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Inferno
Oscilla
nel vuoto senza alcuna distinzione tra destra e
sinistra. Tutto romba e riecheggia nelle orecchie con la potenza di
mille tuoni
e amplifica il battito troppo accelerato del suo cuore. Non ce la fa a
pensare,
sopraffatta dal terrore più puro e travolgente.
È
la prima volta in cui rimpiange davvero di non poter
vedere niente attraverso i suoi occhi veri, quelli che in questo
momento le
stanno inondando le guance di lacrime salate.
È
sospesa a chissà quanti mila metri di altezza. Sotto di lei
non c’è niente se non un immenso mare di fuoco e
fiamme e distruzione. Un vero
inferno, pronto ad inghiottire la sua minuscola figura.
La
sua fine avverrà davvero in questo modo? Circondata da
Dominatori del Fuoco alla loro massima potenza, con l’unico
appiglio che è la
mano di Sokka ad impedirle di precipitare?
Una
mano che tra l’altro non regge più. Il ragazzo
della
Tribù dell’Acqua ha il palmo sudato e bollente, e
la pelle di Toph scivola a
contatto con quella di lui. Non serve a niente tentare di stringere
ancor di
più o conficcare le unghie nel polso della piccola
Dominatrice.
Il
boomerang li ha abbandonati, non sta tornando indietro.
Sokka lo urla con voce spezzata, un gemito di dolore mal trattenuto
perché la
gamba rotta gli sta facendo vedere le stelle – ed
è fuori discussione che possa
riuscire ad alzarsi, tirare in salvo lei e combattere contro i soldati
nemici,
il tutto nel giro di cinque secondi, prima che loro li colpiscano.
Toph
non riesce a lottare contro il proprio peso che la
trascina verso il basso, giù dove la attende solo la fine.
In questo istante è
solo una bambina coinvolta in qualcosa molto più grande di
lei. La temeraria
Maestra della Terra in grado di padroneggiare tutte le varianti del
proprio
potere non c’è più, ha lasciato il
posto solamente ad una ragazzina indifesa e impaurita
dalla guerra e dalla morte.
Sokka
ormai la sta tenendo soltanto per i polpastrelli, la
mera forza della disperazione è l’unico motivo per
cui non sta cedendo
nonostante braccio e spalla gli sembrino sul punto di spezzarsi.
Sono secondi che paiono anni,
il tempo si dilata all’infinito
e Toph, impotente, può solo rimanere sospesa nel vuoto,
vittima innocente in
mezzo a un completo inferno.
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Hola gente
Pubblico questa
flash senza tante pretese, nonostante non mi convinca proprio al cento
per cento. L'ho revisionato un po' rispetto alla sua prima versione -
che era tra i promemoria del mio cellulare, scritta di getto in un
girono in cui volevo proprio inventarmi
qualcosa di angst.
Boh, sperando che
sia angst sul serio perché boh non so bene nemmeno io se si
possa classificare come tale...
Ovviamente è ambientato durante la battaglia finale del
terzo libro (non ricordo l'episodio preciso però), quando
Toph e Sokka sono su una delle aeronavi di Ozai e sono circondati da
Dominatori del Fuoco pronti a farli fuori: Sokka si rompe la gamba e
Toph è praticamente sospesa nel vuoto. Alla fine, quando
sono praticamente ad un passo dalla morte, vengono salvati da Suki.
Vabbè,
le note non hanno senso e non capire un cazzo dei testi di diritto che
dovrei studiare per un esame non mi fa decisamente bene...
Ringrazio chi recensirà (se sarà coraggioso
abbastanza) e anche chi leggerà e basta
Alla prossima gente
Adios
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