillo
gnaro di quello che stava succedendo nel suo posto di lavoro. "Apra le
finestre. C'è tropop caldo" Il camerie mi guarda sbigottito.
Forse si stava chiedendo come una persona possa avere caldo il due di
Gennaio. Ma questi sono solo particolari. "Ma signore il..." " Ho detto
che ho caldo mi apra almeno una finestra!"
ho sul
cuore ancora un livido
ripercorre
un lungo brivido
il mio cuore si è fermato per te
Il mio sguardo cerca i
tuoi occhi ogni momento. Non sto mangiando, mi cibo di te e del tuo
ricordo.
"Draco non possiamo, noi non
possiamo stare insieme;è tutto così complicato.
Tutto così estremamente difficile!" Il tuo ricordo, il ricordo
della tua voce che mi tormenta ogni giorno, ogni notte. E anche in
questo momento non mi lasci stare, parli con quell'insulso essere che
ti sta accanto. Distrai la tua mente, ma non ce la fai. Stai
cedendo, piano piano cedi, e ogni tanto i tuoi bellissimi
occhi incontrano i miei che coraggiosi come non mai sfidano il destino
e quello che aveva programmato per noi. Cerchi di stare attenta alle
parole di Lenticchia, ma la tua mano delicata sta muovendo uno dei tuoi
riccioli. Evedidente segno di nervosismo. Non lo sopporti. Non vuoi
lui, non vuoi stare con lui!Ti muovi e ti rimuovi su quella piccola
sedia che ti ospita. Sei irrequieta, e io so il motivo. Sono io, con il
mio sguardo con il mio ricordo che ti assale la mente.
amor cosi lontano io
cosi vicino accanto a me
cos'è successo come mai
perchè non siamo insieme noi
Non siamo
insieme per un assurdo motivo Herm! Lo vuoi capire? Non siamo insieme
perchè i tuoi cari amichetti che tanto lodano l'amicizia,
non sono in grado di accettare l'amore che provi per me. Il vostro
nemico di sempre. Loro, coraggiosi Griffondoro, che non sanno
dimenticare per amore della loro migliore amica. E tu da donna. Da
donna piena di sentimenti e debole hai scelto la sicurezza e l'amore
die tuoi cari. Non il mio. Sei così lontana da me nonostante
tu sia a pochi tavoli di distanza, mi basterebbe alzarmi prenderti la
mano e trascinarti fuori da questo ristorante. Ma non posso. Non posso
perchè non sei mia. Non sei più mia, e non so
assolutamente cosa tu potresti fare. Se ridermi in faccia oppure
sorridermi contenta. Non lo so. Non so assolutamente niente.
viver cosi non è
possibile
sempre cosi come due estranei
perchè stasera tu non gridi di no
Ti prego vieni
da me, ti prego accetta questo mio cuore malato di te. Accetta il mio
amore e il mio essere ciò che sono. Accettami e vieni con
me. Vieni via da questo tuo mondo di falsi sorrisi. Non sopporto
più questa nostra distanza forzata. Forzata da cosa poi non
ne ho più la minima idea. Incrociarsi per strada e fare
finta di niente. Te
fai finta di niente. Ti rifugi velocemente in un qualche negozio, non
importa quale, ti ci precipiti dentro. Mi eviti con tutta te stessa,
nessuno deve vederci insieme e te sei bravissima ad evitarmi. Non vuoi
confrontarti con i tuoi amici. Non vuoi farli star male. Ma questa
è la tua vita Hermione la tua vita e basta, non la loro, non
di Weasley, non di Potter,è la tua e tua
soltanto. "Ron, vado un attimo al bagno. Torno subito." "Certo Herm. Ti
aspetto". Oh pezzente di Weasley, si vede perfettamente che non conosci
la tua falsa ragazza. Non vuole che tu l'aspetti, non vuole che tu
l'abbracci con le tue mani sporche. Non vuole TE!
apri le braccia adesso
fatti sentire addosso
qui
sul mio petto avanti buttati
ferma mi guardi stanca
pallida quasi bianca
muovi soltanto gli occhi umidi
e resti immobile
e quasi quasi non mi sembri tu
tu preghi e dici non guardarmi più
Ti
seguo velocemente al bagno, voglio avere almeno una fottutissima
possibilità di parlarti. Anche se fosse l'ultima volta.
Agilmete sorpasso i vari camerieri che portano svariate pietanze sulle
loro braccia. Le portano a coppie giovani, vecchie, amici, colleghi. Ma
a nessun uomo solo. Non c'è nessun'altro uomo che in questo
momento è solo come me. O meglio, come ero io.
Già, perchè ora io sto cercando di lottare per
riavere ciò che mi appartiene. Nel bagno non c'è
nessuno, sono vicino alla porta e prendo un grande respiro. Finalmente
poterti toccare dopo anni. Sei bellissima, il tuo viso voltato verso lo
specchio, ma il tuo corpo che brama essere toccato da me. Mi hai visto,
ma il coraggio per girarti in questo momento ti manca. Lo so, lo sento
da come il tuo respiro è cresciuto non appena hai incontarto
imiei occhi così vicini. I tuoi dorati sono piene di lacrime
che ancora non sono cadute, ma vorrei tanto che lo facessero, vorrei
raccogliere con il mio sottile dito ogni stilla di quell'acqua salata.
Vorrei prenderla e portarla alle labbra per poter sentire un parte del
tuo sapore. Hai pianto pochissiime volte davanti a me e come adesso,
era perchè ti facevo soffrire anche se involontariamente. Il
tuo vestito rosso scende delicato sulle tue gambe e si posa dolcemente
sul pavimento di marmo bianco. Marmo italiano, che fa risplendere i
tuoi capelli color cioccolato. Ti volti titubante verso di me. I tuoi
pieni di lacrime sono stanchi. Stanchi di cosa Hermione?
Stanchi di me e dell'amore che provi? Oppure stanchi del inutile
fidanzatino che se ne sta di la senza immaginare nulla? Mi
avvicino lentamente verso di te, non voglio fare movimenti bruschi, non
voglio assolutamente che te scappi di nuovo via da me. Voglio sentirti
tra le braccia, sentire il tuo dolce tepore che mi riscalda il corpo e
l'anima. Sentire il tuo amore contro il mio. Oramai sono vicino a te e
non puoi più scappare, sei costretta tra le mie braccia e il
lavandino dietro di te. Oh mia piccola principessa, ti sei creata
questa trappola con le tue stesse mani. Volevi essere intrappolata da
me? La vile serpe che incastra il piccolo topolino impaurito?Tremi
impercettibilmente, vorresti scappare ma non puoi più
evitarmi, questo lo sai anche te. Nonostante tu non voglia ammetterlo.
"Hermione" Le mie labbra pronunciano il tu nome con estrema dolcezza e
la mia fredda mano ti accarezza la mandibola stanca come i tuoi occhi.
Chiudi le palpebre, ricordare il tuo nome che fuoriusciva dalle mie
labbra ti fa scoppiare dentro il tuo cuore e la tua mente mille e mille
ricordi. "Malfoy!"
"Oh
piccola Mezzosangue, non essere così formale, lo conosci il
mio nome" Non posso fare a meno d stuzzicarla un pochino, questo era
sempre stato il nostro gioco.
"Draco" Il
mio cuore urla di felicità, il mio nome, il mio nome
pronunciato dalle sue dolci ed invitanti labbra. Non mi tocca, e forse
non vuole essere toccata, ma questo solo la sua mente lo dice, il resto
del suo corpo agonia le mie mani. Continuo ad accarezzarle dolcemente
il viso,i suoi occhi sono sempre chiusi, no vuole un confronto con me,
perchè sa che cederebbe subito.
"E
così sei qui con il tuo amichetto!" Apre gli occhi di
scatto, nonostante non lo ami, è sempre il suo migliore
amico e non aveva mai voluto che io lo trattassi male.
"Si!"
"Sei felice piccola Herm?" Lei tentenna, non sa cosa rispondere,
perchè non sa le mie reazioni, sono sempre stato molto
imprevedibile. Ed infine mente.
"Si
molto, non hai notato prima?" Ghigno, non posso farne a meno, non era
mai stata brava a mentire così spudoratamente e poi con
quella sua vocina incrinata non era per niente credibile. Le mie dita
maschili prendono uni dei suoi riccioli. Me lo porto al naso. Usa
sempre lo shampoo che le avevano regalato io. Se ne accorta che io l'ho
riconosciuto e dai suoi dolci occhi cade una minuscola stilla
d'acqua.
"Sinceramente
io prima h notato una ragazza troppo giovane per un matrimonio, ma
soprattutto una ragazza che non è affattp contenta,
sennò non starebbe a parlare qua con me, il suo ex." Quelle
parole servivano per sputarle in faccia la verità. Io ero il
suo ex e l'unica persona che l'aveva davvero capita, nemmeno i suoi
amici erano riusciti a decifrare correttamente i segnali da lei
mandati, solo io e nessun'altro. Un'altra lacrima cade sul suo bel
vestito rosso e io sorrido dolcemente. Con lei ero sempre stato un
debole di cuore. Tutta colpa dell'Amore."Anche
se sei un mio ex, non hai il diretto di dire quello che penso e che
provo!"
"Oh,
si che ce l'ho, perchè te vuoi che io abbia questo diritto"
Piange, ora piange come una bambina e sembra che non abbia
più intenzione di smettere.
"Ti
prego Draco, lasciami stare" Le mie forti mani a vederla in quello
stato fecero forza sui suoi polsi sottili, la mia intenzione non era
farle male, ma farle capire quanto IO stavo male per LEI!
"Perchè
ti devo lasciare stare? Dammi un valido motivo per doverti lasciare
stare! Dimmi perchè non vuoi stare con me!" le sue lacrime
scendevano copiose sul suo volto per fortuna privo di trucco. Non
riusciva a tenere un confronto con me, perchè mi amava e
soffriva nel non potermi avere.
"Lo
sai! Io non posso stare con te!"
"Ma
con lui puoi vero? CON LUI PUOI! PERCHè CON LUI SI!?!?!"
"Ti
prego la-lasciami. Lu-lui è Ronald, lu-lui è il
mio futuro marito."
"Ma
te non lo vuoi! TE NON LO VUOI! Di che vuoi me, ti prego, di che vuoi
me!"La tristezza si poteva leggere chiaramente nei miei occhi, sembrava
essere già una scena vista, io che imploro lei e lei che
cerca di mandarmi via dal suo cuore con scarsi risultati.
"NO
NON TI VOGLIO, NON POSSO VOLERTI. Non posso." Le mie mani dolci
accarezzarono tutto il suo volto. Il viso spise verso la mia mano,
voleva continuare a sentirla, voleva continuare a sentire la mia pelle
e il mio essere Draco.
"Hermione
te puoi. Te sei la saccente so-tutto-io di scuola. Puoi fare tutto" La
mia voce ora era dolce, non più dura e forte e crudele che
sputa sentenze. Era dolce e la sua intenzione era solo quella di
tranquillizzarla.
"Draco
non siamo più a scuola, io non riesco più a fare
niente!" A quelle parole i miei occhi si facevano ancora più
tristi. I suoi amici egoisti l'avevano plagiata. Avevano voluto un
Hermione che non era lei, un Hermione docile. Un Hermione che non aveva
più il coraggio tanto lodato dalla casa dei Grifoni.
"Hermione se te vuoi, potremmo tornare a scuola, puoi essere di nuovo
la ragazza che eri. Te non sei questa Hermione, te non sei l'Hermione
che chiama amore in pubblico il suo ragazzo. Non sei quest'Hermione
docile che si fa mettere i piedi in testa. Tu sei molto di
più. Tu sei sempre la MIA Hermione, quella che risponde
acida alle mie battutine, risponde velenosa alle mie provocazione, sei
l'Hermione che sa prendere le SUE scelte e che può fare
tutto!"
"Draco
non posso stare con te.Non vedrò più o miei amici
dopo, e loro contano tanto per me. Ma perfavore, portami via,portami
via da questo mondo che non conosco".
"Farò
tutto quello che vuoi, anche ora ti posso portare via da quelle mani
che non vuoi, anche ora possiamo scappare."
"No,
ora no, stasera. Vieni al mio appartamento e portami via."
"Tutto
quello che vuoi mio amore, tutto quello che vuoi." Lei finalmente
sorride, vuole andarsene da li, vuole di nuovo vivere la sua vita
perchè stufa di tutta quella messa in scena. I nostri visi
si avvicinano e le nostre labbra dopo anni di separazione si
riuniscono, perfette come sempre. La mia lingua chiede l'accesso e lei
me lo concede subito, le mie mani si appropiano dei capelli che adoro e
l'avvicino sempre di più a me. Lei geme delicata a quel
bacio dolce. Melodia per le mie orecchie. La lascio andare, quello non
era nè il luogo nè il momento adatto, si scasa
dolcemente da me, e mi da un piccolo bacio sulla guancia, esce e mi
lascia li solo. Ancora un attimo e sarei tornato al mio tavolo.
stringi le mani e guardi lui
verso di me non guardi mai
eppure
tremi e pensi a me
e a quel dolore che mi dai
mille gabbiani adesso volano
sopra quel cielo irraggiungibile
quel paradiso imprigionato da noi
Sono seduto e la guardo, parla
più o meno tranquillamente con il suo "fidanzato", lui da
deficiente quale era anche a scuola, non si era accorto di niente. Non
si era accorto del suo sguardo più felice, non si era
accorto di me, me non mi aveva MAI visto. Povero sciocco. Mangiavano
più o meno tranquilli sotto il mio sguardo vigile. Hermione
quando il suo ragazzo si abbuffa, mi guarda e sorride, si passa una
mano tra la massa di riccioli e se ne passa uno sotto il naso
ricordando il mio profumo e le mie mani che primva affondavano in quel
mare di capelli. L'odioso Weasley si avvicina tutto sporco di sugo, si
avvicina pericolasamente alle morbide labbra di Hermione. Lei non
può tirarsi indietro, non deve dare niente a vedere, per
ora. Lei mi guarda un attimo veloce, o suoi occhi sono tristi e
costretti a quel bacio che lei non vuole assollutamente, le uniche
labbra che vuole sono le mie e le mie soltanto. Quando furono
così vicini che le loro labbra si scontrarono, da uno scatto
di rabbia improvvisa scaravento la caraffa dell'acqua per terra facendo
un piccolo laghetto vicino al mio tavolo. Il cameriere mi guarda
spaventato. "Signore!" Io lo guardo, i miei occhi mandano bagliori e
ora la coppia che si stava baciando si gira verso di me, Hermione
sorride lievemente, sa le mie reazioni di gelosia, e Weasley in quel
momento mi riconosce, non dice niente ma sono sicuro che bofonchia
qualcosa. Insulso, se solo tu sapessi csa accadrà questa
sera.
apri le braccia adesso
fatti sentire addosso
qui sul mio petto avanti buttati
ferma mi guardi stanca
pallida quasi bianca
muovi soltanto gli occhi umidi
Il povero cameriere mi guarda
sempre spaventato e con un veloce movimento della bacchetta fa
scomparire il disastro che avevo combinato. Per non dover ancora vedere
quello schifoso che metteva le sue luride labbra sopra quelle della mia
Regina esco velocemente fuori e mi fumo una sigaretta. La vaniglia e la
nicotina mi avevano sempre fatto rilassare. Da dentro sentivo la voce
bofonchiante di Lenticchia. "Certo che ora che suo padre e sua madre
sono morti, sta proprio impazzendo." Brutta mossa Weasley, mai
nominare mio padre e mia madre vicino a me, mai.
"Vabbè, nessuno ha pianto tanto per quei due Mangiamorte. Io
sinceramente penso che il mondo sia cento volte meglio senza quella
feccia in giro" Rabbia
pura.Attento Weasley. Guardo dalla piccola finestra
l'espressione di Hermione, é vuota,lei sa cosa provavo per i
miei genitori, soprattutto verso mia madre che aveva cercato in tutti i
modi di proteggermi da tutti. Ma lei sapeva anche chi io ero dietro
quella porta e che potevo sentire tutto, e pregava che il suo migliore
amico stesse zitto. "E comunque lui non è niente vero Herm?
Lui è rimasto solo, un figlio fottuto di Mangiamorte." Il
cazzotto partì così veloce che scommetto che non
l'ha nemmeno visto. Gli prendo proprio il suo ossuto naso e lo faccio
cadere per terra con u tonfo. Hermione mi guarda con occhi sbarrati,ma
so che lei è d'accordo con me, so che lei capisce tutti i
miei gesti. Il fottuto fidanzato si alza e mi guarda con odio. Vado
verso di lui, la mia rabbia ancora non era scemata, quel cazzotto non
era servito a nulla. Doveva pagare: per quello che aveva fatto ad
Hermione plagiandola, per quel bacio disgustoso, per quello che aveva
detto. Lui doveva pagare!
Un altro cazzotto parte e lo prendo sulla mandibola, sento le ossa che
si sbriciolano sotto il mio pugno. Ma quando stava per partire il terzo
colpo due piccolo manine mi prendono il braccio. "Basta Draco." la sua
voce mi tranquillizza immediatamente. La prendo e l'abbraccio con
trasporto.Lei mi capisce, lei capisce pgni cosa. La prendo velocemente
per un braccio e la faccio uscire dal ristorante con il povero Weasley
ancora per terra.
Quanti giorni avremo noi
quante notti mi darai
tra le braccia calde mie
io so che li vivrai
e per sempre io ti avrò
e per sempre tu mi avrai
abbiamo tutto quanto e non lo sai
Corre felice aggrappata alla
mia mano. Non gli interessa sapere come stava il suo dolce fidanzatino.
Non gli interessa sapere cosa sarebbe successo il giorno dopo. Non gli
interessa niente e io sono felice. La trascino in un piccolo vicolo
poco illuminato. Ci baciamo. un bacio dolce che sa di vino e
di sigaretta alla vaniglia. Le sue mani giocano con i miei capelli
biondi e il suo corpo è contro il mio. Combaciamo perfettamente, quasi
due statue che derivano dallo stesso marmo.La sollevo in
aria e tira indietro la testa. La sua felicità in questo
momento contagerebbe tutti.
Apri le braccia adesso
fatti sentire addosso
qui sul mio petto avanti buttati
alzati fallo amore
vinci la tua paura
solo due metri e siamo liberi
no, no! non deludermi
non possiamo solo piangere
"Hermione!" No, lui no! la sua
voce petulante che per sette anni ho dovuto sopportare ogni giorno!
"Harry!" Già,
proprio lui, strano no che il salvatore del mondo magico non debba
essere nel mezzo? "Cosa ci fai qui con lui Herm?" Intervengo io, non ce
la faccio più a vedere la sua brutta faccia. " Cosa vuoi
Potter, è qui con me. E stavolta non me la porterete
via!"
"Malfoy,
questa sarà una scelta di Hermione, solo ed unicamente
sua!"Hermione rimane in silenzio, il suo migliore amico, colui per il
quale aveva scelto di non stare con il suo più grande amore,
colui di cui aveva paura, aveva paura di dire la verità. La
verità del suo amore.
"Herm, digli
cosa vuoi, digli cosa vuoi veramente dalla tua vita"
"Cosa vuoi
Hermione? Cosa vuoi? Questa lurida serpe che ti può far
soffrire in ogni momento, o i tuoi amici di sempre che sono stati con
te ogni momento?"
"Non dire
balle Potter, non sareste stati vicini ad Hermione se avreste saputo
che tre anni fa io e lei stavamo insieme!" Harry sgranò gli
occhi, questo non lo sapeva e non avrebbe mai volut saperlo. Loro due
stavano insieme!?!?!
"Hermione è la
verità? Stavate insieme?" Hermione stava in silenzio, aveva
paura, quella dannata paura del futuro e di quello che poteva succedere
quando avrebbe sillabato quell due lettere. Le reazioni degli uomini
non sono molto prevedibili. I suoi occhi passavano dal bel volto di
Draco, il suo amore, a quello di Harry il suo migliore amico di sempre.
L'unica persona però che aveva sbagliato nei suoi confronti
era anche quella a cui voleva un bene dell'anima, la persona che
conosceva da quando aveva 11 anni. "Si Harry." teneva lo sguardo basso,
non voleva affrontare quegli occhi smeraldini. "Non è vero!"
Finalmente Hermione alzò lo sguardò e nei suoi
occhi rivide quella luce di coraggio che l'aveva caratterizzata da
sempre. Fronteggiò il suo amico tenendomi per mano.
"SI! Io lo amo Harry, Lui
è tutto quello di cui mi sono privata in questi anni e non
intendo lasciarlo andare via di nuovo!"
Tu puoi decidere il destino anche per me
Hai deciso il nostro destino piccola Mezzosangue e ti sono grato per
aver scelto l'Amore che provi per me, come io d'altronde
avrei fatto la stessa cosa. Ti Amo.
Spazio
autrice:
Sper che vi
piaccia, ho avuto l'ispirazione ieri sera mentre ascoltavo la musica.
Questa canzone è di Gigi d'Alessio. Apri le Braccia. Spero
vi piaccia, vorrei saperlo dalle vostre recensioni. Grazie!!! ciaooo
baciii
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