This
Evening
is the evening
capitolo tre.
Infilo una mano nella tasca del pigiama, quello giallo con gli
orsacchiotti rosa. Non certo un pigiama sexy che porteresti a casa
del tuo fidanzato per una notte. No di certo. Più che altro
questo è il pigiama che tutte le donne hanno nell'armadio.
Almeno uno basta. Lo indossi quando sei disperata dopo una storia
finita male o semplicemente perchè sei depressa e vuoi
startene
tutto il giorno a casa, senza farti nemmeno una doccia.
E' comodo, confortevole e largo. Ma certamente imbarazzante.
Soffio il naso rumorosamente e getto l'ennesimo fazzoletto per aria.
Dove andrà a finire non mi importa. Probabilmente in mezzo a
tutti gli altri, sparsi per il pavimento come un enorme tappeto bianco.
Ho passato la notte più bella della mia vita, certo. Mai
avrei pensato che fosse stato possibile.
Forse però sarebbe stato meglio rimanere a come ero qualche
giorno fa, spensierata, senza nessun pigiama imbarazzante addosso.
Almeno a Orlando Bloom non pensavo mai. Certo, guardavo i suoi film con
la bavetta alla bocca, ma non avevo certamente nessuna notte da
ricordare!
In più è orribile quello che ho visto.
Lui, con Lei. Alla tv per
una premier del suo nuovo film.
Maledetti.
Miranda era stupenda, con l'abito oro e i capelli raccolti. Per non
parlare di Lui,
così bello e solare.
Si sorridevano e sembravano felici. Solo guardando quelle immagini alla
tv mi sentivo di troppo, come se stessi invadendo uno spazio solo loro.
Io non ne facevo parte. Non ne faccio
parte.
Non sono un'attrice famosa o una modella.
Sono solo una sciocca giornalista
che è andata a letto con un attore a cui doveva fare
un'intervista.
Basta. Nient'altro.
Probabilmente lui nemmeno si ricorda di me. Figuriamoci.
Non so dire quante ore, giorni o settimane siano passate. Eppure sono
ancora qui, nel mio confortevole, caldo letto.
Inizio un po' a puzzare eh? Ma non importa.
Però sono sopravvissuta bene. Ho mangiato crema d'arachidi,
pizza e biscotti.
Forse ho preso qualche etto.
Si sa che la crema d'arachidi è micidiale. Che poi nemmeno
mi piace tanto.
< Se non ti alzi da quel letto e non vai a farti una doccia
giuro che ti ci porto con la forza! >
Izzie si fa largo tra i fazzoletti sparsi per il pavimento della mia
camera, con la chiara intenzione di prenderi seri provvedimenti.
< Puzzi, Rebecca! > urla. < Puzzi sul serio!
>
Io mugugno infastidita. Capisco che sia arrabbiata ma se urla
così mi fa scoppiare la testa!
Isabel mi afferra un braccio e poi con l'altra mano una gamba. Prima
che possa aprire bocca mi butta letteralmente giù dal letto.
< Ma cosa ti salta in mente? > reagisco. Insomma, mica
può trattarmi così!
< Cosa salta a te in mente! E' una settimana che non vai al
lavoro e non ti alzi da questo stramaledettissimo letto! >
Be'. Almeno ora so quanto tempo è che sono chiusa qui
dentro.
< Guarda che porcile poi! > continua come se fosse mia
madre.
Anche se non ha tutti i torti: per terra vi sono fazzoletti usati
ovunque, cartacce di caramelle, qualche calzino ed a un angolo sono
accatastate scatole di cartone per la pizza. In
più la
finestra è chiusa da giorni, per cui non vi è
certo un
buon odore.
< Vai a farti una doccia! >
Obbeddisco, più che altro per non sentire ancora le urla
della
mia EX
migliore amica che mi stanno facendo scoppiare la testa.
Mentre mi dirigo a passo strascicato verso il bagno giuro di averla
sentita borbottare un "E ora si inizia a ragionare..."
Due mesi dopo...
La gente brinda con i calici colmi di frizzante champagne
fino all'orlo e io sono più felice che mai.
E' Capodanno e questa è una bellissima, unica notte.
Sorseggio
dal mio calice, osservando la sala. E' bella, elegante, lussuosa. Non
per niente è il locale più in, sebbene sia
stato inaugurato soltanto un mesetto fa.
Ed io ho avuto la splendida fortuna di riuscire a scrivere il suo primo
articolo di recensione.
Naturalmente positivissimo.
Ancora ricordo quello che ho scritto di getto, sul mio PC: "Un
locale elegante e frizzante proprio come lo Champagne che offre. Ottimo
per il Capodanno, se lo si vuole trascorrere a contatto con la
gente più popolare. Ma perfetto anche per una serata con la
famiglia o gli amici.
Assolutamente da provare, almeno una volta."
Sorrido ripensando
all'espressione piacevolmente stupita del capo, al successo riscosso e
all'improvvisa fama che ho acquisito.
Incredibile.
In due mesi tutto è cambiato e da quando ero una semplice e
ingenua giornalista di squallidi gossip, ora sono talmente conosciuta
da essere invitata dal proprietario stesso del locale.
Be' vorrei vedere! E' solo grazie a me se ora c'è tanta
gente!
Continuo a sorridere, non rendendomi conto che inizio a sembrare un po'
stupida.
E all'improvviso, lo
vedo.
Il cuore si ferma, poi inizia a battere forte e veloce, tanto che ho
paura che qualcuno se ne accorga.
Oddio. Fermate tutto voglio scappare!
Mi passano davanti agli occhi le scene della nostra notte e la sua
faccia quando mi ha sorpreso mentre lo fotografavo.
Che imbarazzo. Speriamo non mi vedi.
Mando giù lo champagne tutto d'un fiato e mi guardo attorno,
alla disperata ricerca di Izzie. O almeno di un nascondiglio.
Il mio sguardo si sofferma su un vaso enorme, da dove spunta rigogliosa
una bella palma.
Perfetto.
Mi catapulto dietro di esso e mi accuccio, spiandolo attraverso le
foglie.
Ehi, un momento! Non c'è più... Dove cavolo
può ess....
< Ciao! >
Sobbalzo e mi volto, ritrovandomi davanti alla sua faccia.
Lo guardo intensamente e... urlo.
Ma credo sia comprensibile, no? Insomma voi che avreste fatto? Forse vi
sarete comportate normalmente: vi sareste girate tranquillamente e con
aria sensuale avreste detto: < Oh, ciao Orlando. Che ci fai tu
qui?
>
Ignorando il fatto che vi ha sorprese accovacciate dietro un enorme
vaso nel patetico tentativo di evitarlo.
E giuro, giuro che anche io l'avrei fatto. Avrei, per
l'appunto.
Ma ritorniamo a noi.
< Ehi, ehi! Che ti prende? > mi domanda, bloccandomi per
i polsi. Si accovaccia di fronte a me, guardandomi. Potrei svenire.
Giuro
che potrei farlo!
< Dovrei essere io quello che urla... Sei te che mi hai fatto
una fotografia mezzo nudo, no? >
Arrossisco. Capperi se lo ricorda.
Una vocina mi mormora nella testa: "Ma
si ricorda anche di te!"
E' vero! Si ricorda di me! Di
me!
< Però credo di doverti ringraziare. Dopo tutto sei
una
giornalista. Di gossip per lo più. Avresti potuto benissimo
pubblicarla guadagnandoci un sacco di soldi. >
E io, invece di rispondere con una frase accettabile, inizio a
balbettare sul
mio cambio di professione e su quanto il gossip sia noioso, in fin dei
conti.
Balle. Grandissime balle.
Ma quando sono agitata mi capita spesso.
Lui sorride, sempre guardandomi fisso negli occhi.
Mentre abbasso lo sguardo imbarazzata realizzo che siamo ancora
accovacciati dietro la palma. Cosa abbastanza equivoca, non
c'è
che dire.
Infatti una signora tronfia, con i lunghi capelli bianchi legati in uno
chignon ci lancia un'occhiata sprezzante.
Mi verrebbe da dirle: < Vecchia racchia! Ma che ti guardi? Ti
piacerebbe essere al posto mio, eh? In confidenze 'intime' con
Orlando Bloom! >
Naturalmente però non lo faccio. Ci mancherebbe.
Anche lui sembra essersi accorto dell'episodio perchè
infatti
bisbiglia: < Alziamoci, che qui passiamo per maniaci... >
Io sorrido, confortata.
Cammino standogli dietro. Potrei seguirlo in capo al mondo. Giuro.
< Allora, che ci fai qui? >
Alzo le spalle, fingendo indifferenza.
< Il proprietario mi ha invitato... Sai io ho scritto la prima
recensione di questo posto. Positiva, naturalmente. >
Wow. Ho
pronunciato delle frasi complete senza impappinarmi.
Anche Orlando sembra molto colpito perchè continua a
guardarmi sorridendo, senza controllare dove cammina.
E infatti... BAM!
Si scontra addosso a un vecchio signore.
Scoppio a ridere. E per un attimo penso che sia una persona normale, un
uomo un po' impacciato e simpatico. Per un attimo non sono davanti a
Orlando Bloom, attore di fama mondiale con tanti fan club quante le mie
scarpe.
Per un'attimo lo guardo davvero.
< Visto? > mi domanda, dopo essersi scusato con il
signore appena 'investito'. < Anche alle star capita di essere
goffi. >
< Strano. > mormoro.
Lui mi lancia un'occhiata di sbieco.
< Non è per niente strano, fidati. Spesso sul set
faccio certe figuracce! Spesso inciampo e... mi scontro con la
gente. >
Ridacchio.
< Non sembravi per niente goffo durante quella not... sera.
>
OmiodioOmiodio.
Ditemi che non l'ho detto davvero! Vi prego non può essere
vero.
Lo guardo di sottecchi e mi accorgo che è arrossito.
< Scusami, a proposito. Non avrei dovuto. >
Alzo le spalle, non sentendomi stranamente a disagio.
< Non si può dire che io ti abbia frenato,
anzi...>
Lui sorride.
Forse ricorda anche lui tutta la notte? Ricorda come ci siamo
abbracciati e... va be'
tutto il resto?
< Ti ho visto alla premier con Miranda. > mormoro,
rendendomi conto solo dopo delle mie parole. Ma perchè apro
la bocca senza ragionare?! < State di nuovo insieme? >
Appunto.
Lui sorride di nuovo.
Inizio a pensare che si sia iniettato del botulino. Prima che glielo
possa domandare mi accorgo che mi sta osservando.
Sembra che voglia ricordarsi ogni angolatura del mio viso, ogni
lineamento: dalla fronte alta, il naso dritto con una piccola gobba, la
mia bocca carnosa. Ogni cosa.
Lo guardo anche io e solo ora mi accorgo di quanto i suoi occhi siano
scuri. Sembrano cioccolato fondente.
< Sei una donna interessante, Rebecca. >
Dopo aver detto questo, si volta e se ne va.
Strani forti gli uomini.
continua...
Ahi, ahi ahi!
Solo una misera
recensione??
Uffa dai ragazze...
*occhionisupplicanti* che vi costa scrivere qualche parolina?
Pleaseee
Comunque grazie a LadyElizabeth
che ha recensito!
Un bacione a tutte
Cate!
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