- mamma,posso avere un cane?-
- No-
-Perché no?-
- perché i cani sporcano, puzzano e hanno bisogno di
attenzioni. E poi non hai già il tuo bel pesciolino rosso?-
- Ma ti ho detto che mi impegnerò seriamente! E riguardo al
pesce….è morto due settimane fa –
- oh- shockata, la madre diede una rapida occhiata alla boccia di
vetro. Il pesce era ancora lì,a pancia all’aria.
Possibile che fossero…proprio due settimane che…?
-…..beh…. comunque la risposta è no-
- mamma?-
-si, Mail caro?-
- va cagare –
Era passato tantissimo tempo da quel giorno, eppure rodeva ancora.
- dove vai Matt? – Mello era piuttosto nervoso, non smetteva
di masticare la gomma.
- Ma dove vuoi che vada? A prendere le sigarette,no?!-
- senti, il cioccolato è finito e sta’ roba ha
già perso il sapore –
- ho capito, ho capito….ma perché ogni tanto non
muovi il TUO di culo?-
- Ovvio! Perché io sono più fig…- non
ebbe il tempo di finire la frase che una scarpa molto incazzata gli
chiuse quella boccaccia.
- ti ammazzo!-
- allora ci vediamo all’inferno- rispose Matt, che
era già arrivato giù dalle scale.
Per strada non c’era molta gente, e Matt finì le
sue commissioni in poco tempo. Mentre tornava a casa, si sentiva
seguito. Inizialmente pensò fosse Mello, che probabilmente
per vendicarsi l’aveva seguito con indosso un impermeabile e
gli occhiali da sole, magari iniziando a sussurrargli frasi degne di un
maniaco. Poi si sentì tirare a una gamba. No, decisamente
non è Mello.
- ehi, ma che caz..- esclamò il ragazzo, girandosi.
Davanti a lui c’era un cucciolo di labrador scodinzolante,
completamente ricoperto di fango
- Oh! E tu da dove sbuchi? Dalla pubblicità della Scottex?
Come sei carino! – i suoi occhi quasi brillarono.
Il suo piccolo sogno, quasi un desiderio proibito era
lì davanti. Matt senza nemmeno pensarci lo prese in braccio,
non curante del fatto che ci fosse una remota possibilità
che quel cane fosse di qualcuno.
- Bene piccolo…. ora verrai a casa con me…e
nessuno lo verrà a sapere…- sembrava un maniaco
intento a sedurre una bimba servendosi di una caramella.
Nonostante tutto arrivarono a casa incolumi, sebbene entrambi ricoperti
di fango.
Per arrivare in camera senza essere scoperto, Matt mise il cane sotto
la maglia.
- eh eh…ma che furbata….- si lasciò
scappare mentre saliva le scale, complimentandosi con sé
stesso per la geniale idea.
Era fuori discussione entrare nella sua camera, e Matt lo sapeva.
- Hmm…dobbiamo darci una ripulita, ma in camera mia
c’è Mello. Bene, direi di andare in camera di Near
-
Senza neanche bussare, il ragazzo entrò nella camera
dell’ albino, sempre con il suo fagotto dentro la maglia.
Stranamente era vuota….In ogni caso ora veniva il difficile:
superare il putiferio di giocattoli che c’era per terra per
raggiungere il bagno.
- dai bello, ci siamo quasi….argh…AHH! maledetto
Mazinga!Auch! maledetti Lego! Aaah…-
Dopo mezz’ora, il nostro prode eroe dai piedi doloranti
riuscì a raggiungere il suddetto bagno.
Era un bagno di piccole dimensioni, ed era COMPLETAMENTE bianco. Non
per niente era il bagno di Near!
Appoggiò il cane nel lavandino, e si cimentò
nella disperata ricerca di un asciugamano….si,
l’aveva trovato! Iniziò a strofinarlo contro il
cane, trasformando il bianco candido dell’asciugamano in un
marrone melmoso.
- ehm, matt…-
- ODDIO! Il cane parla! Che figata!stai a vedere che sono finito in uno
di quei film dove i cani parlano…?-
- no, senti…-
- oh,oh! Senti, ripeti quello che ti dico! I-O
S-O-N-O S-C-E-M-O...-
- senti, non è il cane che parla…-
- ah no?-
Un po’ amareggiato, il rossiccio si accorse di un movimento
sospetto da parte dell’asciugamano.
- ODDIO! L’asciugamano parla! Che figata!stai a vedere che
sono finito in uno di quei film dove gli asciugamani
parlano…?-
-No, non è l’asciugamano che parla….-
- ODDIO! Che figata! Stai a vedere che sono finito in uno di quei film
che…-
- IDIOTA!Sono io, Near!!-
E così il piccolo Near, per la prima volta in vita sua,
mandò la sua pacatezza a farsi un giro….
Insomma, non succede tutti i giorni di essere scambiati per un
asciugamano.
- scusa! Non è colpa mia se ti mimetizzi con
l’arredo!-
- lasciamo perdere…- il ragazzino dai capelli bianchi si
ricompose, assumendo la sua solita faccetta indifferente. Puoi anche
tirargli un ceffone, e vedrai che l’espressione non cambia.
- davvero? …Posso?-
No, mettiti in coda, Matt.
- Autrice di parte. Sai, credo proprio che andrò a
spifferare tutto a Roger. In fondo, i cani qui non sono ammessi-
- Non oseresti…..- il volto di Matt gocciolava di
saliva....una saliva molto felice e scodinzolante, ormai incurante di
quello che può riservargli il futuro.
- ….bleah. Bhè, ti lascio con il tuo amico
lingua-lesta. Io vado da Mello. Dovrebbe essere ancora in camera tua ad
aspettarti – Near uscì dal bagno.
Vedendolo frontalmente, non era nemmeno preso così
male…..solo che visto di schiena….
Poco dopo, anche Matt e il cane raggiunsero gli altri: questa volta il
cane sarebbe stato avvolto in un asciugamano ( quello giusto)
così che Mello non venisse a conoscenza del nuovo inquilino.
E nella REMOTA possibilità che Near minacciasse di parlare
spifferando tutto, Matt aveva già preso in ostaggio un paio
delle sue barbie. Vi chiederete, Near con delle barbie? Come?! Ebbene,
dovete sapere che pure i robot soffrono di solitudine….
Appena entrato Matt vide Mello spanciarsi dalle risate per un motivo
non molto noto.
- HA HA HA!! Oddio, Near! Hai una strisciata marrone su tutta la
schiena!!
- smettila…è solo fango…-
bisbigliò Near, con le guance tutte rosse.
- Oggesù!! Sembra che qualcuno ci si sia pulito il culo! ha
ha ha….oh, Matt, sei arrivato! Ce ne hai messo di tempo!-
- eh, si….mpff….HA HA HA!!!!-
Eh già, la ridarella è contagiosa. HA HA HA!!
- Bastardi. Comunque devo parlarti di una certa cosa,
Mello….-
- BARBIE FAIRYTOPIA!- strillò Matt
- Argh! Maledetto…- Near si morse la lingua, non poteva
cedere così.
-Ebbene…? Cosa devi dirmi,nanetto?-
- Vedi, Matt….-
- BARBIE DOLCE RISVEGLIO!-
- ugh! – ormai stava per cedere
- Allora?!- ormai Mello si era incurisito.
- Matt ha….-
- BARBIE TRAVESTITA!!-
-NOOOOO!! BARBIE TRAVESTITA NOOOO!!-
Il piccolo si avventò su Matt, strattonandolo e tentando di
procurargli qualche ematoma, con scarso successo.
- RIDAMMELA!! COME FARA’ MAZINGA SENZA LEI/ LUI?!-
- AH- HA! Mazinga, la vendetta ormai è vicina!! Muhaha-
Il cane, spaventato dalle urla, iniziò ad abbaiare e a
divincolarsi
- cos’è?-
I due litiganti si fermarono. E adesso?
- cos’è cosa?- Near evidentemente ci teneva molto
alle sue barbie.
- ho sentito abbaiare-
- oh Mello, lo…..sai che ti ho sempre trovato sexy- Matt
evidentemente ci teneva al cane.
- Eh?- Mello fece finta di non capire.
- Grrrr -
- che c’hai la raucedine? – Mello sta
volta non aveva capito sul serio.
- Era un ringhio sexy, ignorante-
- Questo si che fa arrapare – Near probabilmente NON ci
teneva più alle sue Barbie…( NON E’
VERO! N.d.Near)
- E con questo cosa vorresti insinuare?!-
Matt si era agitato troppo, e il cane, ormai stufo di tutto quel
vociare, scese giù dal suo nascondiglio.
- KYAAA!!!! UN TOPO!!!- strillò Mello saltando sopra il
letto, terrorizzato.
- è un cane, beota! –
- lo sai benissimo che sono allergico ai gatti!!-
- ma se ti ho detto che è un cane!-
- come ti salta in mente di portare a casa un pappagallo? Con tutta
l’aviaria che c’è in giro!
- MA CI VEDI?!? È UN CANE, SCEMO!-
- ah……guarda che lo sapevo benissimo –
ricomponendosi, Mello scese dal letto.
- ma scusa, questo cane non ha un padrone?-
- L’ho trovato io, quindi me lo tengo!-
Ottimo ragionamento, Matt.
- ma se ha la targhetta con l’indirizzo - come sempre, Near
se la godeva nel fare il saggio.
Matt tolse il collare al cane, e lo gettò dalla finestra.
- io non vedo nessuna targhetta-
Si sentì uno schianto, come la caduta di un platano.
- mi sa che hai beccato qualcosa- osservò Mello dalla
finestra.
- qualcuno, vorrai dire – lo corresse Near.
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