Titolo: Mi vida
Autore: me medesima stessa.
Beta-reader: Nessuno.
Fandom: Real People / Fall Out Boy.
Personaggi: Patrick M. Stump, Pete.
Avvertimenti: OOc, Slash.
Disclaimer: I personaggi non mi
appartengono,non li conosco non ricavo una mazza da quello che scrivo
al massimo patate e carciofi marci.
Crossposted: per il momento nessuna parte.
Note: La canzone è dei linea 77.
Mi vida.
Io no, non ci credo più,
alle promesse di immortalità
che lisciano la pelle
mentre affondo trattenendo il fiato
sai
nascosti nel silenzio brividi e sospiri senza vita in cui mi so celare,
sei sempre in
fuga da te.
Dimmi che vuoi di più
se vuoi qualcosa in più
parrai sorprendermi
ma non senti che
il silenzio avanta lentamente
al disincanto
il compito di ucciderci
Patrick
sospirava.
Patrick rileggeva il messaggio sospirando.
Era stanco delle promesse,era stanco di dover essere l'amante che non
passava mai una festa,una ricorrenza importante con il suo
ragazzo.
Era stanco delle promesse che lisciavano la sua pelle fino a renderla
vulnerabile e corruttibile,mentre inesorabilmente affondava fino a
toccare il fondo.
Era la vigilia di Natale,una delle tante, ed era costretto a passarla
con i parenti e gli amici più stretti e non con il suo
ragazzo.
"Pat, potresti per piacere togliere il telefonino e pregare?" aveva
chiesto Andy
"arrivo.." aveva risposto spegnendo il telefonino e gettandolo sul
divano con troppa violenza.
Sentiva la voce dell'anziana donna che chiamava nonna in lontananza,
non faceva caso alle parole che uscivano dalla sua bocca, dalle
preghiere per un'anno felice e pieno d'amore, per un pò di
pace per i parenti che non c'erano più e per cavolate
simili. Preferiva nascondersi dietro ai sospiri che uscivano dalle sue
labbra, come gemiti.
Preferiva celarsi nel buio della sua mente dove un'unico pensiero
girava vorticosamente fino a fargli male, un pensiero spiacevole che
sapeva di disincanto.
< < Bisogna mettere la parola fine a questa
storia...> >
Perchè in realtà Patrick non aveva mai capito
nulla di Pete e Pete non aveva capito nulla di Patrick, in
realtà però per due diverse ragioni...
dopo un'attenta
analisi,
confronti e
riflessioni ho capito che io, no,
non ho
capito niente di te,
non
ho capito niente di te
Patrick
non aveva mai capito nulla di Pete, questa era l'unica
verità.
Non aveva mai
lontanamente pensato che l'unica cosa che lo facesse felice era lui,
non la moglie e non il figlio.
Patrick non aveva mai
capito che le cose cambiavano velocemente,che l'unica cosa che poteva
fare era quella di perdersi nei suoi capelli neri o nel suo corpo
curato, non poteva permettersi di scappare un'altra volta o di
analizzare ogni piccolo gesto del suo compagno di band.
Ma lui non era mai
stato un genio, ne tantomeno una persona perspicace, quindi si perdeva
in ogni gesto di Pete nei confronti della moglie...
Ogni volta che la sua
mano si scontrava contro il pancione della moglie sentiva un senso di
rabbia ed invidia verso di lei, ma non capiva che quella era solo
cortesia, e la cortesia non è mai amore.
Invece il modo in cui
guardava e toccava Patrick... quella non era cortesia, quello era
l'amore puro.
Era l'alchimia
perfetta tra due persone, era la formula segreta dell'amore, era lo
zucchero ancora da raffinare, era tutto e niente insieme.
ERA.
Perchè il
giorno dopo Patrick avrebbe messo la parola fine alla sua storia,
avrebbe rovinato quell'alchimia perfetta una volta per tutte e non
c'era nulla che Pete potesse fare per cambiare le cose...
dopo un'attenta
analisi,
confronti e
riflessioni ho capito che io, no,
non ho
capito niente di te,
non
ho capito niente di te
Pete
non aveva capito nulla di Patrick, questa era un'altra
realtà da accettare e comprendere fino in fondo.
Patrick non lottava
contro le decisioni dell'altro solo perchè aveva paura di
perderlo seriamente, aveva paura che se avesse gli avesse chiesto di
passare una fottutissima vigilia di Natale con lui invece che con la
moglie, lui lo avrebbe lasciato o forse cancellato interamente dalla
sua vita.
Pete invece pensava
che quel comportamento era solo perchè a Patrick di lui
fregava poco e niente.
Era semplice sesso, un
sesso coinvolgente e appagante.
Era solo una serie di
istinti che lo inchiodavano e lo tratteneva lì, nel letto di
Pete o in una cuccetta di bus,niente di più.
Pensava che i sensi di
Patrick fossero drogati da Pete, ma solo per il gusto del fare un sano
e appagante sesso, niente amore o sentimenti.
Ed era per questo che
Pete si aspettava quelle semplici paroline da Patrick, quelle parole
che avrebbero distrutto non solo il suo perfetto Natale ma anche la sua
"perfettissima" vita, come la definiva Ashley.
Credendo
di sapere quello che ci aspetta
(ho voglia di)
vedendo come tutto cambia un'altra volta
chiedendomi se ancora tu mi stai ascoltando
(perdermi)
allora dimmi
che sei qui e non stai fuggendo.
Era il giorno di Natale,Patrick era convinto della sua decisione.
Sapeva benissimo il
futuro che gli si prospettava davanti se non lo avesse fatto,era sicuro
al cento per cento che il suo futuro avrebbe fatto schifo accanto ad un
uomo sposato e con un bambino piccolo.
Sapeva che non
avrebbero mai avuto una vigilia di Natale insieme,oppure un giorno del
ringraziamento o Dio solo sa cosa,perchè la moglie ed il
figlio sarebbero stati sempre lì,accanto a loro.
Non ci sarebbe stato
mai nulla di perfetto in quella relazione.
Avevano appuntamento a
casa di Andy,come ogni Natale, tutta la band e le relative
mogli,ragazze o ragazzi.
"Buon Natale Pat."
Pete lo aspettava poggiato sullo stipide della porta, sotto ad un
rametto di vischio.
Patrick aveva poggiato
le sue labbra su quelle del ragazzo, per poi sorridere amaro.
Quel sorriso che
faceva tanta paura a Pete.
"Ti devo parlare. Da
soli." aveva sibilato.
"Ok...Ragazzi andiamo
a cercare un self service di sigarette,torniamo subito."
Camminavano in
silenzio.
Nessuno dei due aveva
il coraggio o la voglia di parlare.
Solo dopo qualche
minuto Pat aveva cominciato a parlare.
"Pete.." sospirava
"è ora di finirla."
"C..osa?" il moro si
era fermato,lo guardava cercando di capire il motivo della sua
decisione,delle sue parole e del suo comportamento.
"Pete,credimi
è meglio così."
"è meglio
così per chi? Per te? Dimmi che non stai fuggendo,Patrick.."
"Non sto
sfuggendo,Pete. Sto solo cercando di farti capire che non
c'è futuro per noi. Sei sposato,hai un bambino! Io sono solo
il tuo fottutissimo amante che non ha posto nella tua vita per me."
Patrick sentiva le forze scendere fino a toccare il fondo,quelle parole
ferivano anche lui,eppure uscivano dalla sua bocca.
Pete voleva dire
qualcosa,ma era bloccato,aveva solo voglia di perdersi in quella
città per non vedere nessuno,per non dover fingere di essere
contento quando invece era distrutto,era come se il gelo che aleggiava
nell'aria era entrato nel suo cuore.
"Buon
natale,Pat."aveva sospirato,dopo avergli dato un pacchettino piccolo e
rosso.
Pat si era avvicinato
per l'ultima volta alle sue labbra,per poi lasciarlo andare
definitivamente via.
senza vestirsi di una calma sempre più apparente,
e non mi accorgo
che
io
sono il mio peggior nemico
un fragile gigante per
sociare i raggi del suo ardore.
Non appena Pete aveva girato l'angolo,Patrick aveva aperto il
pacchetto,dentro c'erano due biglietti d'aereo e un biglietto
più piccolo,scritto a mano dal ragazzo.
"Non avrei mai dovuto lasciarti
solo la vigilia di Natale,non avrei mai dovuto preferire mia moglie a
te.
Perchè si, forse tu non immagini neanche quanto tu possa
significare per me.
Non
sai nemmeno quanto possa rendermi felice, anche un singolo sorriso per
me significa molto.
Non
posso neanche immaginare come sarebbe la mia vita senza di te...
Questi
sono per la vigilia che non abbiamo passato insieme.
Buon natale Pat."
E allora Patrick
capiva,capiva che non aveva mai capito nulla del suo ragazzo,che non
era uno stupido titolo a legare due persone, ma l'amore.
E lui l'aveva
spezzato,come si può spezzare un ramo secco.
Capiva che il suo
nemico non era Ashley o il bambino che portava in grembo,era solo se
stesso.
Lui che si sentiva un
gigante in realtà non riusciva ad arrivare al di
là del proprio naso.
Lui aveva perso
l'unica cosa che amava,non poteva fare più nulla per
recuperarlo.
Note dell'autrice:
Bene,sono nuova in questo campo xD.
Seguo i FOB da anni,direi, ma non ho mai scritto nulla su di
loro,tranne forse qualche comparsa in FF sui Panic!.
Le ragazze che seguono da questa coppia da un pò possono
anche uccidermi,visto che non conosco benissimo i personaggi e questa
che ho dato è solo una mia visione dei loro caratteri.
Come avete letto dall'introduzione la canzone è dei Linea
77,gruppo che adoro ,soprattutto per i testi direi.
Non so cosa altro dire.
Lasciate qualche commento anche solo per uccidermi.
Un bacione.
Meggy.
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