ALCOHOL, LOVE AND CIGARETTES
ALCOHOL,
LOVE AND CIGARETTES
Primo
pacchetto: Camel
Le
prime sigarette che cominci a fumare e di cui ti innamori,
letteralmente, sono le Camel.
Le
Camel che la Silvia ruba dai pacchetti di sua mamma e che non
sopporta.
Le
Camel che costano un casino ma che sono troppo buone.
A
un certo punto, non ti ricordi neanche perché né come,
decidi che è ora di comprarti un pacchetto tutto tuo dopo aver
scroccato paglie in giro a mezzo mondo. Arrivi al distributore
automatico e le vedi: Le Camel. Che, però, costano quattro
euro e venti. Comeeee? Ci sono sigarette che costano tre euro e
sessanta e le tue amate Camel costano di più. Quasi troppo di
più ma, per fortuna (?) trovi un passante disposto a darti
dieci centesimi. E il primo pacchetto di Camel della tua vita è
fra le tue mani. Incredibile ma vero riescono a durarti una settimana
e ancora ce n’è circa la metà…
Venerdì
decidete di andare a Lido di Classe dalla Linda, tu e la Silvia.
Incredibilmente, riesci a convincere sia i tuoi che i suoi genitori a
venirvi a prendere e ad andare a Cesenatico per cena e dopo cena. E,
cosa ancora più incredibile, riesci a convincere Franco a
venire giù al mare per farvi un giro a locali. La giornata
passa veloce, per te, che hai la testa persa fra le nuvole e che non
ti accorgi di quasi nulla: la Silvia che cerca di scappare a nuoto
verso la Croazia, la Linda che litiga con i suoi orecchini e decide
di comprarne di nuovi e neanche della figura di merda che hai fatto
andando a sbattere contro quello che è un gran figo, o almeno
così ti dicono…
A
cena mangi molto in fretta e ti gusti tutto pochissimo nonostante tu
sia cosciente del fatto che senza la Silvia non vai da nessuna parte
e che lei stia andando con tutta calma… Appena finite di
cenare partite con la scusa che “andiamo a farci un giro, ci
sentiamo sulle undici!” e tu parti in quarta ma quel bradipo di
Silvia che ti porti dietro va ai cinque centimetri all’ora. La
sproni un po’ (“dai che ci prendiamo il gelato!”) e
in quattro e quattr’otto siete sotto il grattacielo, luogo
dell’appuntamento. appena lo vedi arrossisci, sbianchi, sospiri
e le farfalle nello stomaco cominciano a fare un po’ quel che
vogliono rischiando di farti rimettere tutto quello on cui hai
cenato.
La
serata scorre tranquilla e la cosa che sai per certo è che
avete riso come dei cretini tutto il tempo… A un certo punto
viene proposto il caffè degli artisti e siete tutti concordi
anche se la strada è lunga.
Quando
arrivate, guardate tutti il menù per un gran pezzo poi
decidete cosa prendere: Alex un cocktail strano con un odore
preoccupante, Frnaco un hamburger e un boccale di birra, la Silvia
opta per un caffè perchè se no rischia di addormentarsi
sul tavolo e tu ti prendi una bottiglia di birra. Appena finito di
ordinare Alex fugge in bagno e tu fuori a fumare una Camel. Tuo
cugino* (quello senza problemi di incontinenza) parla un po’
con la Silvia poi senti distintamente che le chiede che cosa fai
fuori. Lei non sa esattamente cosa rispondere poi tu metti la testa
dentro e la togli dall’imbarazzo dicendo un “Fumo,
coglioni!” per poi tornartene fuori. Franco ti raggiunge fuori
e ti chiede:
-Da
quant’è che fumi? Mi fai fare un tiro?- Lo guardi e con
una voce un po’ dispettosa gli rispondi a tono con un:
-Ma
tu non era quello che non fuma per paura del cancro?- Lui ti sorride,
ti prende la sigaretta dalle dita (che, fra parentesi, è tutta
sbavata…), se la mette in bocca e fa un tiro. Poi ti ripassa
la sigaretta e, sempre sorridendo, ti dice:
-Per
una persona speciale faccio anche cose impensate…-
Poi
torna dentro con un’uscita ad effetto e ti lascia li
imbambolata a tirare da quella sigaretta solo perché l’ha
fatto anche lui… Quando torni dentro, Franco ti sorride e tu
non puoi fare a meno di rispondergli mentre le farfalle si scatenano
ancora una volta a ritmo con il tuo cuore…
Secondo
pacchetto: Lucky Strike
E’
inverno e come da tradizione sei in montagna, in Trentino a passare
il ponte della Madonna del Fuoco a sciare. Quest’anno è
un po’ particolare: c’è Franco in montagna che
viene a trovarti tutte le volte che può e che esce (o rimane
in casa, a seconda) con te e i tuoi amici tutte le sere. Una delle
ultime sere siete andati a pattinare sul ghiaccio e lui si è
tirato indietro sostenendo che non sapeva fare. All’inizio
volevi disertare anche tu ma poi i tuoi amici sono riusciti a
convincerti e speri vivamente che lui e gli altri disertori non si
siano messi a sedere sugli spalti…Più che altro perché
sai che farai figure di merda su figure di merda non sapendo
pattinare molto bene e non vorresti che lui ti veda… Per
fortuna va tutto decentemente bene: metti il culo per terra solo tre
volte e per due volte hai una scusa più che decente. Dopo
un’oretta vi siete decisamente stancati e decidete di andare
dalla nonna dove vi sedete a un tavolino fuori e ordinate la birra.
Dopo un po’ tuo cugino scompare e lo segui con lo sguardo.
Quando non puoi più vederlo ti alzi con una scusa un po’
banale e lo segui. Lo trovi che fuma una Lucky Strike e rimani un po’
perplessa. Ti avvicini e gli chiedi:
-Da
quant’è che fumi? Posso sentire le Lucky?- Sai
perfettamente che è una scusa per rimanere con lui e per
parlargli anche perché le Lucky sono le sigarette della Silvia
e le hai sentite più di una volta…!
-Ehy,
ma tu non avevi smesso di fumare?- Lo guardi, sorridi e
improvvisamente ti ricordi di Cesenatico:
-Per
una persona speciale faccio anche cose che non dovrei…!- Ti
guarda un po’ poi capisce e lo applaudiresti per l’idea
geniale che ha avuto, se non fossi troppo impegnata a baciarlo…
Terzo
pacchetto: Chesterfield
Le
Chesterfield sono le sigarette che hai ricominciato a fumare da
quando lavori all’Anfas. Hai sempre con te un pacchetto di
queste strane sigarette mai sentite perché ti scoccia andare
in giro a scroccarle…
Stai
andando in tram a Cesena dove abita Franco, la Silvia è seduta
nel posto di fronte al tuo, vicino a lei la Matilde e al tuo fianco
Giuseppe. La scusa è andare a fare shopping ma sai
perfettamente che non comprerai nulla perché hai un
appuntamento con Franco. La Silvia ti segue per forza d’inerzia,
in pratica, e anche perché sarebbe sospetto se andassi a
Cesena da sola. Gli altri due se li è portati dietro per non
rimanere da sola anche se, molto probabilmente, Giuseppe avrà
da fare: c’è la band di Francesco che suona a Cesena
questa sera e la missione è farli incontrare, da quel che hai
capito…
Non
ti interessa più di tanto, in fin dei conti…
Arrivate
che sono le tre e un quarto e tu corri via, in pratica, visto che vi
dovete vedere alle tre e mezza nella piazza principale. I tre ti
guardano perplessa e poi la Matilde e la Silvia prendono Giuseppe e
comincia a portarlo in giro alla ricerca dell’uomo assurdo
quindi ci hanno fatto poco caso, no??
……
Un po’ di
tempo dopo… Anzi, abbastanza tempo dopo……
Chi
è stato quel genio che ha detto che dopo il sesso ci sta
benissimo una sigaretta? Non te lo ricordi e poco ti importa…
Sai soltanto che, nel letto matrimoniale di casa di Franco, con le
lenzuola un po’ ovunque e la camera piena di vestiti tirati per
aria, la cosa ti viene naturale e quando tuo cugino te la prende
dalle labbra, da un tiro e poi ti bacia, non ti passa assolutamente
per la testa che tutto quello non va bene, non è giusto, è
immorale o quant’altro…
E’
solo una sigaretta, no? Che poi stia seguendo un pomeriggio di sesso
è tutta un’altra cosa…
NOTE:
*Franco
e Alex sono i cugini della protagonista, quella che parla in prima
persona per tutta la storia...
|