Legami ricostruiti

di Fiore di Giada
(/viewuser.php?uid=695733)

Disclaimer: questo testo è proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Attendo.
Il mio sguardo si libra sull’azzurra infinità del mare, increspata da un lieve vento.
Cosa ne è stato di te, Maxi?
Sono riusciti a curarti?
La spada maledetta ti ha privato della vita?
No, non potrei accettarlo…
Ci siamo ritrovati da pochissimo tempo.
Ad un tratto, un rumore di passi attira la mia attenzione.
Mi giro e sei qui, accanto a me.
Le tue labbra si distendono in un sorriso e i tuoi occhi brillano d’una luce divertita.
Non sei una illusione, amico mio.
Allunghi la mano e io, con decisione, la stringo.
Sì, finalmente la nostra vita potrà riprendere.
Quell’incubo si è dissolto e il mio cuore è felice.
Andiamo. – mi ordini con tono gioioso.
Io, di scatto, mi alzo e ti abbraccio.
Poi, scherzosamente, immergo la mano nei tuoi capelli neri.
Ehi! Mi hai scompigliato i capelli! – urli con voce apparentemente irritata.
Mi fa piacere sentire la tua lamentela per i tuoi capelli, amico mio.
Potrò di nuovo scompigliarteli e prenderti in giro.
E tu potrai tentare di farmi a pezzi.
Sì, l'equilibrio si è ricomposto.
E, insieme, ci allontaniamo dal porto.




Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=3892002