C’era una volta un bell’orsetto un po’ triste nella grande
bottega dai colori verde e scuro.
Stava in uno scaffale un po’ impolverato assieme a mini firebolt, mini streghe bambole, mini dissennatori
con fru fru e gonnelle e
mangia morte baby con le loro maschere su cui erano state incise varie parole
che non sto qui a ripetere.
All’improvviso l’attenzione dell’orsetto fu attratta da una
famigliola ferma davanti al negozio.
Il padre si guardava intorno salutando tutti con un grande
sorriso e un cenno della mano, la madre scrutava attentamente un foglio di
pergamena che aveva in mano- presumibilmente la lista della spesa- il bambino
guardava il negozio di giochi con la bocca spalancata.
-
Mamma mamma! Entriamo entriamo!!- pregò il bambino più volte
Alla fine la madre ed il bambino entrarono nel negozio,
mentre il padre si allontanò tenendosi il cappello con una mano a causa
dell’improvviso vento freddo che si era alzato al momento.
Non appena il campanello della porta smise di suonare i
bambino si guardò in giro. Venne verso lo scaffale dove l’orsetto era stato
posto. Osservò divertito gli oggetti giocattoli che circondavano l’orsetto,
provandone l’uno e l’altro. Fino a che il suo sguardo si posò sul peluche
marrone i cui grandi occhi colorati si abbassavano e si alzavano a seconda del
momento.
Gli occhi azzurri del bambino scintillarono nell’oscurità
del negozio.
Il pelo scuro dell’orsetto era scintillante e morbido, le
braccia erano piccole ma ben disegnate. La bocca era di un rosso tenue con un
grande sorriso che si apriva a seconda del punto dove si premeva con la
bacchetta: la pancia rappresentava il punto delle smorfie mentre l’alito torace
rappresentava il sorriso caloroso.
Come avrete capito tra il bambino e l’orsetto nacque subito
una lunga intesa fatta di odio-amore.
-
Tesoro hai scelto cosa prendere?- chiese la
madre amorevole
-
Si voglio questo orsetto – disse il bamino
-
Ah…l’orsetto…non vuoi una firebolt?
Una bella firebolt?...Guarda che bel modellino! E
guarda come vola bene!
-
No no voglio
l’orsetto!
La madre rinunciò al suo buon proposito e
acquistò l’orsetto.
Da allora l’orsetto è parte integrante
della famiglia che lo acquistò quel lontano giorno di tantissimi anni fa…i Weasley.
Charlie si innamorò di quell’orsetto dal
primo giorno che lo vide e lo passò a tutti i suoi fratelli per poter superare
i momenti difficili tipici di tutti gli essere umani…fino
a giungere alla piccola di casa.
Ricordo ancora le difficoltà affrontate, le
mutilazioni causate dagli innumerevoli voli dalla camera di Fred e George ma
per fortuna le amorevoli mani della signora Weasley
rimisero sempre apposto i piccoli ma enormi danni sul mio corpo. Ora sono
affidato alle cure dell’ultima figlia di questa famiglia: Ginny.
Ginny Weasley ormai non è più la bambina che si chiudeva in
camera per poter confidare all’orsetto il suo amore per Harry Potter il
Prescelto.
Partirà tra poco meno di due ore per
affrontare il suo ultimo anno alla scuola di magia e stregoneria di Hogwarts- che nonostante tutti i problemi con il Signore
Oscuro , i suoi seguaci e nonostante il decesso
dell’amato Preside dell’anno scorso, rimase aperta per molti anni successivi.
Ed io, il suo amato orsetto, andrò con lei
per cui devo salutare tutti voi poiché è giunto il momento che adempia ai miei
obblighi J
con affetto Tibby