tristezza e pena

di LaamCash_BlackRose
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È triste. È triste come anche una persona così, dopo aver fatto qualcosa di talmente orribile, si senta così male. Come se volesse un perdono dal signore, come se potesse venir perdonata in cambio del dolore. Triste, era triste ed è triste.
Fa pena vederlo ridotto così, lui stesso si faceva pena. Sapeva cosa stava provando e sapeva quanto fosse stupido sentirsi così in quel momento.
Lo stomaco vuoto, lo sentiva così, come se non ci fosse. Sentiva il suo fiato; affanna, come se avesse fatto qualcosa di pesante, quando invece aveva solo corso sotto la pioggia, aveva solo riso tutto il tempo, nell'estasi di un attimo. La gola bruciava, gli sembrava che qualcuno gliela stesse tagliando dall'interno. Gli occhi dorati erano lucidi e arrossati. Il cuore lo sentiva batter sempre più piano, più lentamente, poiché il momento di piacere era finito. Quegli attimi di quiete, scanditi dalle gocce di pioggia che furiose cadevano dal cielo. Gli bagnavano i capelli e gli lavavano il corpo dal sangue e dal sudore, si abbattevano sul corpo di lei, scivolavano sul suo petto e si mischiavano al sangue che colava a fiotti. Non aveva ancora tolto il coltello, che teneva rigidamente e saldamente stretto tra le sue mani, dalle carni di lei, in quel taglio che fu uno dei tanti inutili, perché la ragazza era già morta ai pochi primi. Tutto il busto, il petto e la pancia, erano ormai irriconoscibili. Aveva aperto il suo gracile corpo per poi metterci le mani, mescolare le sue viscere e ritornare ad accoltellare. Ora era in ginocchio con la testa appoggiata al petto di quella persona irriconoscibile. "Un altro cane è morto" pensò, cercando di trovare il lato positivo della sua impresa, una delle tante già avvenuta, una delle tantissime che ancora si adempiranno. 
Il dolore alla gola e il vuoto allo stomaco si facevamo più intensi, poi finalmente se ne liberò. Pianse. Silenziosamente, le lacrime gli rigavano il volto, poi scivolavano dolcemente sull'ammasso di carne che era la ragazza e si perdevano in un lago di sangue. 
 
 




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