Ti prego svegliati

di eleCorti
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Ti prego, svegliati


Quasi gli era preso un colpo quando aveva ricevuto quello strano bigliettino in cui Hodge lo pregava di andare all'Istituto per curare Alec Lightwood, che era stato attaccato da un demone superiore. E se non fosse stato per il suo sangue freddo si sarebbe fatto prendere dal panico. E avrebbe dovuto ringraziarlo il suo sangue freddo, perché in quel momento – grazie al suo pronto intervento – Alec stava riposando nel suo letto, in infermeria. Lui, però, non se l'era sentita di abbandonarlo, per qualche strana ragione a lui ignota, il suo cuore gli diceva, anzi gli comandava di restare al suo capezzale e di vegliarlo fino a quando non avesse riaperto i suoi magnifici occhi blu. Gli stessi occhi blu che lo avevano stregato la prima volta che si erano posati su di lui.
Sì, se lo ricordava perfettamente la prima volta che i suoi occhi felini avevano incrociato quelle pozze blu, si ritrovò a pensare Magnus, mentre osservava il giovane shadowhunter dormire. Aveva incominciato ad accarezzargli i capelli, cercando di aggiustarglieli in qualche modo. Ricordava quando alla sua festa lo aveva visto in compagnia di Clary Fray e dei suoi amici. In quel momento qualcosa era scattato nel suo cuore, un sentimento che da secoli non provava più.
Avrebbe voluto conoscerlo: questo aveva pensato quando per la prima volta gli aveva rivolto la parola. Anche se sapeva che la loro storia sarebbe stata impossibile, ma lui non era un tipo da scoraggiarsi, non per così poco, almeno.
Si soffermò ancora una volta ad osservare il suo volto, ormai disteso e rilassato, segno che il dolore stava passando, che si sarebbe ripreso e svegliato. Perché lui doveva svegliarsi, questo doveva avvenire assolutamente, sennò il suo cuore – e se lo sentiva per davvero – si sarebbe frantumato in mille pezzi, come uno specchio che viene colpito da un oggetto, i cui pezzi cadono sparsi sul pavimento e sono impossibili da ricongiungere. E lui questo non voleva che accadesse, lui voleva scoprire come sarebbe finita tra di loro. O meglio se sarebbe mai iniziata una storia tra loro.
“J...” poi un piccolo sussurro emesso dalla bocca del ragazzo, fece sobbalzare Magnus. Tese l'orecchio verso la bocca del giovane, cercando di carpire ciò che stesse sussurrando.
“Jace...” ah! Quel nome! Chissà perché ma non era affatto stupito di sentirlo pronunciare da quelle labbra. Solo un stupido non si sarebbe accorto dei sentimenti che Alec provava verso il suo parabatai. E lui non era di certo uno di quelli.
All'improvviso la delusione si fece spazio nell'animo dello stregone, forse sperava vanamente che Alec si ritrovasse a sussurrare il suo di nome e non quello del fratellastro. Ma ciò non sarebbe stato possibile, Alec non provava i suoi stessi sentimenti. Tuttavia Magnus, nonostante fosse conscio della dura realtà, rimase a vegliare sul ragazzo fino al giorno dopo, aspettando con impazienza il suo risveglio.








Note dell'autrice: salve! E buon anno a tutti! Inauguro il 2021 con questa piccola flashfic, ambientata alla fine del primo libro quando Magnus veglia al capezzale di Alec. Dato che il momento non viene raccontato esplicitamente nel libro ho deciso di farlo io, rivelando i pensieri di Magnus di fronte al capezzale del ragazzo che ama, o dovrei dire amerà. Comunque spero che questa piccola flash vi sia piaciuta e sopratutto spero di non essere andata OOC con Magnus, avendo da poco iniziato a leggere i libri – ho appena finito il primo e mi sto accingendo ad iniziare il secondo – ho cercato di rendere Magnus almeno com'è nella serie TV, sperando di non avere fatto un pastrocchio! A presto!




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