Un cavallo e un asino, amici per la pelle, entrambi avvocati, si incontrano all'esterno del tribunale.
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Asino - Iho Iho! Perché quel muso lungo?
Cavallo - Iiih, tra breve ci sarà la sentenza di un cliente recidivo. Non posso certo dire di essere a cavallo.
Asino - Cosa ha combinato 'sto pecorone?
Cavallo - È stato accusato nuovamente di spaccio d'erba. I cani poliziotto gliene hanno trovata tre kg, tutta in un fascio. Sostiene che non gli appartiene e che da tempo tira a campare nei campi.
Asino - Non per sminuire l'inchiesta sulla quale ti stai dedicando, ma il mio caso è ancora più complicato del tuo visto che si parla di omicidi. Sapessi che macello!
Cavallo - Ah già, mi avevi accennato di Lo Bue.
Asino - È chiaramente un capro espiatorio. Dovrò mettercela tutta per dimostrare che il suddetto non farebbe male nemmeno a una di quelle mosche che gli ronzano intorno.
Cavallo - A volte mi viene naturale credere di aver sbagliato a studiare Gregge.
Asino - Ma che gatto dici? Proprio tu che all'Orson Welles University hai pigliato 110 e bove.
Cavallo - Sì, però mi sto letteralmente rompendo gli zoccoli.
Asino - Il problema è che non sempre si vincono le cause. Pensa che stanotte ho lavorato come un mulo albanese...
Cavallo - Bah, meglio se mi do all'ippica!
Asino - Smettila di lamentarti, vecchia capra!
Cavallo - Ok, la pianto. Comunque temo che stavolta a quel maiale di Pig lo condannano e lo portano all'Asinara. Il giudice Agnello si incornerà, ne sono sicuro.
Asino - Non hai nessuna provola per caciottarlo?
Cavallo - Forse non hai capito: Pig è nello sterco!
Asino - Esponi a briglia sciolta e a quel montone di Agnello stagli alle costolette.
Cavallo - Merda di vacca baldracca, s'è fatta ora, devo entrare in tribunale.
Asino - In bocca al lupo!
Cavallo - Crepi! |