Wishing upon a star

di LadyPalma
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Wishing upon a star





 
C'era troppa confusione nelle feste dei mangiamorte: era questo il motivo per cui Severus e Narcissa si ritrovarono per la prima volta soli fuori la porta di Malfoy Manor. E anche la giustificazione per cui continuavano a cercarsi ad ogni nuova occasione. Non che facessero poi molto una volta che si trovavano. Se ne stavano semplicemente fermi, l'uno accanto all'altra, a scambiarsi qualche breve parola innocente. Non c'era bisogno di dire che quei momenti non rappresentavano solo una piacevole fuga dalle riunioni clandestine, ma anche da tutto il resto delle loro vite.
Fu proprio durante uno di quei fugaci incontri rubati che Narcissa si ritrovò ad assistere con sorpresa ad un fatto straordinario: Severus Piton era capace di ridere.
"Cosa c'è di divertente?" si decise a chiedergli dopo qualche attimo di esitazione. Nella sua voce c'era un misto di curiosità, incredulità, ma soprattutto incertezza; temeva infatti che quella domanda lo avrebbe fatto tornare di nuovo serio. Tuttavia, il pozionista non perse l'insolito buonumore e si limitò a scuotere leggermente la testa.
"Una sciocca leggenda babbana. Ogni volta che passa una stella cadente, bisogna esprimere un desiderio. Una cosa terribilmente stupida, non è vero?"
Narcissa rimase in silenzio e portò lo sguardo anche lei verso il cielo notturno, dove effettivamente era ancora visibile una scia luminosa. Aveva studiato abbastanza astronomia a Hogwarts da sapere che in realtà quella flebile luce era il prodotto dell'impatto di un frammento di meteora con l'atmosfera terrestre, ma per una volta si ritrovava ad apprezzare la creatività babbana. Chiuse allora gli occhi per un istante e con la sua mente si concentrò su un unico pensiero, che aveva tutta la forza di un desiderio.
"L'ho espresso. Vuoi che te lo dica?" chiese poi, in tono vagamente divertito, lasciandosi andare ad un sorriso breve ma sincero.
Severus la fissò sorpreso per un po', ma alla fine le sue labbra si curvarono verso l'alto, segno che aveva deciso di stare al gioco. Qualunque gioco fosse.
"I babbani dicono che, se lo dici, poi non si avvera".
Narcissa apparve per un momento quasi delusa ma si affrettò a mascherare quella sensazione e ad annuire. Restarono in silenzio e ripresero a contemplare il cielo nuovamente buio.


 
**


Non c'era nessuna stella quella sera, ma Narcissa non ci fece caso. La sua attenzione non era rivolta al cielo, bensì al cumulo di terra al di sotto del quale riposava il cadavere dell'insospettabile eroe della guerra magica. Restò in piedi davanti alla tomba di Severus Piton per un tempo indefinito, quasi per illudersi di proseguire i loro incontri furtivi che non sarebbero avvenuti mai più. Solo alla fine, lasciò cadere un fiore dalle sue mani, mentre la sua mente tornava indietro all'ultima volta in cui si erano visti e al singolare discorso sulla leggenda delle stelle cadenti.
Improvvisamente, scoppiò in un pianto incontrollato.
Lei il suo desiderio segreto non lo aveva mai rivelato a nessuno. 
Ma non si era avverato comunque. 
Ora non si sarebbe potuto avverare mai più.








 
NDA: Salve a tutti! Ultimamente mi sto divertendo a scrivere sul fandom di Harry Potter e questo prompt mi ha fatto pensare immediatamente a questa coppia così insolita, eppure da me tanto amata. Spero vi sia piaciuta, un commento è sempre accetto:)




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