The predator becomes prey

di efferey
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#01 Backstory
The predator becomes prey
Suigetsu Hozuki



Il sorriso ghignante dell’albino è il suo punto distintivo.
Incapace di sottostare alle regole, strafottente, sagace ma soprattutto con la passione per il tagliare le cose.
Ecco chi era Suigetsu Hozuki, ultimo, ormai, membro del Clan Hozuki.
Avrebbe tanto voluto distruggere e mutilare, com’era solito fare, quei due uomini che gli stavano intralciando la strada. Nessuno dovrebbe osare mettersi dinnanzi ad un nukenin, men che mai dinnanzi a lui. Nonostante il sorrisetto stampato sulle labbra sente dentro di sé una grandissima rabbia, che cerca di celare con tutto sé stesso, perché dentro di sé è ancora fresca la morte del fratello. Nessuno dovrebbe morire così giovane, men che mai uno spadaccino della nebbia promettente tanto quanto lo era lui.

« Allora, ti vuoi togliere di mezzo, brutto moccioso? »
E’ così che lo chiamano, riferendosi naturalmente alla propria dentatura affilata, proprio come quella di uno squalo, ennesimo segno distintivo di quel clan ormai in rovina. Ma a lui quegli insulti neanche lo colpiscono, sono noiosi e non sembrano sortire l’effetto giusto.
Lui vuole solamente farli a pezzi, com’è giusto che sia, ed infatti con in mano una banale spada rubata al primo stolto shinobi ormai a terra immerso in una pozza di sangue, ecco che s’avvicina lentamente agli altri due.

« In realtà siete voi ad essermi d’intralcio, stronzi. »
Sussurra più rivolto a sé stesso che agli altri prima che entrambi partano all’attacco verso di lui.

 

La bibita fresca aromatizzata alla frutta che sta bevendo è esattamente quel che ci vuole per mantenersi idratato, specialmente dopo un combattimento che l’ha visto costretto ad utilizzare la propria tecnica speciale.
Era divertente vedere le facce stupite mentre appariva alle proprie spalle e tagliava loro qualche arto con un singolo corpo. E poi quello per Suigetsu era semplicemente allenamento.
Di tornare a Kiri non se ne parlava, anche perché ormai aveva sfregiato il proprio copricapo e lui, ormai, aveva una nuova ed importantissima missione personale: vendicare suo fratello e recuperare tutte le Katane dei Sette Spadaccini della Nebbia.
Un progetto ambizioso, ma in fondo lui era Suigetsu Hozuki, avrebbe potuto fare qualsiasi cosa se solo ne avesse avuto davvero voglia.
E di impossessarsi di quelle spade era più che disposto ad impegnarsi.

« Meh—… speravo che tagliarvi la testa sarebbe stato più divertente ed invece è stato noioso. Non avete neanche urlato. »
Ammette, anche abbastanza ironico, mentre indica i corpi ormai senza vita gettati ad i suoi piedi, incurante di quanto appena fatto, come se fosse l’azione più normale di sempre.
« Noiosi. Tsk. »
Si limita, così, a dare un calcio ad uno dei corpi prima di rimettersi in piedi e sogghignare decisamente soddisfatto del proprio lavoro. Magari avrebbe trovato altro da fare, anche perché quella giornata era stata alquanto produttiva.
Così, con l’animo leggero e ben idratato, ecco che l’albino riprende la sua marcia, incapace di voltarsi indietro.
Ma troppo concentrato sul proprio futuro non nota la figura del serpente che lo segue sguisciando nell’ombra, senza farsi vedere.
Ed è stato allora che lo squalo da predatore divenne preda del Serpente.





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