Dolce presenza

di Cygne
(/viewuser.php?uid=1173546)

Disclaimer: questo testo è proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Ad S.
"Aimer c'est du désordre... alors aimons!"
 
 
Vieni a dormire con me; questo letto è troppo grande per una sola persona.
Le pieghe delle lenzuola stanno già prendendo le tue forme: ti chiamano.
Accoccolati qui, ecco, e con il tuo braccio circonda la mia vita. Tienila stretta, visto che non so farlo io.
Lascia che il tuo respiro calmo mi accarezzi il collo e che la tua guancia si abbandoni al morbido cuscino.
Usiamo una coperta; fa molto freddo fuori. Lì tutto scende giù e fa più rumore della pioggia. Mi innervosisce questo frastuono.
Ho bisogno solo delle tue fusa da gatto mentre reclami un po' di coccole, delle tue mani che stringono le mie, dei tuoi baci che scorrono dolci lungo il collo. Non voglio più sentire l'umido delle lacrime che, ormai stanche, si raccolgono nell'incavo delle clavicole. Eppure non faccio che sentire questo ultimamente. Le pieghe delle lenzuola non cullano le tue forme, né la tua voce reclama le mie coccole. C'è solo un angosciante boato che, da fuori, rompe le finestre.
Speriamo che riesca a togliermi di dosso le schegge di vetro che mi si sono piantate in corpo.
Così potrò tornare ad abbracciari.




Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=3957751