Il Matto.
Un bacio caldo, una tenue carezza,
un sole invernale mitiga i sensi
anche se condensa il respiro.
Girasoli insensibili ruotano
il capo senza interessarsi a nulla
senza percepire sé stessi.
Nell’inconsueta distesa dorata
un presagio serpeggia sulla terra
nuda, sibilando irrequieto.
Serrato ermeticamente
mio cuore piegato dal gelo
lasci passare la serpe. Essa morde.
NdA:
Con questa ultima poesia chiudo qui questa raccolta di miei personali esperimenti.
Ringrazio di cuore chi mi ha seguito fino a qui, ai lettori silenziosi e a quelli che mi hanno gentilmente lasciato un parere, siete stati preziosi per me.
Alla prossima, grazie ancora a tutti di cuore. |