Epilogo
E, se ci
pensi bene,
di solito chi rimane vittima di droghe o altro è
perché è talmente tanto buono
da non riuscire a ribellarsi.
[evelyn80]
Anche i pensieri cominciano a pesare insieme alle palpebre.
Il mio cuore pesa.
Il mio corpo pesa.
E in fondo cosa sono stato durante questi ventun anni per le
persone che mi hanno circondato, se non un peso? Un
triste fardello,
troppo lento e ingenuo per stare al passo col mondo in cui mi sono
ritrovato a
vivere.
Mi sono messo l’anima in pace e ho perdonato tutti, anche
coloro che mi hanno odiato e fatto del male: non è colpa
loro se sono finito
qui, su questo pavimento duro e freddo, con le vene consumate
dall’eroina e le cellule
consumate dalla malattia.
L’unico da biasimare sono io, soltanto io; troppo debole per
reagire al dolore, troppo stupido per capire che l’apparente
benessere
provocato dalla droga mi stava in realtà uccidendo, troppo
egoista per riuscire
a tenere strette le poche persone che mi hanno amato.
Sento il respiro corto. L’ago mi pizzica ancora la pelle,
laddove
l’ho conficcato.
Tento di riaprire gli occhi. Mi pesa come sollevare un
macigno, mi stanca. Le mie pupille si scontrano con
l’oscurità, ma a me
sembra comunque troppo accecante.
A questa vita mi ci sono aggrappato come ho potuto, ho
sorriso fino a creparmi le labbra, ho amato fino a sgretolarmi il
cuore, ho sopportato
la sofferenza finché non mi ha tolto il respiro. E infine ho
ceduto, mi sono arreso,
ho riconosciuto di essere un vinto. L’ennesima
fioca luce che si spegne
senza lasciare traccia.
E ora la morte non mi fa più paura, anzi: la cerco, la
voglio, la desidero. Perché dopotutto le sono sempre
appartenuto, è quello il
mio posto.
Sorrido appena, per l’ultima volta,
mentre un
opprimente torpore mi assale. La sento ancora, la dolce e calda
sensazione dell’eroina
che mi scorre dentro e mi culla lentamente verso il tanto agognato
oblio.
Serro le palpebre per l’ultima volta – nessuno
vedrà più il
cielo e la tempesta dentro le mie iridi.
Sono pronto. O forse non lo sarò mai.
Me ne vado amando zia Maura.
Me ne vado amando Ethan.
Me ne vado amando Cheryl.
Me ne vado amando tutti i miei amici, tutti gli sguardi
che ho incrociato, tutti i sorrisi che ho ricevuto, tutte le lacrime
che ho
asciugato.
Me ne vado amando la musica.
Me ne vado amando perfino Maggie e Stan, e tutte quelle
persone che – come loro – mi hanno preso a calci il
cuore.
Me ne vado amando la vita, anche se lei non mi ha mai
voluto e non mi ha mai ritagliato un posto tra i suoi figli.
Me ne vado amando, perché è
l’unica cosa che so fare.
Qualunque cosa ci sia dall’altra parte, spero abbia
il
volto di mia madre.
Note:
Se dicessi che
scrivere questo epilogo è stato straziante,
sarebbe un eufemismo.
Mi ha
semplicemente distrutto.
Ci ho
impiegato tre lunghissimi mesi e mezzo per prendere
coraggio e buttarlo giù, perché la sola idea mi
toglieva il respiro. La verità
è che, quando ho cominciato a scrivere questa raccolta, non
avevo idea che Ives
mi sarebbe entrato tanto nelle ossa, nel cuore e nell’anima.
È partito tutto
come una normale storia, è finito per essere uno dei
tasselli più importanti della
mia vita.
E raccontare
di lui nei suoi ultimi attimi mi fa piangere. Mi
fa male. È quasi come perdere un figlio.
Cos’altro
posso aggiungere? The Last Remaining
Light,
con tutti i suoi difetti e le sue imperfezioni, rimane uno dei progetti
più
difficili, impegnativi, importanti e dolorosi da portare a termine. La
porterò sempre
sempre sempre nel cuore.
Ringrazio dal
profondo del cuore coloro che hanno avuto il
coraggio di arrivare fino in fondo, di emozionarsi, disperarsi e star male con
me.
Ringrazio evelyn80, Juriaka, Kim
WinterNight e
Sabriel_Little
Storm per esserci state sempre, per aver creduto in me e
aver vissuto questo
viaggio – voi siete coloro che hanno sentito, forse
più di tutti, Ives sulla vostra
pelle; lo avete scoperto, conosciuto e, spero, amato insieme a me.
Ringrazio, per
questo capitolo in particolare, nuovamente Evelyn
per avermi concesso di utilizzare la citazione che trovate a inizio
capitolo: mi
scrisse questa frase in una risposta a recensione e ne rimasi
profondamente
colpita.
Grazie a _EverAfter_ per la
profondità e il trasporto con
cui si è immersa in questa storia; ringrazio mystery_koopa per il
suo contest e
ringrazio anche Carmaux_95,
Carme93, Elise Brown e sangue di nephilim
per aver lasciato
un commento.
Grazie ai
lettori silenziosi, a chi ha aggiunto la storia
alle liste e chiunque si trovi qui per un motivo o per un altro, anche
solo per
sbaglio.
Spero che
dentro tutti voi, in un angolo remoto del vostro
cuore, sia rimasto impresso un frammento di Ives.
GRAZIE
♥
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