Fic1
Iniziò, come tutte le cose importanti, quasi per caso.
Non per un fortuito incidente, nè per un' incomprensione, e
stranamente neppure per scherzo. Se anni dopo qualcuno avesse
domandato ad uno qualunque degli interessati, probabilmente
questi avrebbe risposto che tutto aveva avuto inizio per noia.
La donna ideale
1 Settembre 1976
L'anno scolastico era cominciato esattamente come i cinque
precedenti. L'Espresso era partito puntuale alle 10,00 del primo
settembre, dal solito binario 9 e 3/4.
Il solito scompartimento, subito dietro la carrozza del
personale (quello quindi più vicino al punto di partenza del
carrello dei dolci), era vuoto quando i Malandrini vi presero
posto.
Sul binario, subito fuori dal finestrino, le solite scene.
Ragazzi e genitori indaffarati a caricare i pesanti bauli,
compagni che si ritrovavano e si salutavano, un rospo sfuggito a
chissà chi che saltellava indisturbato da un baule all'altro,
per finire poi sulla testa di un'indignata strega dai capelli
ispidi.
Sulla banchina affollata, i genitori di James e Peter
salutavano e gridavano le ultime raccomandazioni mentre il treno
si metteva in moto rumorosamente.
-Comportati bene!-
-Hai preso il calderone?-
-James, ti giuro che se mi arriva una lettera dal Preside
prima di una settimana, ti puoi scordare il Quidditch per tutte
le prossime vacanze!-
-Cerca di seguire le lezioni, anche Incantesimi! E scrivi
tutti i giorni!-
Sirius riconobbe immancabilmente le voci, anche se non
guardava minimamente dal finestrino. La madre di James, così
gentile. Il padre di Peter, sempre ansioso (tra tutte le cose
possibili, il calderone! Neppure Codaliscia poteva dimenticarsene!).
Poi il padre di James e le sue vaghe minacce. Sirius non aveva
dubbi che Silente gli avrebbe scritto entro la fine della
settimana, e neppure che le vacanze sarebbero state all'insegna
del Quidditch per Ramoso. E infine l'apprensiva minuscola madre
di Peter, un' ex Corvonero che aveva la fama di essere stata la
migliore studentessa di Incantesimi a memoria di mago.
Come ogni anno, si sforzò di tendere le orecchie al di sopra
del rumore del treno e del vociare della gente, e come ogni anno
non riuscì a sentire la madre di Remus che, un po' in disparte,
sussurrava al figlio un timido "ti voglio bene",
percepibile solo dalle orecchie più che fini di un licantropo.
Ma, come al solito, sentì Lunastorta rispondere "anch'io"
con voce chiara prima che di sedersi di fianco a lui.
Il treno era partito.
Come al solito. E come al solito nessuno dei parenti di Sirius
si era degnato di venirlo a salutare. Non che gli interessasse.
Aveva trascorso l'ultima settimana di vacanza a casa di James
insieme a Remus e Peter. Si erano divertiti come pazzi, avevano
trascorso insieme la luna piena (i genitori di James sapevano
degli Animagi.) e si erano rimpinzati del buonissimo gelato che
la signora Potter faceva personalmente. Avevano festeggiato
insieme il compleanno di Remus. Avevano visitato Diagon Alley,
fatto acquisti, ed erano andati a vedere l'amichevole dei
Tornados contro la squadra Medimaghi Dilettanti (320 a 70. Tutto
l'incasso era devoluto al reparto 'Morsi gravi' del San Mungo.).
Insomma, una settimana perfetta. Si erano recati insieme alla
stazione quella mattina, e i genitori di Peter e la madre di
Remus erano venuti a salutare i figli. Ma nessuno era venuto per
Sirius, e nessuno si stupiva per questo (sebbene Sirius sapesse
che la madre di James non aveva probabilmente smesso un attimo di
cercare i signori Black nella folla con lo sguardo.).
Sirius cercò inutilmente una posizione comoda sul sedile. Di
fianco a lui Remus stava già togliendo dalla borsa consunta un
grosso libro intitolato "I demoni acquatici: un
approfondimento. Completo di lista degli incantesimi inefficaci.".
Il mago cercò il segno, e cominciò a leggere, ma venne subito
interrotto.
-Ehm... Remus?-
La vocetta di Peter ruppe il silenzio. Sirius vide che l'amico
aveva preso penna e pergamena, e si era appoggiato su un grosso
libro. Sogghignò. Come al solito, Codaliscia non aveva finito i
compiti.
-Dimmi, Pete.- Remus, sempre educato, distolse l'attenzione
dal suo libro.
-Mi sono accorto di aver dimenticato di fare il tema per
Vitious. Mi puoi dare una mano?-
Sirius sogghignò, James fece un sospiro esagerato e persino
Remus scosse la testa divertito. A dispetto di sua madre, Peter
non era mai stato capace di finire un compito di Incantesimi
senza l'aiuto dei suoi amici.
Molti credevano che gli altri Malandrini facessero copiare i
compiti a Peter, ma non era così. Sirius sapeva bene che il loro
amico era solo terribilmente insicuro. Pensava sempre di non aver
capito le lezioni, se non era uno di loro a spiegargliele. Così
loro facevano a turno a dargli una mano, e non era difficile nè
noioso. Ripassavano insieme, e Codaliscia si impegnava davvero,
ottenendo risultati non brillanti, ma del tutto nella media.
Remus cominciò a spiegare pazientemente, e Sirius lanciò a
James un'occhiata che voleva dire "che si fa?". James
scrollò le spalle, come a dire che tutte le attività divertenti
che aveva previsto per quel viaggio dovevano essere rimandate al
temine dei compiti. I Malandrini non facevano mai nulla di
davvero interessante se uno di loro non poteva partecipare, a
meno che non si trattasse di una sorpresa (come la festa di
compleanno di Remus un anno prima. James, Peter e Sirius erano
stati così impegnati a prepararla di nascosto nei tre giorni
precedenti che Remus aveva capito praticamente tutto.), o di una
vendetta.
Sirius si rassegnò a risprofondare nella noia. Non ce l'aveva
con Peter e i compiti, nè con Remus che gli spiegava
pazientemente l'incantesimo. E sapeva benissimo che come James
lui stesso non avrebbe accettato di dare il via ufficiale alle
scorribande senza gli altri due. Eppure non era di buon umore
quel giorno. Si annoiava.
La verità era che si sentiva vecchio. Sapeva perfettamente di
non esserlo (avrebbe compiuto 17 anni a novembre), eppure era la
sensazione che provava. Tutte le cose divertenti ed interessanti
che caratterizzavano la sua vita erano già state fatte. Non
c'erano più novità. Nulla di proibito davvero, nulla che gli
desse il brivido di rompere un tabù. Gli scherzi erano ormai
un'abitudine, le missioni anti-Serpeverde un classico. Non era
proprio noia, la sua. Era più voglia di spingersi oltre. Il
problema era trovare qualcosa oltre.
Questo dilemma l'aveva tormentato per tutta l'estate, nella
casa soffocante di Grimmauld Place. Ma non aveva trovato una
soluzione. Così si era rassegnato a tornare alle solite cose,
divertenti per quanto ususali. E sul treno si ritrovò a pensare
all'elenco delle cose che aveva deciso di fare assolutamente
quell'anno, cercandone una da attuarsi sul treno, intanto che
Peter finiva i compiti. Primo, passare ovviamente più tempo
possibile con i Malandrini. Facile, lo stava già facendo.
Secondo, indire una "sbronza di camerata" settimanale.
Terzo, trovarsi una ragazza, possibilmente con cui non fosse già
stato, e trovarne una anche ai suoi amici, se non altro a Remus e
Peter (James se la cavava benissimo da solo.). Ecco su questo
poteva riflettere in quel momento.
Dunque cominciamo con Rem. E' esigente, ma troppo timido.
Gli ci vuole una tipa intraprendente, ma tranquilla. Serpeverde
è da escludere. Griffondoro è il territorio di caccia esclusivo
di Ramoso. Le Tassorosso sono troppo timide e sciocchine. La
donna adatta a lui è senza dubbio una Corvonero. Magari una più
grande. Vediamo un po'... Corvonero, settimo anno... Morgane
Raven? Non è molto carina. Janis Jones? Carina, intelligente,
popolare... forse troppo popolare. Un po' facile in verità. No,
meglio evitare. Alison Musgrave? Troppo studiosa. Comincerebbero
a darsi appuntamento in Biblioteca, e cosa si può combinare in
Biblioteca? Suzanne Majere? Ci sapeva fare. Sì, se non mi
sbaglio era davvero in gamba. Un po' appiccicosa... ehi, un
attimo! Non posso rifilare i miei scarti a Remus! Non è educato,
Sirius Black, devi escludere quelle che ti sei già fatto. Ops.
Allora anche Marjorie Broderik è da escludere... visto poi come
l'ho lasciata, dubito che si presterebbe a farsi combinare un
appuntamento da me. Uffa, le Corvonero del settimo sono finite!
Forse può andare bene anche una del sesto, vediamo...
-Sirius? Sirius? Ma ti sei addormentato?-
-Cosa? Oh, no James, stavo solo pensando alla donna ideale per
Lunastorta!-
Colto alla sprovvista, Sirius si era fatto scappare di bocca
la verità. Se qualche professore avesse saputo di questo suo
punto debole, non sarebbe stato difficile fargli confessare le
malefatte dei Malandrini. Bastava distrarlo e fargli le domande
giuste a bruciapelo.
Professori in vista non ce n'erano, in compenso Sirius notò
che Remus lo stava fissando con un misto di sbigottimento e
imbarazzo sul volto. Era arrossito, come sempre quando si parlava
di ragazze. Sirius ghignò. Ne parlavano spesso, ormai avrebbe
dovuto superare la timidezza.
-Felpato?-
-Sì, Rem?-
-Tu sai che siamo amici.-
-Certo!-
-E che mi fido di te.-
-Ovvio.-
-E che non uscirei con una ragazza consigliata da te nemmeno
sotto tortura.-
-Ma certam... eh? Come! Non hai fiducia nella mia capacità di
giudizio?-
-Diciamo nel tuo buongusto. Le tue ex non sono mai state
famose per intelligenza e sensibilità.-
-Come no!-
-No, solo per il loro sedere perfetto e per le loro belle
gambe.-
-Questa è una bugia.-
-Ha ragione lui, Sir.-
-James, non ti ci mettere anche tu!-
-Ha perfettamente ragione lui.-
-Peter!-
-Una per tutte: Carlisia Weickman.-
-... Ah...-
Sirius tacque. Stava cercando disperatamente di tirare fuori
dal suo passato una ragazza che fosse intelligente e sensibile.
Nulla. Tabula rasa. In realtà Carlisia Weickman era una delle più
in gamba. Remus non aveva voluto sparare troppo in basso. Sirius
gli era quasi grato. Quasi. Dopotutto Lunastorta stava pur sempre
insinuando che lui non avesse gusto per le donne.
-Va bene, Mister non-uscirei-con-una-ragazza-consigliata-da-te,
allora con chi conti di cominciare quest'anno? Dovrai pure
trovarti una donna in tempo per Halloween, no? -
-E' proprio obbligatorio?- sospirò Remus.
-Be'- intervenne James -se non vuoi puoi sempre reggere il
moccolo, oppure costringere uno dei tuoi amici a placare i suoi
ormoni e tenerti compagnia!-
-Va bene, avete vinto. Devo ASSOLUTAMENTE trovare una ragazza
entro due mesi.- commentò Remus ironico. -Allora, Don Giovanni e
Casanova, che consigliate?-
James ci pensò su un attimo.
-Che ne dici di Suzanne Majere? Sirius, la consigli?-
-Ehi, Ramoso, guarda che non è carino proporre a Lunastorta
gli scarti di Felpato!-
Sirius per un attimo si fermò a notare l'uso rindondante dei
soprannomi che faceva Peter. Sembrava quasi che avesse paura di
dimenticarseli se non li metteva in ogni frase!
-Grazie, Codaliscia.- commentò poi. -Ci avevo già pensato,
ed ero giunto alla stessa conclusione.-
-Carino da parte vostra.- disse Remus, l'ironia che minacciava
di diventare un accessorio fisso della sua voce.
James cominciò a fare nomi. Per ognuno venne fuori
un'obiezione. Una era troppo magra, l'altra aveva il ragazzo, una
simpatizzava per i Mangiamorte, un'altra ancora era troppo persa
per il Quidditch. Peter e Remus avevano scartato alcuni nomi, ma
la maggior parte era stata bocciata da Sirius. Nessuno si stupiva
di questo. Se una cosa era data per scontata fra i Malandrini,
era che Sirius era iperprotettivo verso Remus. Tutti si
ricordavano quando, al terzo anno, la prima ragazza di Remus lo
aveva scaricato. Sirius le aveva urlato contro nel corridoio,
beccandosi una punizione dalla MacGranitt, poi aveva passato la
settimana successiva a consolare e distrarre Remus, senza
lasciarlo respirare, e finendo per essere a sua volta lasciato
dalla sua ragazza, stufa di essere ignorata. La cosa era finita
con una sbronza collettiva in camera, e con Sirius che giurava
che non avrebbe mai più permesso che Remus venisse trattato male
da una "stupida femmina".
Tuttavia la questione pareva senza uscita. In effetti, se si
escludevano le ragazze che erano già state con uno dei quattro,
e quelle che non andavano bene a Sirius, restava qualche speranza
solo con il primo anno. A meno, ovviamente, di non ricorrere alle
Serpeverde. Dopo circa un'ora il gioco era dunque finito.
I Malandrini si misero a pianificare il primo scherzo ai
Serpeverde della stagione, con evidente sollievo di Remus, che
non era molto a suo agio al centro dell'attenzione.
Sirius però continuò a pensare per tutto il viaggio alla
ragazza ideale per Remus. Non si capacitava di non riuscire a
trovarla. Finì per giurare a se stesso che se non avesse trovato
qualcuna per l'amico, sarebbe andato alla festa di Halloween da
solo, per fargli compagnia.
Tutto si poteva dire di Sirius Black, ma non che non fosse
leale verso i suoi amici.
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