Don't Jump Gustav
Ero
circondata dal buio, ora niente aveva più senso, non avevo
altra ragione di vita che non fosse lui.
La
mia paura più grande stava per avverarsi e un senso di
malessere mi aveva invasa completamente. Vicino a me c'erano Bill e
Giulia che come me guardavano impietriti Gustav sul cornicione di
quel grattacielo. Erano entrambi spaventati e non sapevano come fare.
Il
vento soffiava tra i miei capelli freddo e leggero. Guardavo da
lontano il ragazzo che amo, fermo immobile che osservava il mondo che
per tanto tempo era riuscito a sopportare senza essere mai in
disaccordo per niente.
Lo
stress era diventato troppo, le fans avevano incominciato a non
tenere più conto del batterista e del bassista dei Tokio
hotel, dando solo attenzione ai due gemelli.
Georg
era riuscito a superare questa cosa l'aiuto dei suoi amici e con la
forza di volontà. Anche Gustav c'era riuscito, uscendo da
quello situazione che tanto odiava. Quello che però nessuno
sapeva è che aveva deciso di lasciare quel mondo per seguire
me, ormai diventata la sua ragazza.
Io
ignara dei fatti realmente accaduti lo lasciai pensando di essere la
causa del suo improvviso insuccesso.
Gustav
distrutto da questa storia non resse più decidendo di andare
nel posto dove mi aveva conosciuta, il grattacielo di Spring nicht.
Io già lo conoscevo, ma lui non conosceva me.
Poi
in una sera accadde tutto. Io ero a casa di Giulia ancora di strutta
per averlo lasciato. Poi la chiamata. Il mio cellulare squillava
imperterrito, era Bill e questo mi preoccupò. In un primo
momento esitai a rispondere, ma la sensazione che fosse accaduto
qualcosa di brutto era più forte della mia volontà.
Risposi.
Non feci neanche in tempo a parlare che la voce di Bill incominciò
a rimbombarmi nell'orecchio. Urlava, piangeva e continuava a ripetere
il mio nome senza dire niente altro. La paura incominciò ad
invadermi e un sussurrò usci dalle mie labbra.
-Gustav...-
dissi aspettando una risposta da parte del moro.
-è
sul grattacielo di Spring nicht, ti prego vieni qua!- continuava a
piangere, era agitato e molto spaventato.
Non
dissi niente ma le parole di Bill furono sufficienti a farmi correre
da lui. Giulia che aveva sentito la chiamata impallidì,
pensando all'amico ormai a lei caro.
Mentre
correvo avevo l'impressione che le mie gambe andassero da sole, che
correvano verso di lui, però, più mi avvicinavo più
mi sembrava di morire.
Salì
le scale sempre correndo, non ero stanca, il solo sapere che dovevo
arrivare su quel tetto mi bastava.
Appena
lo vidi in bilico su quel cornicione mi senti morire e le gambe
cedermi. Bill mi prese da dietro cercando di tenermi in piedi. Le
lacrime incominciarono a rigarmi il viso fino a bagnarlo
completamente. Feci un piccolo scatto per correre da verso di lui, ma
venni fermata da Bill e Giulia che mi tenevano ferma.
-lasciatemi
andare!- incominciai ad urlare cercando di divincolarmi dalla loro
stretta.
-Gio
se tu va li da lui è probabile che si butti veramente, cerca
di ragionare!- mi disse Bill
cercando di calmarmi.
-ti prego
calmati- mi dice Giulia abbracciandomi e cercando di calmarmi invano.
Appena mi
tranquillizzai un po' alzai lo sguardo cercando di emettere qualche
suono, in un primo momento senza successo.
-ti prego
non farlo- gli dissi cercando di trattenere le lacrime a stento.
-ormai
niente a più senso, adesso che non ci sei più-
sussurrò, gli altri dovevano sforzarsi per capirlo, ma io lo
sentivo forte e chiaro.
-ma io ci
sono e ci sarò sempre per te!- dissi incominciando a piangere
senza mai fermarmi. Lui non mi rispondeva più, non parlava,
non si muoveva e questo suo comportamento mi stava uccidendo.
-un
amore nato per caso, ma destinato a durare per sempre-
mi disse facendomi capire, quella che ormai, era la sua decisione
finale.
In quel
momento lo vidi che si girò verso di me, dando le spalle al
vuoto. Lentamente incominciò a sbilanciarsi all'indietro, fino
a non toccare più il suolo. Bill e Giulia erano impietriti da
quella scena e io colsi l'occasione per districarmi dalla loro presa
e correre verso il cornicione per poi buttarmi giù con lui per
raggiungerlo.
Appena
arrivai da lui lo abbracciai dandogli tutto l'amore possibile,
-Ich liebe
dich!- gli dico stringendo ancora di più la presa.
Lo senti
sorridere e questo a sua volontà mi strinse dandomi un ultimo
tenero bacio e forse anche quello più bello. In quegli ultimi
secondi vidi passare nella mia mente tutti i momenti fantastici che
avevano passato, il nostro primo bacio, il primo ti amo e la mia
prima volta con lui.
-per
sempre- ci dicemmo in coro prima della fine.