Attorno a me è tutto buio. Non ci sono voci, come non ci sono ombre. Non ci sono luci, come non ci sono rumori.

Niente di niente.

Vuoto. Silenzio.

Il buio nero più immenso che possa esistere.

Mi avvolge in un abbraccio da cui voglio solo scappare, e fuggire senza una vera e propria meta. Mi stringe a sè, mi comprime quasi come se voglia soffocarmi. E ci sta riuscendo alla grande, mi sento soffocare. Sto affogando e non riesco a riemergere.

Non so dove io sia. Non ho la minima idea di dove io voglia andare. Io voglio solo che cessi, che questa sensazione di inadeguatezza, vuoto e solitudine, finisca per dissolversi una volta per tutte, senza lasciare tracce. Cicatrici.

Io voglio solo che questa melma nera che mi avvolge se ne vada per sempre, permettendomi di tornare a respirare.

Io voglio solo tornare a sentire cosa significhi essere viva come una persona reale, e non come un semplice ammasso di atomi che percorre lo stesso circuito giorno dopo giorno.

La melma preme contro la mia pelle impedendomi di sentire ogni cosa, e non se ne va, non cessa di esistere.

Rimane lì, inerte alle mie urla mute, immune alle lacrime che non scorrono più sul mio viso, e fanno spazio al solito sorriso luminoso, l'unica vera luce in quella stanza ghermita di persone che ballano corpo contro corpo, che urlano a squarciagola le parole di un'altra canzone di cui non conoscono il significato. Le loro urla di felicità. I loro sorrisi, le loro risate.

La loro spontaneità e leggerezza.

Perché tu non sei così? Perché non sai essere normale?

E lui rimane lì ad avvolgermi in quell'agghiacciante abbraccio che mi rende sempre più rigida, secondo dopo secondo.

Lui, la melma nera, il buio immenso.

Tutto così buio, ma così affollato.

Tutto così silenzioso, ma così rumoroso.

Cesserà mai?