PROMP ESTIVO:
Ranma, coppia a piacere e genere a piacere: “si dice che sia romantico quando due persone si trovano sotto al solito ombrello”
Di ombrelli condivisi, pioggia, incavolature e vittorie sleali…
Due stupidi, ecco cosa erano.
Ai lati opposti del porticato della scuola, si scrutavano di sott’occhi.
Diluviava. E no, lei non avrebbe ceduto per niente al mondo.
Mosse con mano nervosa il suo ombrello, l’unico che avevano per tornare a casa, mentre con l’altra reggeva il cellulare, giocherellandoci pigramente.
Sarebbe stato giusto, dannatamente giusto, lasciarlo lì, a sbuffare in un angolo e ad attendere che quel maledetto acquazzone passasse. Oppure che si decidesse a camminare sotto l’acqua, trasformandosi in una ragazza. Ben gli sarebbe stato… o, forse, no.
Si morse il labbro nervosa.
Fallo, Akane! Sei cretina? Perché stai fingendo di rispondere a dei messaggi, pur di non lasciarlo lì?
-Oh, al diavolo!- sbottò a voce alta, senza rendersene conto.
Si irrigidì. Kami, aveva urlato, seriamente?!
Sentì Ranma ridacchiare.
Sì, maledizione, l’aveva fatto. Le guance si imporporarono e sbuffò.
-Che hai da ridere? Non dovresti chiedermi scusa, invece che fare il cretino?- sbraitò, voltandosi, pronta ad affrontarlo.
Gli occhi blu del ragazzo brillarono.
-Così, hai ceduto. Mi hai parlato per prima-
Akane arrossì.
-E a-allora?- balbettò.
Lui si avvicinò con grazia felina, lento, inesorabile.
Sentì il fiato bloccarsi in gola e quel maledetto, maledettissimo cuore, partire all’impazzata.
Oh, se era un traditore. Stupido organo inutile.
-Allora…- sussurrò Ranma, chinandosi su di lei e sfilandole piano l’ombrello dalla mano -… non sei più arrabbiata. Non così tanto da non poter condividere con me questo- concluse, aprendolo.
Akane boccheggiò.
-E invece sì, che lo sono- rispose piccata, ma con voce incerta. Tremante. Innamorata.
Lui sorrise, chinandosi ancora, depositandole un leggero bacio sul naso.
-Sicura? Si dice sia romantico, quando due persone si trovano sotto al solito ombrello. E questo è il nostro solito ombrello- mormorò con voce arrochita, scendendo ancora un poco, fermandosi a pochi millimetri dalle sue labbra.
-Ti odio, quando fai così- bisbigliò Akane, senza alcuna traccia d’astio, mentre sul suo viso iniziava a sorgere un sorriso.
Ranma la strinse a sé con un braccio e ridacchiò.
-Lo so. È perché vinco io- disse, prima di sugellare la sua vittoria con un bacio.
Ebbene sì, è proprio una sciocchezza. Una piccola flash, ma.... mi sono divertita a scriverla! Adoro renderli più maturi del manga, con quel passo in più.
E poi, diciamolo, immaginare Ranma sexy e decisamente sveglio... è sexy XDDD
Spero queste poche righe vi abbiano regalato una piiiiiiiiiccola emozione!!
Un abbraccio e buona estate!!
manu
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