Do
we
have
to wait
'till
our
worlds
collide
You
can't
turn
back the tide"
(Depeche
Mode, It's
no
good, 1997).
Bra
era intenta a chiudere il pannolino di Goshin,
questo, ridacchiando, si trasformò in supersaiyan.
Goten
impallidì
guardando il figlio e deglutì a vuoto. Il bambino aveva i
capelli sollevati verso l’alto, del color dell’oro,
esattamente come la coda dalla peluria spessa. Una spessa aura lo
avvolgeva, dando vita ad un rumore continuo.
“Non
mi abituerò mai a quanto è precoce”
sussurrò Goten
con
voce roca.
Bra
prese il figlio tra le braccia e lo cullò.
Goten
negò
con il capo e rispose: “Mi hanno licenziato. Ora sto cercando
in un’altra pizzeria. Però prima devo passare da
Tenshinhan,
gli lascio May.
Oggi fanno una festa con tutti i bambini” spiegò.
“Oh,
vero. I piccoli Latys
e Gorin
oggi
fanno il compleanno. Con quello che è successo di recente ho
completamente perso la concezione del tempo” ammise.
“Quella
ragazza, Lory, ho notato che ci spia ogni tanto. Sembra affamata e
intimidita, le ho lasciato qualcosa da mangiare. Ti
dispiace?” domandò Goten.
“Credo
che lei e la principessa abbiano già trovato un modo per
sistemarsi. Non hanno bisogno della nostra carità”
ribatté Bra.
Goten
si
grattò la testa e ribatté: “Forse la
principessina non le dà abbastanza da mangiare. Certo
che… è stato impressionante vedere Elly
proteggere Vegeta”.
“Mio
padre sembra fin troppo teso davanti a quella ragazzina. Il livello di
potenza di Veki
è
inferiore anche al mio. Mi chiedo cosa tema”
borbottò.
“Semplice,
è sua sorella maggiore. Sicuramente è qualcosa di
psicologico.
Vado,
ci vediamo amore” disse, posando un bacio sulla guancia della
moglie.
<
Io sono tentata di avvelenarla > pensò Bra.
Cell
corrugò la fronte, guardando Kid
Bu
diventare
completamente nero.
“Cosa
sta succedendo?” domandò, con la voce tremante.
<
Freezer è tornato in vita, ha
trovato
il modo per scappare da qui. Ora anche questo.
Non
voglio essere l’unico a rimanere imprigionato
agl’inferi! > gridò mentalmente.
“’Lui’
sta perdendo il controllo. La sua anima sta cambiando e presto
diventeremo una cosa sola” cinguettò Kid
Bu.
Piegò di lato il capo, facendo scricchiolare sinistramente
il collo. “Lourth
mi
aveva promesso questa svolta ed ora sta arrivando”.
“Io
quando sarò libero? Quando potrò?!”
gridò Cell.
“Vediamo
quanto potresti essere utile al ‘nostro
signore’” disse con voce stridula.
<
Porterò morte e distruzione, senza nessun controllo. Solo
questo m’interessa > pensò.
“Oh,
lo sarò. L’ultima volta ho dovuto attendere la
collisione tra il mondo dei morti e quello dei vivi.
Ho
cercato di riportare indietro i miei fasti di un tempo. Ora
diverrò una minaccia nuova, qualcosa di più
pericoloso.
Attendo
qualsiasi piano Lourth
abbia
per me > promise Cell.
“Goku…”
chiamò Re Kahio
dal
suo pianeta.
Son
russava, braccia e gambe spalancate, la bava alla bocca ed un cuscino
sotto il piede sinistro.
“Goku…”
chiamò ancora Re Kahio.
Goku
russò più fragorosamente in risposta.
“Ora
che faccio? Devo metterlo in guardia!” si agitò Re
Kahio,
dimenando le antenne e il corpo rigonfio, dalla pelle azzurra. Fece
fremere le ali da scarafaggio, col respiro affannato.
Bubble
lo
guardava preoccupato.
<
Proverò con Vegeta > decise Re Kahio,
spostando la direzione delle sue antenne.
“…
Vegeta…” chiamò con voce tremante.
Vegeta
dormiva a faccia in giù nel cuscino, indossava solo dei
boxer e teneva le gambe spalancate.
“Emh,
Vegeta…” riprovò Re Kahio.
“Bulma,
sto dormendo! Cinque dannati minuti!” sbraitò il
principe dei saiyan.
Bulma
si
affacciò dalla porta e batté le palpebre.
“Scimmione,
ora è anche sonnambulo” borbottò.
|