Io so che tu sai che io so

di StephEnKing1985
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Nota dell’autore

 

Sono uno a cui piace imparare. La mia lista di cose da imparare è ancora lunga, ed ho sempre paura di non essere all’altezza o non imparare abbastanza.

La scrittura è sempre stata una mia passione, fin da quando ero piccolo. Tuttavia, mi sento ben lungi dall’essere un bravo scrittore (anche perché non sono ancora stato pubblicato da un editore e sono pressoché sconosciuto): così, a Settembre 2020 ho iniziato questo corso di scrittura erogato da una radio delle mie parti e tenuto da un vero scrittore, nella speranza di poter conoscere qualcosa di più su questa magica attività.

Alla prima lezione, il “maestro” ci ha parlato della creatività e come svilupparla. Come? Semplice: bisogna scrivere. E da dove bisogna partire? Beh, i punti di partenza possono essere tanti: c’è chi si ispira agli episodi di vita vissuta; chi agli articoli di giornale; chi invece si ispira ad altri autori.

- Un buon metodo, per iniziare – ci ha detto – è quello di copiare altri autori: capire quali parole usano, come cominciano, come finiscono… copiare è un esercizio utilissimo. –

Allora a me è venuta in mente una domanda.

- Secondo te, come allenamento può andare bene provare a… scrivere di un film? – gli domando, a bruciapelo.

Lui solleva un sopracciglio perplesso, poi chiede – Ma… intendi scriverlo come una sceneggiatura? O narrarlo? –

- Narrarlo – rispondo.

 A quella mia risposta rotea meditabondo gli occhi, finché dice - …Sì. Certo che va bene. Quando si vuole imparare a scrivere, l’unica cosa fare è: Scrivere. Scrivere. Scrivere. –

E così, ora sapete da dove proviene questa storia, che tra l’altro volevo scrivere da tanto.

Era la prima volta che scrivevo una fiction da un film, e devo dire che è stato abbastanza difficile: a parte il dover fare ricorso alla memoria per ricordare l’intreccio della storia, è stato difficile cercare di ricostruire gli ambienti in maniera letteraria, l’atmosfera dei tempi (il film ovviamente è ambientato nel 1982, la mia storia invece si svolge circa nel 2000), i dialoghi…  Se devo dirla tutta, non sono pienamente soddisfatto del mio lavoro: molto probabilmente la rivedrò, modificando delle parti e magari ripubblicandola, nella speranza che mi piaccia un po’ di più rispetto a com’è ora. Quel ch’è certo, a parte questi mugugni forse insensati, è che mi sono divertito a scriverla, scavando nella mia memoria alla ricerca delle scene salienti (l’ultima che ho visto il film saranno stati tre-quattro anni fa, quindi non era molto)… Spero anche voi vi siate divertiti a leggerla.

 

Per ora mi congedo, ma tornerò presto: spero con una storia originale, ma non mi dispiacerebbe tentare di “adattare” un’altra opera già famosa (o meno famosa). In ogni caso, se mai lo farò, potete stare certi che citerò sempre l’autore reale, non essendo mia abitudine la scorrettezza editoriale.

 

Arrivati a questo punto voglio ringraziare tutti coloro che l’hanno letta, ma ancora di più ringrazio quelli che mi hanno fatto sapere cosa ne pensavano: Mi avete aiutato tantissimo e io m’inchino riverente a voi. Soprattutto grazie per avermi seguito fino a qui.

Un abbraccio.





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