UNA TELA DI RICORDI

di Andrea Di Bernardino
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Come sempre non riesco a spiegare
ciò che in fondo è normale,
oggi sono diverso 
pur essendo lo stesso.

Tu narravi di lui
in gran parte dei tuoi sogni,
mentre io scrivendo,
dipengevo solamente i contorni.

Ti immagino le mani e la faccia,
di quei sogni insani,
se ti sogno è perchè sono malato,
io so che siamo diversi, ma uguali.

L'amore in fondo altro non è
che un conoscersi, volersi,
per poi perdersi e rivolersi,
desiderarsi e solo alla fine stringersi.
 




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