Fandom:
The Witcher.
Personaggi:
Geralt, Jaskier
Words: 446
Rating:
verde
Contesto: prima
stagione
Disclaimer: i
personaggi non mi appartengono.
Note: Scritta
per il Drabble Event (27/03 - 29/03 2020)
del gruppo We are out for prompt con
il prompt : Geralt&Jaskier: "come
fai a cacciarti in queste situazioni?"; partecipa anche
all'event La corsa delle
Drabble&Flashfic [I Edizione] del
gruppo C'era una volta con un prompt...
Piccoli
e inaspettati
momenti di gentilezza
«Siediti,
Jaskier.»
Il
bardo solleva sorpreso il volto. Era stato così concentrato
sui
propri passi da non accorgersi che Geralt aveva fermato l'avanzare di
Roach ed era sceso da cavallo per avvicinarsi a lui.
«Cosa
fai? Ci siamo appena avviati!»
Geralt
lo afferra per un braccio e lo trascina verso il limite della
foresta.
«Stai
zoppicando. Siediti» ripete, il tono di voce burbero.
Jaskier,
per una volta, fa come gli viene detto.
Aveva
cercato di nasconderlo, ma la caviglia ha iniziato a fargli
più male
di quanto si era aspettato e immagina che se Geralt non se ne fosse
accorto, non ci sarebbe voluto molto prima che gli cedesse e lo
lasciasse a terra in mezzo alla strada.
Geralt
si siede sui talloni e con mani gentili – cosa piuttosto
inaspettata – solleva la caviglia infortunata per poggiarsela
sulle
proprie gambe. Dopo averla esaminata attentamente, prende una
scatoletta di legno dal borsello che porta legato in vita, la apre e
ci immerge dentro due dita, impastandole così di un
intruglio verde
e maleodorante.
Jaskier
storce il naso diffidente.
«Che
cos'è quella roba?»
«Pomata.»
«Ah,
ok.»
Inizia
a spalmargliela sulla pelle. Jaskier sibila al contatto.
«Sei
sicuro che sia una pomata? Sai, se mai volessi avvelenarmi, ci sono
modi molto meno dolorosi per farlo.»
«Non
mi tentare.»
Il
suo tono è quello di sempre, eppure Jaskier potrebbe giurare
di aver
intravisto un sorrisetto attraverso la chioma bianca dell'altro.
Quando
la sua caviglia è ormai tutta impomatata, Geralt chiude la
sua
scatoletta e la ripone con cura nel borsello. Poi alza il volto su
Jaskier, un cipiglio tra le sopracciglia.
«Come
fai a cacciarti sempre in queste situazioni?»
Lo
dice come se a fare certe cose Jaskier avesse un potere particolare.
Alza
le spalle e sorride sbilenco, cercando di assumere l'espressione
più
innocente che gli riesca.
«Sono
solo inciampato, Geralt. Giuro.»
Anche
se forse, ad inciampare, ha ricevuto un piccolo aiuto da un certo
marito scontento.
«Mmh.»
È
evidente che non gli creda, ma non inquisisce oltre. Lo aiuta poi ad
alzarsi allo stesso modo in cui lo aveva aiutato a sedersi, con una
presa ferma, ma gentile, sul suo braccio.
«Dobbiamo
muoverci.»
Jaskier
cerca di non mostrare il proprio disappunto. Non pensa però
di
riuscirci bene, non quando prova a mettere di nuovo peso sulla
caviglia e si lascia sfuggire una smorfia di dolore.
«Puoi
cavalcare Roach, per oggi.»
E
Jaskier sorride, divertito.
«Lo
sapevo che in fondo eri un tenerone!»
La
presa sul suo braccio si serra in una morsa dolorosa.
Ouch.
Ok,
a quanto pare ha già esaurito tutta la pazienza di Geralt
per la
giornata.
Anche
questa, dopotutto, è una delle sue doti migliori.
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