Artista che cerca la sua vocazione

di Ciulla
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ARTISTA CHE CERCA LA SUA VOCAZIONE



Artista che cerca la sua vocazione,
la tela era intonsa e aspettava un destino,
e solo quando l’hai riempita di rabbia
e di inchiostro color rosso mattone,
ti sei reso conto che schifi il colore;
un po’ come quando hai cercato di amare,
e solo dopo che ci sei riuscito
hai capito di odiare l’amore.

Artista che cerca la sua vocazione,
il pezzo di marmo era fermo e attendeva,
mentre tu, la mano incerta e tremante,
distruggevi frammenti con violenza
cercando le forme che ti nascondeva;
un po’ come quando scalfisci la gente,
distruggendo frammenti di pazienza,
fino a quando non rimani solo.

Artista che cerca la sua vocazione,
il tuo microfono tace abbandonato,
fra gli spartiti che non sai leggere,
gli strumenti che non sai suonare,
e le lezioni che altri hanno pagato;
un po’ come quando hai avuto un dono
che imploravi piangendo, da bambino,
ed era già rotto il giorno dopo.

Artista che cerca la sua vocazione,
il foglio era bianco e aspettava dei versi
che tu, scrittore novello e ignorante,
ti accingevi a vergare con presunzione,
senza nemmeno aver mai letto un classico;
un po’ come in tutte le cose che fai,
sempre, immeritatamente, arrogante,
fino a quando non rovini tutto.

Artista che cerca la sua vocazione,
forse la tua vocazione è proprio questa:
distruggere tutto quello che sfiori,
sempre solo a cercar la tua passione,
qualcosa che nemmeno sai se esista;
perché in questa tua ricerca infinita,
hai mai provato a pensare che, forse,
non hai la vocazione dell’artista?




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